A umma umma, nel porto di Pozzallo, è arrivata un’altra nave. Cos’ha scaricato? Mistero!

29 agosto 2017

Agosto, per il porto di Pozzallo, è un mese ‘magico’. Lo scorso 1 agosto abbiamo documentato l’arrivo di una nave con 190 mila quintali di grano duro canadese finito nei silos di Castel di Iudica. Nei giorni scorsi è arrivata un’altra nave con 250 mila quintali di cereali. Che cereali? Non si sa. Attendiamo la risposta alla richiesta di accesso agli atti inoltrata all’Agenzia delle Dogane. Intanto in Puglia GranoSalus segnala l’arrivo di ben sette navi…

Ricordate la nave – Mercury Sky – arrivata a nel porto di Pozzallo a fine luglio che, per quattro giorni, ha scaricato grano duro canadese poi finito a Castel di Iudica? Vi abbiamo raccontato questa ‘avventura’ l’1 agosto in questo articolo. Nei giorni scorsi – tra il 15 e il 20 agosto – sempre a Pozzallo, è arrivata un’altra nave carica di cereali: la Loch Melfort, con tanto di bandiera panamense. E’ rimasta in questo angolo della Sicilia fino al 21 agosto, quando è partita alla volta di Bari.

Non ci chiedete che cosa è venuta a fare  Pozzallo questa benedetta nave, anche se lo possiamo immaginare. Non ci chiedete di più, perché è praticamente impossibile saperne di più. Si va avanti con lettere di accesso agli atti indirizzate alle Dogane. E bisogna aspettare le risposte che arrivano per iscritto.

L’unico dato certo, come ci racconta Saverio De Bonis, presidente di GranoSalus, è che la nave arrivata a Pozzallo trasportava 250 mila quintali di cereali. Ed è ripartita dal Porto di Pozzallo con un carico di 100 mila quintali. Ha scaricato in Sicilia circa 150 mila quintali di cereali? Ha scaricato in Sicilia tutt’e 250 mila quintali di cereali e ne ha caricato altri 100 mila quintali, sempre di cereali? E che cereali? Grano duro o cos’altro ancora?

“L’unica cosa che siamo riusciti a sapere, ma è una notizia che dobbiamo ancora verificare – ci dice sempre De Bonis – è che dal porto di Pozzallo questa nave sarebbe ripartita, alla volta del porto di Bari, con un carico di 100 mila quintali di mais. Ma noi siamo un po’ scettici. Non ci risulta, infatti, che in Sicilia ci sia tutta questo mais”.

E non ci risulta nemmeno a noi che in Sicilia ci viviamo. In questi giorni le ‘Pollanche’ – la pannocchie di mais bollite le possiamo trovare a Mondello, la spiaggia di Palermo, venduta ai bagnanti. Ma ci viene difficile pensare a una Sicilia che spedisce mais e ne esporta 100 mila quintali a Bari…

Certo che trovare notizie su ‘ste navi non è facile. Dovrebbero essere i vertici delle Regioni – la Regione siciliana e la Regione Puglia – a informare i cittadini su che cosa scaricano. Si tratta, infatti, quasi sempre di cereali che poi, trasformati in alimenti, finiscono sulle tavole di milioni di famiglie. Insomma, di queste navi dovrebbero interessarsi il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Ma non c’è verso di suscitare l’interesse di questi due politici su questi temi. Ai potenti non piace che la politica si occupi di tali tematiche. E’ bene non far sapere ci cittadini cosa mangiano. L’unica cosa che ci hanno fatto sapere è che le multinazionali che gestiscono il traffico marittimo di grano sono molto infastidite da questo genere di giornalismo.

In effetti anche noi che ci mettiamo in testa di far conoscere a tutti i cittadini siciliani di che grano è fatta la pasta che finisce sulle nostre tavole siamo dei tipi! Invece di lasciare in pace Emiliano, che si deve occupare della ‘Pizzica’, invece di lasciare in pace Crocetta, che si sta battendo come un leone per dare “La Sicilia ai Siciliani”, invece di raccontare le ‘gesta’ di Berlusconi, che vorrebbe appioppare alla Sicilia, come presidente della Regione, un ex assessore del Governo Lombardo, andiamo dietro alle navi del grano.

Ma che genere di giornalismo è mai il nostro? Che pretesa è quella di conoscere il grano che macinano in Sicilia? Non è forse meglio mangiare e non sapere?

Visto che ci siamo, facciamo il punto della situazione sulle navi in arrivo in questi fine agosto. Sulla Sicilia sappiamo poco. Ne sapremo di più quando i Siciliani, bontà loro, eleggeranno un presidente della Regione che metterà sotto controllo i porti di Palermo, di Catania e di Pozzallo. E magari anche qualche altro approdo. Fino a quando ci saranno Crocetta e l’assessore al PSR, pardon, l’assessore all’Agricoltura, Antonello Cracolici, non avremo tante notizie.

Sappiamo molto di più, grazie a GranoSalus, della navi arrivate in Puglia. E’ questa la Regione dove si concentrano le navi cariche. ED è anche logico: è in Puglia che opera la più alta concentrazione di molini d’Italia.

Si sa che una nave è giunta da Ravenna al porto di Bari il 24 agosto. Si chiama Estern Virage. Ma non si sa cosa trasporta.

Poi ce n’è un’altra che è arrivata dalla Grecia, sempre a Bari, il 24 agosto. Anche in questo caso, non si sa cosa trasporta.

Poi sono arrivate altre due navi: una nel porto di Barletta e la seconda nel porto di Molfetta.

La nave giunta a Barletta arriva dalla Russia, la nave giunta a Molfetta arriva dal Montenegro.

Sembra che ne arriveranno altre due. Dovrebbero essere sette navi, come le sette porte di Tebe.

Non ci sono ancora notizie su che cosa stanno trasportando. Ma sono già partite le domande di accesso agli atti. Vi informeremo.

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