Energia rinnovabile, Assoesco: “Sicilia, piattaforma del Mediterraneo”

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Indirizzare la politica energetica di un Paese come l’Italia richiede tempi lunghi. Una volta stabilita la direzione da prendere, gli impianti per la produzione di energia non si costruiscono dalla sera alla mattina. Cominciamo adesso a vedere i risultati degli ultimi anni di attenzione alle energie rinnovabili da parte del nostro governo, che da sempre ha poco attenzionato la politica ambientalista”.

E’ quanto ha affermato il presidente di Assoesco Sicilia, Angelo Todaro, presentando a Roma il Forum che si svolgerà nel prossimo mese di marzo a Palermo su “L’Italia e le rinnovabili: Sicilia piattaforma del Mediterraneo”.

“Grazie agli incentivi concessi agli impianti eolici e solari negli anni passati – ha sottinteso Todaro – l’Italia ha aumentato notevolmente la produzione di energie alternative. Grazie alle rinnovabili, la produzione di gas serra nel 2016 è stata la più bassa rispetto agli ultimi 20 anni. Un risultato importante che potrebbe fare ben sperare nella possibilità di limitare l’emissione dei gas responsabili del riscaldamento globale , come richiesto dagli accordi di Parigi”.

Tuttavia, si chiede il Presidente di Assoesco Sicilia “davanti ad una storia di successo, con una politica ‘Energetica – Ambientale’, sicuramente meno attenta alle problematiche del riscaldamento globale, siamo in molti a chiederci ‘cosa succederà di questa storia di successo’. Personalmente credo, che fino ad oggi, la scelta di aver sempre favorito i combustibili fossili per convenienza economica, sia cambiata. I continui miglioramenti tecnologici hanno aumentato l’efficienza degli impianti solari ed eolici, facendo abbassare il costo dell’energia prodotta che, anche senza incentivi, potrebbe rimanere competitiva”.

Infine, Todaro ha evidenziato la quantità di posti di lavoro creati dalle rinnovabili: “La produzione di energia solare e di energia eolica messi insieme hanno creato più posti di lavoro che nella produzione di energia elettrica da carbone e petrolio messi insieme, e le proiezioni assicurano che non si tratta di un fenomeno passeggero”.

(ITALPRESS)

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