Sanità, Barbagallo: “No alla chiusura del PS di Giarre”

18 gennaio 2017

In Commissione all’Ars, dove l’assessore al ramo ha illustrato il nuovo piano della rete ospedaliera, il deputato della Lista Musumeci ha chiesto di rivedere la decisione di sopprimere il Pronto Soccorso del comune in provincia di Catania

La nuova rete ospedaliera annunciata dall’assessore regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi (ve ne abbiamo parlato qua), provoca già i primi malumori. Che vengono fuori nel corso della riunione della sesta commissione dell’Ars– Servizi Sociali e Sanitari- dove l’assessore ha illustrato il piano. A destare proteste è la chiusura del Pronto Soccorso e il ridimensionamento dell’ospedale di Giarre, comune ai piedi dell’Etna. Se ne fa portavoce il deputato della lista Musumeci, Alfio Barbagallo (nella foto):

“A oggi, l’Ospedale costituisce il presidio di riferimento di 10 comuni del distretto – Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Castiglione di Sicilia, Calatabiano, Linguaglossa, Milo, Piedimonte Etna, S. Alfio; e serve circa 90 mila abitanti, senza contare i residenti nel periodo estivo ed invernale nelle stazioni turistiche della Costa e dell’Etna”.

“Il ridimensionamento dell’ospedale- prosegue il deputato- e la chiusura del Pronto Soccorso, provoca un intasamento del presidio di Acireale lunghe attese con sovraccarico di lavoro del personale, e carenza del numero dei posti letto ospedalieri rispetto al numero di residenti del Territorio, oltre le problematiche per le distanze dei tempi di percorrenza e di viabilità delle aree periferiche del distretto”.

Barbagallo, dunque, chiede la rivisitazione del piano della nuova rete ospedaliera, e si impegna “ad informare l’opinione pubblica sugli sviluppi della vicenda”.

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