Cancelleri (M5S): “Musumeci rinunci ai voti di Genovese jr”

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Il candidato alla Presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle commenta il sì  alla candidatura del figlio di Francantonio Genovese, il parlamentare nazionale del PD – oggi passato sotto le bandiere di Forza Italia – finito nei guai per la gestione dei corsi di Formazione professionale

“Le colpe dei padri non ricadano sui figli, più che giusto. Anzi giustissimo. Nel caso di Genovese junior è d’obbligo, però, un distinguo, specie se chi lo ha accolto nella coalizione ha predicato ai quattro venti di essere disposto a rinunciare anche a 10 mila voti piuttosto che perdere la dignità”. Lo afferma il candidato governatore della Sicilia per il Movimento 5 stelle, Giancarlo Cancelleri, commentando la candidaturadi Luigi Genovese, figlio di Francantonio, il parlamentare nazionale del PD – oggi passato sotto le bandiere di Forza Italia – finito nei guai per la gestione dei corsi di Formazione professionale (condannato in primo grado a 11 anni dal Tribunale di Messina).

“Musumeci – afferma Cancelleri – sia coerente con le sue affermazioni, faccia a meno dei voti del giovane Genovese, visto che è lapalissiano che le preferenze che raccoglierà gli arriveranno dalle relazioni e dalla campagna elettorale del padre. La cosa è ancora più inopportuna se si considera il ruolo di presidente della commissione Antimafia che ha svolto fino a qualche mese fa all’Ars il candidato governatore del centro-destra”.

“La verita’ – conclude Cancelleri – è che i voti per alcuni sono come i soldi: non puzzano. L’importante e’ che arrivino, senza stare a guardare da che parte provengano. A destra e a sinistra stanno imbarcando di tutto pur di sbarrarci la strada. Noi, pero’. non ci preoccupiamo: l’unica alleanza che dovevamo fare l’abbiamo gia’ fatta, quella con i cittadini liberi, che e’ sicuramente la piu’ potente tra tutte quelle possibili”. Sulle liste intanto Cancelleri rinnova l’appello lanciato qualche giorno fa alla presidente della commissione nazionale Antimafia, Rosy Bindi. “Vigili affinche’ siano pulite

 

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