Nel “Borgo più bello d’Italia” non c’è stato un confronto democratico tra due o più candidati per la poltrona di sindaco. Un solo candidato – Francesco Migliazzo – che ha dovuto ‘combattere’ solo contro l’eventuale mancanza del quorum. Non è strano che in un paese delle Madonie – dove, ad esempio, la viabilità lascia molto a desiderare – non ci sia voglia di democrazia?
Leggiamo su Madonie press:
“Nella particolare tornata elettorale di Gangi, unico Comune siciliano sopra i 5 mila abitanti in cui è stata presentata una sola lista, il primo verdetto è già stato consegnato: il nuovo sindaco è Francesco Migliazzo. Intorno alle 21 è stato infatti superato il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne. Così il ‘fantasma’ dell’astensionismo è stato messo ‘ko’ con oltre 2 ore di anticipo rispetto alla chiusura dei seggi. In effetti il sentore di un superamento della fatidica soglia dei 4.225 votanti circolava già da diverse settimane”.
“Le operazioni di spoglio serviranno solo a stilare la classifica dei 12 consiglieri comunali, ormai sicuri di aver ottenuto un posto a Palazzo Bongiorno per i prossimi 5 anni. Per la prima volta nella sua storia democratica il consiglio comunale di Gangi non avrà un’opposizione”.
Non è strano che in un paese di quasi 7 mila abitanti si sia presentato un solo candidato a sindaco?
Gangi non è un paese qualunque: qualche anno fa è stato ‘eletto’ “Borgo più bello d’Italia” (come potete leggere qui).
Gangi è uno dei centri della Madonie dove l’abbandono delle strade è sotto gli occhi di tutti.
Sarebbe stato logico un confronto democratico: invece c’è solo un candidato. Strano, no?
Foto tratta da italianways.com
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