Stop ai tagli della rete ospedaliera? S’affumarono i cazzilli!

16 marzo 2017

Come vi avevamo detto, lo stop ai tagli, era solo propaganda. Anaao Assomed Sicilia conferma che Roma non è d’accordo e che l’argomento è diventato tema di scontro politico. Sulla pelle dei Siciliani, of course

Lo scorso 9 Gennaio avevamo espresso tutti i nostri dubbi sugli annunci dell’assessore alla Sanità, Baldo Gucciardi, circa la nuova rete ospedaliera siciliana. Ricordate? Squilli di trombe e rulli di tamburi perché la Regione aveva deciso di fare retromarcia sui tagli feroci che si erano paventati all’orizzonte. Alcuni sindacati avevano innalzato i calici per il brindisi, altri, come il Cimo, il sindacato autonomo dei medici, avevano esortato alla prudenza e avevano fatto bene. Come vi avevamo preannunciato, infatti, la scure di Roma era in agguato. Cosa che viene confermata, oggi, dall’associazione dei medici dirigenti, Anaao Assomed Sicilia, che denuncia anche le solite manovre di bassa politica su un argomento di fondamentale importanza:

“Come era facile prevedere – questione che abbiamo più volte denunciato – la Rete Ospedaliera, lungi dal rappresentare un’indispensabile strumento per incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’assistenza sanitaria alla popolazione siciliana e per risolvere gli ormai cronici mali, si avvia ad essere terreno di acre scontro politico in chiave elettorale (vedi le recenti accuse di sabotaggio della Rete Ospedaliera rivolte al vice Ministro della Salute, Davide Faraone), piuttosto che oggetto di scorribande istituzionali (la tentata nomina dei manager, al di fuori delle previsioni normative)”. Così dice in in una nota Pietro Pata, segretario regionale Anaao Assomed Sicilia, che aggiunge:

“Negli ultimi due mesi si sono accentuati i ‘rumors’ circa una possibile bocciatura della Rete da parte del Ministero dell’Economia e Finanza, nella formulazione presentata il 9 gennaio scorso dall’assessore regionale alla Sanità  Baldo Gucciardi, e si sono succedute svariate audizioni presso la Commissione Salute e Affari Sociali dell’Ars, nelle quali sono state presentate nuove istanze di ‘promozioni’ di questo o quel presidio ospedaliero. Pochi giorni fa, il 7 marzo, è pervenuta alle organizzazioni sindacali una convocazione dell’assessore alla Salute per il prossimo 27 marzo avente per oggetto: ‘Comunicazioni inerenti la Rete Ospedaliera’”.

“Assessore Gucciardi, siamo fortemente preoccupati! Vorremmo conoscere l’oggetto di tali ‘comunicazioni’. Temiamo fortemente – sottolinea Pata – che si tratti di un’ulteriore manovra tesa a ‘prendere tempo’. Insomma un ‘annacariamento’ (ci perdoni l’uso del dialetto!). Sono quasi 4 anni, dall’inizio di questa legislatura, che il problema della ‘Rete Ospedaliera’ è sul piatto della bilancia in cui si soppesano solo i contro. Ora, come è  prevedibile (e noi lo avevamo denunciato piu’ volte) stiamo arrivando alle nuove elezioni e della Rete non vi è ancora uno straccio di decreto!”.

“Assessore Gucciardi, faccia chiarezza e ci consenta di portare, all’incontro del 27 marzo, un reale contributo per definire questo accidentato percorso istituzionale”.

Che dire? Si commentano da soli? Due sole considerazioni: non ci stupisce lo stop del Ministero dell’Economia perché non rinuncerebbero ad un euro per la salute dei Siciliani (dal fondo nazionale arrivano solo 2.2 miliardi di euro su 9, vogliono darne di meno. Cosa che potranno fare imponendo i tagli).

Non ci stupiscono nemmeno le accuse di ‘sabotaggio’ rivolte al sottosegretario, Davide Faraone, che conduce la sua battaglia politica contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta, costi quel costi.

Si fanno la guerra sulla pelle dei siciliani.

Stop ai tagli alla rete ospedaliera, Cimo: “Gucciardi garantisca la sostenibilità politica ed economica”

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