Terremoto all’Ars: decine di deputati in carica rischiano di andare a casa anticipatamente

2 marzo 2017

I particolari di questa storia verranno resi noti stamattina nel corso di una conferenza stampa convocata dal parlamentare regionale del PD, Pino Apprendi, e da un gruppo di legali. La nuova bufera che sta per scatenarsi a Sala d’Ercole è legata alle vicissitudini dell’ormai ex parlamentare, Francesco ‘Ciccio’ Riggio

Dieci, quindici, forse venti deputati dell’Assemblea regionale siciliana rischiano di andare a casa nove mesi prima del previsto. Il perché lo racconterà stamattina il parlamentare regionale del PD, Pino Apprendi, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palermo nello studio legale Leone-Fell & associati (via Libertà, n. 62).
In un comunicato diffuso ieri sera lo stesso Apprendi anticipa qualche particolare di questa storia:

“Decine di deputati dell’Assemblea regionale siciliana condannati per danno erariale rischiano di decadere. Lo prevede l’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale, emessa dal Tribunale di Palermo, sulla vicenda del deputato Francesco Riggio, decaduto da parlamentare per la legge Severino”.

Insomma, la storia è quella che ha costretto l’ormai ex parlamentare del PD di Sala d’Ercole, Francesco ‘Ciccio’ Riggio, a lasciare il Parlamento siciliano dopo aver subito una condanna. Il suo posto è stato preso proprio da Apprendi. Una vicenda che presenta sviluppi non esattamente piacevoli per un bel gruppo di attuali deputati dell’Ars fino ad oggi in carica:

“I giudici palermitani – leggiamo sempre nel comunicato diffuso da Apprendi – hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 10 ter e 10 quater della l.r. 20 marzo 1951 n. 29, nella parte in cui non prevedono l’incompatibilità con la carica di deputato regionale di chi sia stato dichiarato in via definitiva responsabile verso l’ente, istituto o azienda pubblici per fatti compiuti nella qualità di amministratore, ovvero impiegato dell’Amministrazione regionale”.

“In bilico, dunque – conclude il comunicato – decine di poltrone dell’Ars che, in caso di accoglimento dell’eccezione sollevata dal Tribunale palermitano, decadrebbero automaticamente”.

Oggi ne sapremo di più.

 

Aggiornamento/ Vito Patanella, avvocato:

“Ho già esaminato a fondo la questione. Ad oggi nessuna legge lo prevede, né per analogia può applicarsi altra e diversa norma trattandosi di Parlamento e non di consiglio regionale. Il resto è propaganda politica e pubblicità a buon mercato”.

allegato formazione

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti