E’ tornato Clemente Mastella: in Sicilia con lui Saverio Romano e l’UDC di Cesa?

13 dicembre 2017

L’ex Ministro, che oggi è sindaco di Benevento, si accingerebbe a rispolverare il simbolo dell’UDEUR. Il suo progetto? Riunificare gli ex democristiani in un’area di centrodestra per trattate con Berlusconi, in vista delle elezioni politiche di marzo, da una posizione di forza. E per bloccare sul nascere la Lega Nord di Salvini al Sud

Sono tornati. Anzi, per essere precisi, non se ne sono mai andati. Sono i democristiani, gli eterni ‘Rieccoli’ della politica italiana. “Rieccolo” è il nome che Indro Montanelli affibbiò un giorno ad Amintore Fanfani, che nella Dc cadeva e si rialzava, cadeva e si rialzava…Insomma, era sempre in piedi. E ancora in piedi è Clemente Mastella, anche lui tornato alla ribalta – oggi è sindaco di Benevento – dopo una caduta dal Governo. E’ tornato ed è pronto a trattare con Berlusconi in vista delle elezioni politiche del prossimo marzo.

A trattare insieme a chi? Ovviamente, non da solo. Da gran furbacchione qual è, ha già chiamato a raccolta un bel po’ di ‘reduci’, ex DC sparsi qua e là, con una netta prevalenza del Sud. Il suo ragionamento è semplice: Berlusconi sta preparando le liste per le elezioni politiche; con lui ci sono circa venti piccole formazioni politiche; l’ex Cavaliere proverà a dividere ‘mance’ a tutti (qualche collegio sicuro e molti collegi in bilico), per riservare i migliori posti ai sui amici.

Bene – questo il ‘succo’ del ragionamento di Mastella -: se ci presentiamo divisi, Berlusconi ci ‘mastica’ ad uno ad uno e ci dà le briciole; se facciamo massa critica è costretto a trattare e possiamo ottenere di più.

Chi dovrebbero essere gli alleati di Clemente Mastella che, per l’occasione, avrebbe intenzione di rispolverare il simolo dell’UDEUR? Come già accennato, la maggioranza di quelle che sono già state definite “le truppe mastellate” dovrebbe essere meridionale: Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia.

Lui, l’ex Ministro, non scenderà in campo nella sua Campania: si limiterà a lanciare il figlio. Una base importante è rappresentata dalla Sicilia, dove gli interlocutori potrebbero essere il Cantiere Popolare di Saverio Romano e l’UDC di Lorenzo Cesa, due formazioni politiche che, alle ultime regionali, hanno superato entrambe il 7%.

Insomma, dalla Sicilia Mastella intercetterebbe una forza elettorale notevole e in crescita: sia i Popolari di Romano, sia l’UDC di Cesa, infatti, sono presenti nel nuovo Governo regionale. Hanno già in buona parte ‘svuotato’ Sicilia Futura di Salvatore Totò Cardinale da Mussomeli, che a malapena è riuscito a confermare due deputati nella nuova Assemblea regionale siciliana, ma che sembra ormai in inarrestabile caduta libera.

Tra l’altro, non è la prima volta che Mastella piomba in Sicilia. Lo fece nel 1999, in occasione delle elezioni europee. Quando proprio Totò Cuffaro e Saverio Romano si inventarono dal nulla la lista del Campanile che riuscì ad acciuffare oltre 100 mila voti. Cuffaro – che era il candidato – non venne eletto al Parlamento di Strasburgo. Ma questo gli servì per, due anni dopo, per ottenere la candidatura alla presidenza della regione da Berlusconi.

Con Mastella non c’è solo la Sicilia. C’è, ad esempio, la Puglia. Dove la sponda mastelliana potrebbe essere rappresentata da Raffaele Fitto, che non è più berlusconiano, ma è sempre del centrodestra. Anche per Fitto vale lo stesso ragionamento: da solo Berlusconi non lo considererebbe nemmeno, ma dentro l’UDEUR ‘resuscitato’ da Mastella l’ex Cavaliere avrebbe poco da fare.

Ovviamente, Cesa, con la sua UDC tornata di centrodestra, non metterebbe in campo solo la Sicilia, ma anche ciò che questa formazione politica offre nel resto d’Italia.

Della partita potrebbero essere anche i seguaci dell’ormai tramontato Ministro Angelino Alfano disposti a lasciare il centrosinistra: tra questi si fa il nome dell’ex Ministro, Maurizio Lupi. Insomma, un ‘pezzo’ di Alleanza Popolare potrebbe tornare nell’ovile del centrodestra.

Lupi e l’UDC di Cesa (per la parte non siciliana) dovrebbero apportare alla rinata UDEUR soggetti non meridionali. Anche se – lo ribadiamo – il disegno politico di Mastella è un partito a forte connotazione meridionale. Con alla base una precisa connotazione politica.

Mastella sa che Berlusconi tema la competizione con la Lega Nord di Salvini, che sta provando a mettere radici anche nel Mezzogiorno d’Italia.

L’ulteriore ragionamento mastelliano è il seguente: tu, Berlusconi, ci rispetti nella ripartizione dei collegi e noi ci impegniamo a fare sparire del tutto Salvini dal Sud.

Non è da escludere, ad esempio, che in Sicilia, gli ex democristiani del centrodestra eventualmente riunificati lanciano una sorta di ‘Opa’ politico-elettorale per polverizzare la neo-nata Lega Nord di Alessandro Pagano

A completare l’opera – più da mediatore con Berlusconi che da protagonista diretto – potrebbe esserci anche un altro democristiano ‘inossidabile’: l’ex Ministro, Paolo Cirino Pomicino.

Foto tratta da espresso.repubblica

 

 

 

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