Lavoro, Fondazione RES: “In Sicilia disoccupazione al 20,9%”

16 febbraio 2017

La lentezza della crescita si riflette sulla debolezza del tessuto produttivo della Sicilia, cedente dal 2007 al 2014, e sulla creazione di lavoro.

La disoccupazione mostra un lievissimo calo: il tasso era del 21,4% nel 2015, scende al 21,2% nel 2016 e dovrebbe attestarsi al 20,9% nel 2017, dato sempre tra i peggiori in Italia.

Lo dicono i dati contenuti nel numero I/2017 di CongiunturaRes, l’osservatorio congiunturale della Fondazione Res, presentato a Palermo. “In sostanza – sostengono gli analisti della Fondazione – la crescita debole non produce lavoro e quando lo fa spesso è precario”.

In Sicilia il panorama delle assunzioni formali nel 2016 vede una diminuzione dei contratti a tempo indeterminato del 27,2% e una ripresa dei contratti a termine del 7,7%: categoria prevalente con il 60% circa delle nuove assunzioni. In aumento i contratti in apprendistato (+88,4%), a volumi decisamente più modesti.

In tema di precariato va, infine, sottolineato il ruolo dei voucher, buoni di lavoro per pagare il lavoro occasionale accessorio, che in realtà si sono rivelati, soprattutto in Sicilia, anche un veicolo di diffusione di forme di lavoro irregolare.

Nel 2016 (intero anno) sono stati venduti in Italia 133,8 milioni di voucher (fonte: Inps) del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al 2015, del 23,9%; in Sicilia l’aumento è stato del 31,6%, con oltre 3,4 milioni di voucher venduti.

(Italpress)

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