Consorzi di Bonifica/ Blitz elettorale: nominati i due mega-direttori. Gli agricoltori pagheranno i debiti

4 ottobre 2017

Continua il valzer delle nomine del Governo regionale uscente in piena campagna elettorale. Di scena l’agricoltura dell’assessore Antonello Cracolici. Nominati i ‘mega-direttori galattici’ dei due Consorzi di Bonifica della Sicilia (in quello della Sicilia occidentale spunta un ex cuffariano). Lo stesso Cracolici ha sospeso i ruoli. Vi raccontiamo perché e come a pagare i debiti milionari saranno comunque gli agricoltori in crisi 

Avanti, vi raccontiamo quello che stanno combinando in queste ore l’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, e i suoi sodali. Tema: i Consorzi di Bonifica. Dove ne stanno succedendo di cotte e di crude. Due le notizie: le nomine (siamo o no in campagna elettorale?) dei direttori dei due mega Consorzi di Bonifica della Sicilia istituiti con la riforma del settore e la sospensione dei ruoli legge balzelli a carico degli agricoltori).

Sono due notizie importanti. La prima è elettorale, la seconda pure.

Con la riforma dei Consorzi di Bonifica di quest’anno (la seconda riforma, la prima è del 1995, quando i Consorzi, da 27, sono stati ridotti ad 11), queste strutture, da undici, sono state ridotte a due.

Al posto dei Consorzi di Bonifica di Palermo, Agrigento, Trapani, Caltanissetta e Gela è stato istituito il Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale.

Al posto dei Consorzi di Bonifica di Enna, Caltagirone, Ragusa, Siracusa, Catania e Messina è stato istituito il Consorzio di Bonifica della Sicilia orientale.

Bene. In campagna elettorale sono stato nominati i due ‘mega-direttori galattici’.

Noi siamo riusciti a a sapere chi è il mega-direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale: si tratta di Gigi Tomasino, ex consigliere provinciale di Palermo dell’UDC di Totò Cuffaro.

Insomma, un altro cuffariano che entra nella grande famiglia del centrosinistra siciliano a trazione PD…

Di Catania sappiamo poco (il riferimento è al Consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale).

L’unica cosa che sappiamo è che, con queste due nomine, si potrebbe scatenare una polemica rovente, perché i nominati sembra abbiano meno anzianità e meno titoli di altri. Cosa che la parlamentare regionale uscente, Bernardette Grasso, ha ampiamente previsto (COME POTETE LEGGERE QUI).

Andiamo all’altra notizia: la sospensione dei ruoli.

I ruoli non sono altro che le ‘bollette’ che i Consorzi di Bonifica appioppano agli agricoltori per il pagamento dell’acqua che serve per irrigare le colture.

Ebbene, dovete sapere che i Consorzi di Bonifica della Sicilia hanno accumulato debiti che non hanno nulla a che vedere con l’agricoltura. Non è una novità: è così da decenni.

I debiti del Consorzi di Bonifica sono il frutto di due follie: l’assunzione di personale che serve alla vecchia politica – centrodestra e centrosinistra – per produrre voti (sono circa 2 mila dipendenti, quando ne basterebbero molti di meno); i mega stipendi dei dirigenti e, soprattutto, dei dirigenti generali: stipendi, nel caso di questi ultimi, che negli anni passati erano pari, e talvolta superiori a quelli dei dirigenti generali della Regione!

Non solo. Soltanto in questa legislatura la commissione Bilancio e Finanze dell’Ars – su input dell’assessore-commissario, Alessandro Baccei – è riuscita a mettere le mani sui bilanci interni dei Consorzi di Bonifica rimasti segreti per anni!

Ben sapendo che i debiti non c’entravano una mazza con l’acqua degli agricoltori, l’Ars, ogni quattro cinque anni sanava il tutto con una legge.

Cos’hanno fatto, invece, l’assessore all’Agricoltura, Cracolici, l’assessore-commissario Baccei e la maggioranza di centrosinistra dell’Ars?

Semplice: siccome i soldi della Regione se li è presi tutti il Governo nazionale (e di questo i Siciliani debbono ‘ringraziare’ i partiti di centrosinistra della Sicilia: PD, Sicilia Futura di Totò Cardinale, alfaniani e centristi di D’Alia e Ardizzone), Baccei, Cracolici e la maggioranza di centrosinistra dell’Ars hanno deciso che questi debiti li pagheranno gli agricoltori siciliani!

Sì, avete letto benissimo: gli agricoltori siciliani che non riescono più a vendere il grano duro, che non riescono più a vendere l’ortofrutta a causa della concorrenza sleale dei prodotti che arrivano dal Nord Africa e dalla Cina, gli agricoltori siciliani che vengono massacrati dalle errate politiche agricole di Unione Europea, Stato e Regione dovrebbero pagare i debiti dei Consorzi di Bonifica prodotti dalla malapolitica siciliana!

Baccei, insomma, ha fatto una cosa giusta e una sbagliata. Ha fatto bene a rendere pubblici le folli spese dei Consorzi di Bonifica; dopo di che vorrebbe far pagare tali debiti – ribadiamo: decine e decine di milioni di euro! – agli agricoltori siciliani.

Il meccanismo infernale messo a punto dalla ‘riforma’ – voluta da Baccei e da Cracolici – è il seguente: quest’anno gli ignari agricoltori siciliani pagheranno una piccola parte di questi debiti, con l’intervento finanziario della Regione; il prossimo anno (2018) la Regione riduce l’intervento finanziario e gli agricoltori pagano un po’ di più; nel 2019 c sarà un’ulteriore riduzione dell’intervento finanziario a carico della Regione e aumento ulteriore della quota a carico degli agricoltori; dal 2020 la Regione non metterà più soldi e tutto il costo dei Consorzi di Bonifica (debiti e spese d funzionamento) sarà a carico degli agricoltori siciliani!

Notare la ‘genialità’ finanziaria e, soprattutto, il ‘tempismo’ di Baccei (quello che il candidato alla presidenza della Regione del centrosinistra, Fabrizio Micari, vorrebbe riconfermare “perché ha lavorato bene”…) e di Cracolici (quello che nei manifesti elettorali sostiene di avere una “storia politica autentica”): l’agricoltura siciliana è, in buona parte, in ginocchio e loro ‘bastonano’ gli agricoltori!

Torniamo alla notizia cracoliciana: l’assessore Cracolici ha sospeso i ruoli: sospeso e non annullato. Cracolici è candidato per la quarta volta consecutiva al Parlamento siciliano: con questa mossa sta provando a rabbonire gli agricoltori.

Questi ultimi – gli agricoltori siciliani – non sono fessi e hanno capito il gioco: Cracolici, sospendendo il pagamento dei ruoli sta scaricando il problema sul Governo regionale che verrà: e siccome non sarà più un Governo di centrosinistra a lui, di quello che succederà dopo, non gliene può fregare di meno: l’importante è che lui venga rieletto, anche con  voti di chi, magari, pena che la sospensione pr annullamento dei ruoli…

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