Busalacchi: “Sul Fondo pensioni della Regione è in corso un’operazione truffaldina”

2 maggio 2017

“Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e Baccei hanno tradito la Regione. Mi batterò affinché chi ha commesso questi ed altri atti contrari agli interessi della Sicilia venga giudicato, nelle sedi opportune, per violazione dello Statuto e per alto tradimento”

“In queste ore, alla luce dell’operazione truffaldina sul Fondo pensioni della Regione messa in campo dal ‘commissario’ di Renzi in Sicilia, Alessandro Baccei, con la connivenza e la complicità dall’intera Assemblea regionale siciliana, mi chiedo e chiedo: come mai i dipendenti regionali non sono in piazza a protestare?”.

Così inizia il comunicato stampa del candidato alla presidenza della Regione siciliana per I Nuovi Vespri, Franco Busalacchi (che è, per l’appunto, il titolare di questo blog.

“Sembra incredibile – prosegue Busalacchi -: Governo e maggioranza dell’Ars hanno deciso che, invece di erogare al Fondo i versamenti dei dipendenti (che, lo ricordo, sono soldi dei dipendenti!) per il 2017, per il 2018 e per il 2019, ‘erogheranno’ beni immobili. In pratica, Governo e maggioranza dell’Ars si tengono 170 milioni di Euro e danno al Fondo pensioni beni immobili svalutati dal tempo e dall’incuria”.

“Dopo di che, contro il parere del Fondo pensioni – dice sempre il candidato dei I Nuovi Vespri – vorrebbero costringere lo stesso Fondo pensioni ad acquistare altri 170 milioni di Euro di beni immobili, sempre svalutati. Mi auguro che, almeno per questo secondo passaggio truffaldino, i dipendenti della Regione si oppongano ”.

“Non si può non notare che, in entrambi i casi – osserva ancora Busalacchi – si tratta di beni immobili oggi sopravvalutati per giustificare i soldi che la Regione vorrebbe scippare al Fondo pensioni. La verità è che il presidente Crocetta e la maggioranza di centrosinistra, PD in testa, prima regalano i soldi dei Siciliani a Roma e poi scippano soldi ai Siciliani, in questo caso tentando di ‘alleggerire’ il Fondo pensioni dei dipendenti regionali di oltre 370 milioni di Euro”.

“Farò il possibile – conclude Busalacchi – per mandare all’aria almeno la seconda parte di questo imbroglio. Crocetta e Baccei hanno tradito la Regione. Mi batterò affinché chi ha commesso questi ed altri atti contrari agli interessi della Sicilia venga giudicato, nelle sedi opportune, per violazione dello Statuto e per alto tradimento”.

Baccei e il PD siciliano non sapevano dove trovare i soldi per andare avanti, visto che le entrate che spettano alla Sicilia a norma dello Statuto, se li tiene quasi tutte il Governo nazionale. Così hanno deciso di scippare oltre 370 milioni di Euro al Fondo pensioni della Regione. ‘Operazione’ che, secondo Busalacchi, trova d’accordo tutta l’Ars, maggioranza e opposizione.

In effetti, viene da chiedersi: l’opposizione dov’è? Davanti a uno scippo del genere, i deputati di opposizione di Sala d’Ercole avrebbero dovuto innalzare le barricate. Invece, a parte qualche comunicato di circostanza, stanno zitti. Forse perché pensano che, anche con i soldi che verranno scippati al Fondo pensioni dei dipendenti regionali, finanzieranno le clientele del disegno di legge detto “Collegato alla Finanziaria 2017”.

Insomma, per dirla tutta: il ‘silenzio assordante’ della politica siciliana – di maggioranza e di opposizione – potrebbe essere legata alla campagna elettorale che i deputati pensano di organizzare con le clientele del “Collegato alla Finanziaria”.

Ci sempre interessante, a questo punto, illustrare, anche ricostruendo la genesi di questa storia, i passaggi di questo nuovi imbroglio parlamentare. Precisando che, alla fine, il ‘commissario’ Baccei fa il lavoro sporco per conto di Roma. Il problema è rappresentato da una politica siciliana che tradisce la Sicilia e i Siciliani.

Il Fondo pensioni della Regione è stato abolito nel 1979. Viene ricostituito nel 2009 dal Governo regionale di Raffaele Lombardo. Riguarda i dipendenti assunti dai primi anni ’90 del secolo passato in poi.

Nel 2009 c’erano da recuperare i versamenti dei 18 anni precedenti, calcolati in 750 milioni di Euro circa. Viene così stabilito che questo 750 milioni di Euro verranno erogati dalla Regione in 15 rate da 50 milioni di Euro all’anno (naturalmente per 15 anni).

Anche su queste rate, relativi agli arretrati, la Regione ha già operato due interruzioni. La prima interruzione l’ha fatta il Governo Lombardo, la seconda interruzione il Governo Crocetta. Due scherzetti costati 100 milioni di Euro. Quindi, fino a questo momento, il debito della regione verso il Fondo pensioni non si estinguerà in 15 anni, ma in 17 anni.

Andiamo alle due ‘operazioni’ sintetizzate da Busalacchi.

Prima operazione. la Regione, ogni anno, versa al Fondo i contributi dei dipendenti. Sono circa 58 milioni di Euro all’anno. Per quest’anno e per i prossimi due anni – 2018 e 2019 – Baccei, Crocetta e tutta l’Ars hanno deciso di tenersi i versamenti dei dipendenti e di sbolognare al Fondo pensioni beni immobili del valore equivalente.

In pratica, Governo e Ars si tengono i contributi pensionistici dei dipendenti regionali e, in cambio, danno beni immobili del valore equivalente.

E se i beni immobili – com’è stato detto durante il dibatto a Sala d’Ercole (almeno questo è stato detto!) – verranno venduti a un prezzo inferiore? Nella legge hanno inserito le clausole di salvaguardia: in questo caso la Regione pagherà la differenza.

Ma con quali soldi la Regione pagherà la differenza se, quest’anno, non ha ancora erogato il Fondo per le Autonomie locali ai Comuni?

Dopo di che Governo e Ars, sostituendosi agli organi amministrativi del Fondo pensioni, hanno ‘deciso’ che lo stesso Fondo pensioni dovrà acquistare al 170 milioni di Euro circa di beni immobili dalla Regione. E siccome tra i proprietari degli immobili che dovrebbero essere sbolognati al Fondo pensioni ci sono anche le banche, ecco che una parte dei soldi con i quali dovrebbero essere pagate le pensioni ai dipendenti della Regione finiranno alle banche!

Domanda: e il suo, presidente Crocetta, sarebbe un Governo di ‘sinistra’?

‘Alleggerire’ il Fondo pensioni di migliaia di dipendenti regionali sarebbe di ‘sinistra’?

Quanto alle opposizioni, non hanno bisogno di alcun commento: si commentano da sé medesime…

 

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