Il DIRSI all’assessore alla Salute Gucciardi: non nomini un dirigente generale esterno all’Amministrazione

23 gennaio 2017

I vertici dell’associazione dei Dirigenti della Regione siciliana hanno scritto una lettera all’assessore regionale alla Salute-Sanità, Baldo Gucciardi. Invitandolo, leggi alla mano, a non procedere alla nomina di un dirigente generale esterno alla Regione. L’occasione per rivangare le ‘stranezze’ dell’Amministrazione regionale: per esempio, le nomine di altri dirigenti generali esterni e, soprattutto, la nomina dell’Avvocato generale della Regione siciliana sul quale… 

Un dirigente generale esterno anche all’assessorato regionale alla Salute-Sanità? A giudicare dalla lettera che i vertici del DIRSI (l’associazione dei Dirigenti della Regione siciliana) hanno inviato all’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, sembrerebbe proprio di sì.

In queste ore, infatti, il Governo regionale sta procedendo ai rinnovi dei contratti per alcuni dirigenti generali e alla nomina di nuovi dirigenti generali. Tra questi ultimi ci sarebbe anche il futuro dirigente generale dell’assessorato alla Salute.

“Secondo notizie di stampa – si legge nella lettera del DIRSI – anche Lei, assessore, si starebbe cimentando nel copione scritto dai precedenti governi Lombardo (nomine Galati, Romano, Bossone. Albert, Lupo, Monterosso) e pedissequamente seguito dai governi Crocetta (conferme Monterosso, conferma/nomina Lupo, nomina Palma), nel dimostrare l’ineludibilità di rivolgersi ad un soggetto esterno per la funzione di dirigente generale di uno dei Dipartimenti regionali del suo assessorato”.

“Già conosciamo i passaggi fondamentali che anche Lei seguirà – si legge sempre nella lettera – se persevererà nell’intenzione di nominare un esterno al RUD regionale:

  1. descrizione delle competenze del Dipartimento Regionale interessato come di particolare delicatezza e complessità, con richiamo a direttive comunitarie e modifiche legislative nazionali con conseguenti recepimenti regionali, intervenute in un tempo non ben definito, che esigono una diversa caratterizzazione organizzativa e gestionale;
  2. esigenza di un soggetto particolarmente capace per preparazione/esperienza operativa e gestionale, per valutazioni economico finanziarie e programmatorie di risorse;
  3. elencazione dei requisiti e caratteristiche che devono comparire nel curriculum:

Ø     quale condicio sine qua non, conoscenza delle peculiari esigenze del settore, derivante da qualificazione professionale e pluriennale esperienza lavorativa;

Ø     esperienza in trattazione di procedure per la tutela della salute;

Ø     doti manageriali, derivanti da solida competenza nella PA avendo svolto anche incarichi di vertice;

Ø     possesso di conoscenze e attitudini in organizzazione aziendalistica, insieme a particolare qualificazione in campo economico-finanziario;

Ø      garanzia, data dalla complessiva qualificazione professionale, di rilancio dell’azione amministrativa di settore;

  1. indagine dalla banca dati del RUD della sussistenza di risorse interne in possesso dei requisiti professionali e culturali richiesti per l’incarico;
  2. mancato rinvenimento di “un soggetto che soddisfi i requisiti professionali e culturali richiesti” e quindi necessità di ricorrere a professionalità esterna;
  3. individuazione del professionista esterno il cui curriculum risponde appieno alla particolare qualificazione ricercata”.

“La nostra organizzazione sindacale – leggiamo sempre nella letetra che il DIRSI ha scritto all’assessore Gucciardi – ha da tempo e per tempo segnalato come il ricorso alla dirigenza generale esterna si ponga in stridente contrasto con i principi costituzionali di imparzialità e di buon andamento della PA e con quelli di trasparenza, partecipazione, pubblicità, avendo peraltro pendenti dinanzi al giudice amministrativo diversi ricorsi contro nomine di dirigenti generali esterni”.

(In realtà, i ricorsi contro i dirigenti esterni non hanno molta speranza se presentati dagli stessi dirigenti regionali. Non possiamo non ricordare, infatti, che un ricorso avverso la nomina a Segretario generale di Patrizia Monterosso – presentato da due dirigenti della Regione – è stato respinto dai giudici del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Sicilia. Questo perché gli attuali dirigenti regionali di terza fascia ‘promossi’ alla seconda fascia non avrebbero i titoli per presentare i ricorsi, dal momento che la loro ‘promozione’ non sarebbe stata considerata valida dai giudici amministrativi).

A questo punto la lettera del DIRSI avverte l’assessore Gucciardi:

“Non vogliamo perciò che si faccia fuorviare dalle incomplete indicazioni di massima sulle procedure che, a suo tempo (governo Lombardo), ha messo insieme l’Ufficio Legislativo e Legale, retto proprio da un Avvocato Generale esterno”.

Il riferimento è all’attuale capo dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione, Romeo Palma, a sua volta dirigtente esterno della Regione nominato dal Governo Lombardo e confermato dal governo Crocetta. Prorpio su Romeo Palma non sono mancate le polemiche al momento della sua nomina. Questo perché Palma, nella vita, fa il giudice della Corte dei Conti e non l’avvocato.

Sulla sua nomina abbiamo scritto anche noi:

Fateci capire: il dottore Romeo Palma è avvocato? Può difendere la Regione?

In questo articolo abbiamo posto qualche domanda che non ha sollecitato l’interesse dei parlamentari dell’Ars: né dei parlamentari di maggioranza, Né dei parlamentari di opposizione, compresi i grillini…

“Riteniamo di doverLa mettere al corrente – prosegue la lettera del DIRSI – che per considerare corretto il procedimento di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione conferente, secondo i molteplici giudicati di I e II grado del giudice amministrativo, oltre naturalmente della Corte dei Conti e da ultimo anche secondo alcuni pareri dell’ANAC, occorrono:

  1. a) una procedura trasparente, con adeguata pubblicità, per consentire ai dirigenti di ruolo di candidarsi alla copertura degli incarichi da affidare;
  2. b) una concreta motivazione che espliciti l’effettiva eccezionale assenza di professionalità interne, cosa alquanto difficile per la presenza nel RUD regionale di un considerevole numero di dirigenti di ruolo muniti di qualsivoglia prerogativa richiesta;
  3. d) una adeguata pubblicità della determinazione di rivolgersi all’esterno, per consentire la partecipazione di più candidature di professionalità esterne;
  4. e) l’esigenza di garantire il contenimento della spesa, attraverso il prioritario impiego delle risorse interne”.

Quindi il finale:

“La invitiamo vivamente a non pensare più ad una simile proposta, offensiva per i dirigenti regionali che valorosamente hanno compiuto e continuano a compiere il proprio dovere, e dimostri di avere a cuore, oltre che la legalità ed il rispetto della dirigenza regionale, le finanze della Regione siciliana”.

P.S.

Abbiamo letto che il Governo Crocetta starebbe perdendo tempo a nominare i nuovi dirigenti generali per i prossimi tre anni e a rinnovare i contratti agli attuali dirigenti generali, interni ed esterni, compreso il rinnovo del contratto all’attuale Segretario generale della presidenza della Regione. 

Non sappiamo se il Governo Crocetta stia perdendo tempo. Ma sappiamo che i dirigenti generali – i nuovi e quelli con il contratto rinnovato – non dovrebbero perdere soldi. A noi, infatti, risulta che ai dirigenti generali nominati dal governo Lombardo e poi messi da parte dal governo Crocetta sono stati riconosciuti gli emolumenti come da contratto…

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