Silvano Riggio: “Dietro gli incendi in Sicilia c’è una strategia terroristica”

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Parla il docente di Ecologia all’università di Palermo, da sempre in prima fila nella tutela dell’ambiente. Silvano Riggio spiega che gli incendi che hanno incenerito il verde della Sicilia non sono solo dolosi, ma sono espressione di un progetto criminale e terroristico da parte di chi rifiuta la cultura ecologista. “Troppe coincidenze”, dice il docente. Gli effetti, precisa, saranno “devastanti”, perché la nostra Isola, già da anni, è entrata nel cosiddetto anticiclone sahariano. Lo spettro della desertificazione   

“Gli incendi che stanno devastando la Sicilia? Un’idea l’ho maturata. Questi che appiccano il fuoco in tanti punti dell’Isola, credo che siano più di cento i roghi contati fino ad oggi, non sono semplici piromani. Questo è terrorismo. Sì, siamo davanti ad atti terroristici sapientemente organizzati”.

A parlare è il professore Silvano Riggio, docente di Ecologia all’università di Palermo. Con lui commentiamo questa estate siciliana di fuoco. Da sempre in prima fila nella difesa dell’ambiente, il docente ci racconta le sue impressioni su quanto sta succedendo nelle aree verdi della nostra Isola. O meglio, in quello che resta nelle aree verdi della Sicilia.

Intanto, gli facciamo notare, c’è un Governo regionale disattento, che ha ‘risparmiato’ sulle attività di prevenzione degli incendi: niente pulizia del sottobosco a partire da aprile, niente viali parafuoco. E operai forestali che hanno iniziato a lavorare nella terza decade di giugno…

“Indubbiamente l’assenza di attività di prevenzione degli incendi, in questa storia, ha avuto un ruolo importante. Chi ha organizzato questi atti terroristici contro l’ambiente siciliano ne ha approfittato”.

A suo avviso, dietro i roghi di questi giorni, c’è una strategia criminale?

“Sì. E’ impressionante la sequenza degli incendi, che si snodano da un capo all’altro dell’Isola. Ripeto, dietro questi fatti c’è una sapiente regia. Qualcuno ha approfittato del momento per scatenare l’inferno: le aree verdi senza le attività di prevenzione effettuate, il grande caldo, in qualche caso anche il vento. Troppe coincidenze”.

Sa, dalle nostre parti c’è chi fa ancora confusione con l’autocombustione. Facciamo un po’ di chiarezza su tale argomento?

“L’autocombustione esiste in natura. Ma ci vogliono le piogge e i terreni bagnati. I funghi e i batteri, provocando le fermentazioni, fanno in modo che la temperatura nel terreno si alzi. Poi arriva un fulmine ed esplode l’incendio. L’autocombustione, in natura, è un fatto positivo perché rinnova le foreste. Evita che si distruggano per sempre. Ma questo, lo ribadisco, non è il caso della Sicilia. Da noi siamo davanti a una strategia criminale di stampo terroristico”.

Chi può avere interesse a distruggere così l’ambiente in Sicilia?

“E’ qualcuno che odia tutto ciò che è stato fatto per l’ambiente: penso all’istituzione dei Parchi e delle Riserve naturali. Sono frange che rifiutano la cultura ecologista”.

Speculatori?

“Anche, ma non solo. Dietro questi fatti incresciosi c’è la sottocultura del vandalismo. Un po’ quello che è avvenuto nel quartiere ZEN di Palermo con la statua di Giovanni Falcone. Nel caso dell’ambiente, se la prendono con chi non si può difendere: gli alberi”.

Che effetti avranno questi incendi sull’ambiente siciliano?

“Terribili. Effetti terribili. La Sicilia, oggi, ha urgente bisogno di verde, non di incendi. E chi ha appiccato il fuoco in tutta l’Isola queste cose le sa: sa di aver moltiplicato i problemi già gravi della nostra Isola”.

Ovvero?

“Da anni la Sicilia è entrata nel cosiddetto anticiclone sahariano. Detto in parole più semplici, è come se la nostra Isola fosse stata inglobata nel deserto del Sahara. Il clima della Sicilia è cambiato. Queste cose gli studiosi lo sanno: in Sicilia avanza la desertificazione. Le piogge sono rare e si concentrano in due, tre settimane. E sono, spesso, piogge torrenziali, che provocano allagamenti, se non inondazioni. La Sicilia non ha mai avuto alluvioni. Negli ultimi anni le alluvioni cominciano a comparire”.

Le poche piogge nel corso dell’anno a carattere torrenziale sono un segnale negativo. 

“Esattamente. Quando le piogge si concentrano in ristretti periodi dell’anno e presentano carattere torrenziale vuol dire che iniziano a sorgere problemi”.

Secondo lei chi ha organizzato in modo “sapiente” gli incendi è al corrente di tutto questo?

“Sì. Questo è un progetto criminale preparato. Che avrà effetti devastanti sulla Sicilia, perché accentuerà la desertificazione del nostro territorio. L’ho detto e lo ripeto: questa è una strategia terroristica che ha utilizzato, in modo direi quasi scientifico, l’abbandono registrato quest’anno delle aree verdi”.

Quindi chi ha appiccato tutti questi incendi era al corrente che, quest’anno, le attività di prevenzione degli incendi non erano state effettuate.

“Certamente”.

Ricorda, nel passato, eventi simili?

“Simili, ma mai una sequenza di incendi come quella registrata quest’anno. Ricordo l’incendio della Riserva dello Zingaro. Ricordo, credo nel 2003, l’incendio nei boschi di Tortorici. Gli incendi ad Erice e ancora sui Nebrodi. Ma fatti come quelli accaduti in questi giorni, lo ribadisco, non ne ricordo”.

C’è qualche particolare che l’ha colpita?

“Gli incendi, negli ultimi anni, non sono mancati. Ecco, ci sono aree della Sicilia dove non si registrano mai incendi. Sarebbe interessante capire il perché”.

 

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  • ..Kosa dire poco e tantissimo...la' nostra amata SICILIA verso la' totale desirtufikazione..di kui sembrano tutti disinteressati nel proteggere il nostro verde..kosi facendo kosa lasceremo oltre i tanti mali sociali..facciamo scomparire il verde.....la' polita le' istituzioni il popolo kosa fa'.... il popolo sembriamo prigionieri di agire in tutela di kuanto ankora possiamo salvare...sperando e agurando ke' noi siciliani...diko tutti ci si attivi nel rispetto istituzionale a salvare kuanto ormani di verde rimane buon pomeriggio k64

  • Io dissi subito, vista la dinamica degli incendi dolosi scoppiati in contemporanea in tutta la Sicilia che fossero un'azione militare straniera. E chi e' quella potenza straniera i quali leaders e' assodato che facciano fanno parte di sette sataniche che stanno mettendo a ferro a fuoco il mondo con la loro ideologia di dominio globale con tante guerre TUTTE basate su menzogne? il loro scopo e' portare il caos ovunque, in tutti modi possibili. Ci vogliono imbambolare con eventi sempre piu' eclatanti, ci stanno inondando di immigrati per mettere in atto il piano kalergi, ci terrorizzano nel frattempo con attentati false-flags, addossati a mussulmani al fine di fare passare tante leggi liberticide che altrimenti la gente non accetterebbe mai , I musulmani al loro soldo, vengono addestrati e radicalizzati E , mandati a fare il lavoro sporco sotto la sigla di Al qaeda o ISIS nel medio oriente.
    Ultimamente ci sono nei nei notiziari quasi a cadenza quotidiana notizie di indendi di vario tipo : palazzi che prendono fuoco( in giorni particolari come venerdi 13 o cose del genere ) e che si scopre che erano iscritte el registro demolizioni dal 2014 come la Greenfield Tower di Londra ( notizie taciute ovviamente dal maistream) e poi , palazzi teatri, parcheggi.hotel cose molto strane, regioni che prendono fuoco in autunno inoltrato come il Piemonte o la Liguria, e poi palcoscenici che cadono sul pubblico come a torino notizie sinistre a ripetizione poi in bella vista sempre i numeri in codice a loro graditi come 666 o 33 o 22 menzionati o subiliminalmente mostrati.in tv . Genitori di vittime di attentati che anziche piangere ridono o mostano indifferenza nei confronti dei loro congiunti al punto da pensare che questi siano attori maldestri . Sembra che ci sia un'unica regia globale infatti ultimamente sembra che gli incendi abbiano preso il posto nellw news di auto e camion sulle persone. infatti magicamente e in tutto il mondo questi eventi si sono affievoliti. Adesso e' il tempo degli incendi a ripetizione .

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