A Ribera sperimentato un nuovo metodo per ‘spremere’ i cittadini con i parcheggi a strisce blu!

18 febbraio 2017

A Ribera, nella città delle arance (provincia di Agrigento), l’Amministrazione comunale ha sperimentato un metodo per far fruttare i parcheggi a strisce blu che, con molta probabilità, diventerà un esempio ‘virtuoso’ per tutti gli altri piccoli Comuni della Sicilia… 

Con molta probabilità, a Ribera – Comune dell’Agrigentino noto per le arance bionde navel – l’Amministrazione comunale ha inventato un metodo per fare ‘cassa’ che potrebbe fare scuola in tutta la Sicilia, magari no nei grandi centri, ma nei piccoli paesi potrebbe essere un metodo sicuro e veloce per rimpinguare le finanze comunali.

Cosa si sono inventati, a Ribera? Semplice: un nuovo modo per far fruttare i parcheggi a strisce blu. Vediamolo.

Nelle grandi città come Palermo, Catania, Messina – e volendo anche nei medi centri – i cittadini, spesso, sono costretti a utilizzare i parcheggi a pagamento. Anche perché – è il caso di Palermo – la legge che impone al Comune di assicurare ai cittadini-automobilisti un numero di parcheggi liberi pari a quelli a pagamento viene ignorata.

Nei piccoli centri – è il caso, per l’appunto, di Ribera – i cittadini solo se non ne possono fare a meno ricorrono ai parcheggi a pagamento contrassegnati dalle strisce blu. Insomma, le entrate, per il Comune, sono irrisorie, se non pari a zero.

E allora? A giudicare da quello che hanno raccontato alcuni consiglieri comunali di Ribera, per mesi e mesi il Comune non ha effettuato i controlli nei parcheggi a strisce blu. A quanto pare, era anche diventato difficile trovare il ‘gratta e parcheggia’, ovvero il cartoncino da acquistare ed esibire quando si parcheggia nelle aree a strisce blu.

In assenza di controlli i cittadini riberesi, a un certo punto, immaginano che le strisce blu erano messe lì solo per figura: e tutti parcheggiavano senza problemi.

Una bella mattina – e siamo arrivati ai nostri giorni – zact!, arriva, improvviso, il blitz dei vigili urbani. Così, ‘a botta di sangue’, senza che nessuno se l’aspetti, sui tergicristalli delle auto parcheggiate nelle zone a strisce blu arriva una pioggia di contravvenzioni: tutta salute per le ‘casse’ del Comune!

Geniale, no? Nelle grandi città non funzionerebbe. Ma nei piccoli centri potrebbe – ripetiamo – diventare il ‘toccasana’ per scippare dalle tasche dei cittadini i soldi che il Governo nazionale e il Governo regionale hanno tagliato ai Comuni.

In fondo è questo il messaggio che arriva dall’Unione Europea del ‘rigore’ economico voluto dalla Germania:

l’Unione Europea taglia i fondi agli Stati con debito pubblico elevato (cioè all’Italia e alla Grecia);

lo Stato taglia i fondi alle Regioni e ai Comuni (le Province ormai non esistono più: se li sono già ‘masticate’…);

e i Comuni ‘alleggeriscono’ le tasche dei cittadini.

Ovviamente, con le addizionali alle stelle, con imposte e tasse comunali già ai massimi livelli, i Comuni non possono inventare altro per ‘spremere’ i cittadini. La stessa tassa di circolazione automobilistica contrabbandata come ZTL – sperimentata a Palermo dall’accoppiata Leoluca Orlando-Giusto Catania (rispettivamente, sindaco e assessore alla Mobilità uscenti, visto che tra qualche mese si va a votare) – si è dimostrata fallimentare.

Ma adesso per i piccoli Comuni è arrivato il metodo Ribera…

 

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