Ars: ritorno al passato con centrodestra più leghisti. I nomi degli eletti

7 novembre 2017

Dopo nove anni di disastrosi Governi di centrosinistra la maggioranza del Parlamento della Sicilia ritorna al centrodestra (“e biri chi manci”, si dice dalle nostre parti). In realtà si tratta di una maggioranza-minoranza: perché la vera maggioranza politica della nostra Isola è rappresentata dal 54% degli elettori che ha disertato le urne. I nomi dei 70 deputati eletti dalla minoranza degli elettori aventi diritto al voto

Le elezioni regionali siciliane di domenica scorsa ci dicono che il più grande partito politico dell’Isola è quello degli astenuti, con quasi il 56% dei consensi. Sì, sui siciliani che hanno diritto al voto ben 56 su 100 hanno disertato le urne. C’è la disaffezione verso la politica, ma anche altri sentimenti negativi che dalle nostre parti conosciamo benissimo, ovvero che tanto “non cambia niente”, che “tutto resta sempre come prima”, che ormai si può anche fare a meno della cosa pubblica.

Per la politica siciliana è una sconfitta. Ma abbiamo la sensazione che questa maggioranza fino ad oggi silenziosa (ma lo sarà sempre silenziosa? e ancora per quanto tempo?) non troverà interlocutori dentro il ‘Palazzo’.

Già, il ‘Palazzo’ della politica siciliana per antonomasia: Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola, messo a dieta dal momento storico fatto di crisi e di tagli: e infatti gli ‘inquilini’ della nuova Assemblea regionale siciliana passano da 90 a 70. Vediamo, ad uno ad uno, i parlamentari appena eletti.

Precisando che qualche nome potrebbe saltare, visto che stanotte lo spoglio, in qualche parte della Sicilia, è andato per le lunghe (per esempio a Catania).

La notizia è che il nuovo presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – eletto con poco più di 800 mila voti (circa 150 mila voti in più di quelli presi cinque anni fa da Rosario Crocetta) – avrà una maggioranza: su i già citati 70 deputati, 36 stanno dalla sua parte. Maggioranza per un voto, ma maggioranza.

Ma andiamo agli eletti.

Il primo partito del Parlamento dell’Isola è il Movimento 5 Stelle al quale vanno 20 seggi. Il conto, in realtà, ci sembra un po’ avaro: ma tantè.

Cominciamo con il collegio di Palermo dove sono risultati eletti i deputati regionali uscenti Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa. A cui si aggiungono Luigi Sunseri e Roberta Schillaci.

Nel collegio di Agrigento torna l’uscente Matteo Mangiacavallo con il nuovo Giovanni Di Caro.

Nel collegio di Catania rieletti i deputati uscenti Angela Foti, Gianina Ciancio e Francesco Cappello. Ne manca un quarto il cui nome dovrebbe essere reso noto stamattina.

A Caltanissetta risulta eletto Nunzio Di Paola. In realtà, in questo collegio il primo degli eletti è il candidato alla presidenza della regione dei grillini, Giancarlo Cancelleri, al quale spetta il seggio di miglior perdente, visto che nella cosa per Palazzo d’Orleans si è classificato secondo. Così il seggio va a Di Paola.

Nel collegio di Siracusa gli eletti sono il deputato uscente Stefano Zito e la novità Giorgio Pasqua.

Nel collegio di Messina rielezione per l’uscente Valentina Zafarana con la novità rappresentata da Antonio De Luca.

Due riconferme nel collegio di Trapani: rieletti Sergio Tancredi e Valentina Palmeri.

Nel collegio di Enna eletta è Elena Pagana.

Nel collegio di Ragusa eletta Stefania Campo.

Il secondo partito del nuovo Parlamento dell’Isola è Forza Italia con 12 deputati.

Nel collegio di Catania rielezione per Marco Falcone più la novità Alfio Papale.

Messina si apre con due novità: il supervotato Luigi Genovese (figlio del parlamentare nazionale Francantonio Genovese) e Tommaso Calderone.

Nel collegio di Palermo ritornano i deputati uscenti Giuseppe Milazzo e Riccardo Savona. E ritorno a Sala d’Ercole anche per Marianna Caronia, eletta perché Gianfranco Miccichè risulta eletto nel listino di Musumeci.

Ad Agrigento i berlusconiani portano all’Ars Riccardo Gallo Afflitto.

Nel collegio di Caltanissetta risulta eletto Michele Mancuso.

Nel collegio di Ragusa ritorno a sala d’Ercole per Orazio Ragusa.

Novità a Siracusa con l’elezione di Rossana Cannata.

E novità anche a Trapani con l’elezione di Stefano Pellegrino.

Una parte degli elettori siciliani è riuscita a portare nella nuova Assemblea regionale siciliana anche tre soggetti che, gli piaccia o no, rappresentano anche i leghisti, movimento politico razzista e antimeridionale. Quelli che, fino a qualche anno fa, gridavano “Forza Etna” si sono ritrovati insieme, in lista, con Fratelli d’Italia.

Questa mistura – destra e leghisti – porta nella nuova Assemblea regionale siciliana l’ex parlamentare regionale ‘autonomista’ Tony Rizzotto risultato eletto nel collegio di Palermo (dall’autonomia lombardiana al leghismo il passo è stato breve…), Gaetano Galvagno eletto a Catania e Antonio Catalfamo eletto a Messina.

E’ andata bene al movimento #DiventeràBellissima di Nello Musumeci che porta nel nuovo Parlamento quattro deputati. Sono Giorgio Assenza eletto nel collegio di Ragusa (per Assenza si tratta di una rielezione, visto che nella passata legislatura è stato parlamentare regionale di Forza Italia); ritorno anche per Alessandro Aricò, eletto a Palermo (Aricò è stato deputato regionale nella legislatura 2008-2012); e due novità: Giuseppe Zitelli eletto a Catania e Giuseppe Galluzzo eletto a Messina.

Sono cinque i seggi conquistati dai Popolari e autonomisti andati in coppia con Idea Sicilia, movimento fondato dall’ex rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla. Nel collegio di Palermo risultano eletti Toto Cordaro (per lui è una rielezione) e lo stesso Roberto Lagalla; ad Agrigento risulta eletto l’ex manager dell’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo, Carmelo Pullara; mentre a Catania è stato eletto Pippo Compagnone. Il quinto eletto è il deputato uscente Pippo Gennuso (Siracusa).

E’ andata bene anche all’Udc di Lorenzo Cesa. Che porta all’Ars cinque parlamentari. Rieletta ad Agrigento Margherita La Rocca Ruvolo; rieletto a Palermo Vincenzo Figuccia (che ha lasciato Forza Italia per aderire all’Udc); torna all’Ars Cateno De Luca, eletto a Messina (è stato parlamentare dal 2008 al 2012); ritorno al Parlamento siciliano anche per Eleonora Lo Curto, eletta a Trapani (la Lo Curto torna all’Ars grazie al fatto che il parlamentare uscente, Girolamo ‘Mimmo’ Turano, il più votato in questa provincia, risulta anche eletto nel listino di Musumeci). Il solo volto nuovo per l’Udc è quello di Giovanni Bulla, eletto a Catania.

I deputati eletti nel listino di Musumeci sono sei: Gianfranco Micciché, Giusy Savarino, Elvira Amata, Bernadette Grasso, Roberto Di Mauro e il già citato Turano.

Il PD – partito che, alla fine, ha limitato la sconfitta – porta nel nuovo Parlamento dell’Isola 11 deputati.

A Catania rielezione per Luca Sammartino e per l’assessore uscente al Turismo,Anthony Barbagallo.

A Palermo rielezione per Giuseppe Lupo e per l’assessore uscente all’Agricoltura, Antonello Cracolici.

A Trapani rielezione per l’assessore alla Salute-Sanità uscente, Baldo Gucciardi.

A Ragusa rielezione per il deputato uscente, Nello Dipasquale. 

A Siracusa rielezione per Giovanni Cafeo.

A Caltanissetta rielezione per Giuseppe Arancio.

L’unica novità è rappresentata da Michele Catanzaro, eletto ad Agrigento.

Solo due deputati per Sicilia Futura, il movimento che fa capo all’ex Ministro, Salvatore ‘Totò’ Cardinale. Sono i deputati uscenti Nicola D’Agostino, rieletto a Catania, e Edy Tamajo, rieletto a Palermo.

Un solo deputato per la lista ‘I Cento Passi’ di Claudio Fava, il più votato della lista nel collegio di Palermo.

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