Giornalisti grandi firme: la grande Zucca di Zucconi…

6 dicembre 2016

Il commento di Raffaele Vescera, giornalista e scrittore pugliese, sulle penne illuminate che si ostinano a distorcere le analisi sul voto espresso al Sud pur di consolare Renzi. Ieri, ad esempio, a Piazza Pulita, Vittorio Zucconi le ha sparate grosse. Ma è in buona compagnia. Si salverebbero le firme del Fatto, ma “di Sud non capiscono un ‘azzo”…

di Raffaele Vescera

“Vittorio Zucconi, grande firma di Repubblica e Radio Capital, e grande elettore di Renzi, ieri sera a Piazza Pulita ha dichiarato che il Sud ha votato No “perché è autolesionista e vota sempre male”, ricordando i voti dati a Berlusconi e alla vecchia Democrazia Cristiana. Mancava poco che attribuisse alla mafia la vittoria del No al Sud, quando sappiamo che tutti i giudici e le associazioni antimafia hanno sostenuto il No.
E’ evidente che nella sua grande zucca il Sud non riesce ad entrare, allora gli diamo una mano. Se il Sud ha sempre votato male, come lui sostiene, ci spieghi come mai tutte le regioni meridionali sono governate dal Pd, il partito di Renzi e Zucconi. I casi sono due, o ha detto una sciocchezza, oppure il suo Pd fa parte della genia di partiti mal votati. In entrambi i casi, Zucconi ha fatto un’affermazione razzista per scaricare sul popolo meridionale le colpe del governo da lui sostenuto.

Ahinoi, costui non è l’unico, tutte le “grandi firme” si sperticano nel consolare il Renzi perduto, parlano del suo “caratterino” che l’ha portato a perdere e mai della sua politica antipopolare e antimeridionale. In quanto al Sud ne parlano solo per denigrarlo, anche quando fa cose buone. Quel pupazzo televisivo di Giletti fa scuola. Che devono fare per campare se grandi giornali e Tv sono nelle mani del potere?
I più dicono che quello del Sud è un voto “di pancia”, quando la pancia Renzi l’ha ben riempita con il miliardino di euro regalato con il patto alla sua Firenze a fronte dei 300 milioni dati alla tre volte più grande Napoli, e gli 11 miliardi del patto per Milano, stipulato pochi giorni prima del referendum, mentre al Sud concedeva fritture di pesce.
Ci restano solo i giornalisti del Fatto, che a dire il vero non leccano il potere costituito. Peccato solo che anche loro di quanto sta accadendo al Sud non ci capiscano un ‘azzo. Dopotutto, è più facile spezzare un atomo, che un pregiudizio, capiranno quando il Sud esploderà per davvero”?

Sul tema del voto al Sud:

Pino Aprile: “Sud colonizzato ma non più inconsapevole di esserlo”

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