La rabbia dei lavoratori, la reazione scomposta di Marziano, le precisazioni di Silvia sugli iscritti all’albo

3 febbraio 2017

FORMAZIONE PROFESSIONALE/ Da qualche giorno un gruppo di lavoratori del settore presidia l’entrata dell’assessorato regionale alla Formazione professionale. Protesta dura. Con sciopero della fame. la reazione scomposta dell’assessore Bruno Marziano. La testimonianza di Costantino Guzzo che si chiede e chiede come mai lo IAL, ente senza fini di lucro, è stato dichiarato fallito. Il ‘caso’ degli assunti dopo il 2008. Le precisazioni del dirigente generale, Gianni Silvia  

Palermo. Si acuisce lo scontro tra alcuni lavoratori della Formazione professionale siciliana che, da qualche giorno, si sono piazzati davanti la sede dell’assessorato regionale, giorno e notte, e i rappresentanti dell’Amministrazione regionale. La sensazione è che si sia creato un muro di incomunicabilità. Ieri, ad esempio, la tensione è arrivata alla stelle. Lo ‘scambio di opinioni’ tra l’assessore, Bruno Marziano, e i lavoratori è stato duro, ai limiti dell’ingiuria, come potete leggere nel seguente articolo (dove viene postato anche un video che vale la pena di visionare):

Lo scivolone dell’assessore Marziano: “Ma chi caz… sono questi?”

“Sono un diabetico – ci dice Costantino Guzzo, uno dei lavoratori della Formazione professionale rimasto senza lavoro che ha deciso di iniziare lo sciopero della fame -. Sono malato e stanco. Sono stanco di aspettare un lavoro che non arriva. Sono stanco delle promesse di governanti che sanno solo parlare, parlare, parlare. Noi vogliamo fatti concreti, non parole. Ho deciso: non mi muoverò di qui fino a quando non avrò certezze sul mio futuro di lavoratore”.

Nella notte tra mercoledì e giovedì Costantino Guzzo è stato male. Molto male. E’ stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso. Appena si è ripreso non ha voluto sentire ragioni ed è tornato davanti la sede dell’assessorato.

“Vorrei capire una cosa – aggiunge -: la legge regionale n. 24 del 1976 si applica o non si applica? In alcuni momenti la applicano, in altri momenti no. A convenienza”.

La legge regionale n. 24 del 1976 è la legge con la quale la Formazione è andata avanti per decenni. Bene o male ha funzionato. I corsi venivano svolti da enti non profit. C’erano sempre limiti e carenze. Ma si andava avanti. Nessuno restava senza lavoro. Nel 1996 è arrivato il Governo regionale di centrodestra a trazione Forza Italia e AN. Due schieramenti politici che erano fuori dal settore. Così la Formazione professionale siciliana ha aperto alle società di capitali. Ed è cambiato tutto.

Sono cominciate le speculazioni. Le compravendite tumultuose e spericolate di enti e di corsi. E le speculazioni. Il resto è storia, anche giudiziaria.

Costantino Guzzo ne ha per tutti. “Mi piacerebbe capire cos’hanno fatto le organizzazioni sindacali. Parlo delle Confederali. Sulla ‘macelleria sociale’ attuata da questo Governo regionale c’è la firma di questi sindacalisti. Sono stati questi sindacalisti ad accettare la linea dell’attuale Governo. Se lo ricordino”.

Costantino Guzzo è un dipendente della IAL sicilia. Era il più grande ente di Formazione professionale della Sicilia. Un ente storico. Ente dichiarato fallito.

“Qualcuno mi può spiegare – dice sempre il lavoratore – come può essere dichiarato fallito un ente senza fini di lucro'”.

“Ora è arrivato l’Avviso 8 – prosegue -. Ci dicono che tutti i lavoratori disoccupati iscritti all’albo verranno assunti. Il problema è che in questo benedetto albo ci sono persone che non ci dovrebbero essere. Dopo il 2008, nel mondo della Formazione professionale siciliana, non avrebbero dovuto avere luogo assunzioni. Invece le assunzioni ci sono state. Ora questi assunti sono iscritti all’albo”.

In realtà, stando a quello che ci dicono, all’albo risulterebbero iscritti non soltanto personale assunto dopo il 2008, ma anche soggetti che con la Formazione professionale non avrebbero mai avuto a che fare.

“Hanno voluto massacrare noi lavoratori – conclude Costantino Guzzo -. Ma io non mi fermerò. Questa volta non mollo. da qui non mi muoverò. Voglio risposte concrete. Rivoglio il mio lavoro”.

Sulle assunzioni avvenute dopo il 2008 si sofferma anche Cettina D’Angelo, anche lei dipendete della Formazione professionale licenziata e in sciopero davanti la sede dell’assessorato.

“Ci sono colleghi assunti nel 2029 e anche oltre – dice -. Non avrebbero dovuto essere assunti. Invece sono stati assunti e sono iscritti all’albo. E magari verranno assunti prima di noi”.

Su questa storia della presenza nell’albo degli assunti dopo il 2008 – fatto molto importante, perché chi è iscritto all’albo dovrebbe essere assunto da enti e società che opereranno con i fondi dell’Avviso 8 – abbiamo chiesto chiarimenti al dirigente generale del dipartimento della Formazione professionale della Sicilia, Gianni Silvia.

“E’ vero – ci dice Silvia – nell’albo ci sono iscritti anche lavoratori assunti dopo il 2008. Ma questo lo hanno stabilito i giudici del TAR Sicilia. Ci sono sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale che noi non possiamo ignorare”.

Dovrebbero essere circa un centinaio di lavoratori.

“Quanto all’aggiornamento dell’albo – conclude il dirigente generale – se ne parlerà nel giugno di quest’anno”.

 

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