La pagina politica del TG 1 a Capodanno: un grande esempio di informazione

1 gennaio 2018

Per fortuna agli esponenti del PD non è stato chiesto conto e ragione degli aumenti delle bollette di energia elettrica e gas. E nemmeno dell’aumento dei pedaggi nelle autostrade. Corretto: nel nome del giornalismo non si rovinano le feste alle persone. E poi, non ci crederete, ben due alfaniani intervistati: la Ministra Lorenzin e il Lupi (senza l’orologio)

La cronaca politica del TG 1 delle 13 e 30 di Capodanno. Ovviamente, il discorso di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, brilla su tutto e tutti. E questo ci sta. Poi iniziano le interviste. E inizia il divertimento.

Ecco un esponente del PD: il Paese ha bisogno di questo, il Paese ha bisogno di quello. Nessun accenno al fatto che il Governo del PD, a chiusura di legislatura, ha regalato al “Paese” 900 euro circa di esborsi in più per ogni famiglia per il 2018 solo per pagare gli aumenti dell’energia elettrica e del gas.

Poi ci saranno i soldi in più per transitare nelle autostrade. E la tassa sui sacchetti di plastica obbligatori nei supermercati per frutta e verdura: un incredibile regalo a un’azienda privata.

Un giornalista che fa se si trova a tiro l’esponente del partito che ha promosso tutto questo: gli chiede conto e ragione di questi provvedimenti che massacrano i cittadini, no?

Invece nulla di tutto questo: l’esponente del PD parla come se il suo partito non avesse massacrato l’Italia con la ‘Buona scuola’, con l’attacco allo Statuto dei lavoratori, con il Jobs Act, con ‘L’alternanza scuola-lavoro’ e, come già ricordato, a chiusura di legislatura, con i rincari di energia elettrica, gas e pedaggi autostradali. E con la tassa sui sacchetti per la spesa.

E niente: l’esponente del PD parla e illustra grandi riproponimenti: faremo questo, faremo quello… Viva l’informazione che non rovina le feste alla politica!

Poi arrivano due sorprese: la Ministra della Sanità, Beatrice Lorenzin, del partito-sparito di Angelino Alfano. Non è la Ministra che sta massacrando gli ospedali pubblici? Non è la Ministra che ci sta facendo pagare le analisi cliniche che prima erano gratuite?

Sì, è lei. Ma perché ricordarglielo, anzi rinfacciarglielo al TG 1 di Capodanno? Meglio lasciarla parlare a ruota libera: libera come una farfalla: e lei, Beatrice, parla: al Paese serve questo, al Paese serve quello.

Che informazione, ragazzi: che giornalismo: che grinta!

Secondo voi ce ne uscivamo con un solo alfaniano? Giammai! A questi non li vuole votare più nessuno e allora, oplà!, indovinate chi viene al vostro pranzo di Capodanno? L’ex Ministro Maurizio Lupi, quello buttato fuori dal Governo Renzi a colpi di orologi.

Lì per lì uno non ci crede e si chiede: possibile? Lupi a Capodanno? Poi appare la scritta sottopancia: sì, è lui, Lupi: l’orologio non si vede, ma lui sì. Che scoop! Che bello rivederlo dopo tanta assenza. Che eloquio! Che contenuti!

E l’opposizione? Si vedono le immagini del leghista Matteo Salvini: immagini veloci, due battute e via senza intervista. Idem per Giorgia Meloni: una citazione veloce, senza intervista. C’abbastò, diremmo noi in Sicilia.

Ci preoccupiamo: non è che il TG 1 di Capodanno, a pranzo, ci tratta così male anche Berlusconi, l’alleato vero di Renzi? L’ex Cavaliere si vede appena. Esultiamo: almeno hanno trattato male pure Forza Italia, ma…

Ma è un’illusione: ecco che arriva Paolo Romani, quello che quando parla in Tv sembra che reciti i cori dell’Adelchi a memoria. Però non si cimenta né con gli “atri muscosi”, né con i “fori cadenti”, ma con la solita filastrocca arricchita da una stupefacente celebrazione del presidente Mattarella di qua, presidente Mattarella di là.

Prodromi dell’ammucchiata post elettorale in funzione antigrillina?

E i grillini? Alla fine, ma proprio alla fine ne compare uno che parla a velocità supersonica: sa che gli stanno togliendo il microfono e, quindi, non gli rimane che una poesia tipo “è subito sera”: e subito infatti sparisce dal video.

E questa è la pagina politica del TG 1 a Capodanno, a pranzo.

Ah, dimenticavamo: c’è anche un mezzo servizio – breve ma inteso – sui Radicali: la visita al carcere della segretaria Bernardini.

I Radicali al TG 1. Non vi stupite: siamo sempre in democrazia. E, soprattutto, gli eredi di Marco Pannella, alle elezioni, saranno alleati del PD di Renzi. E siccome le 800 firme circa da raccogliere i ognuno degli oltre 60 collegi del Rosatellum pare siano rimaste tali e quali, il PD renziano aiuterà i radicali nella raccolta delle firme.

Vi pare poco?

Dai diritti civili al Jobs Act e alla ‘Buona scuola’ il passo è stato breve…

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