I Comuni e le discariche fuori legge: le multe le pagano i sindaci o i cittadini? Il ‘caso’ Siculiana

1 dicembre 2016

Ieri sera il Parlamento siciliano – non sappiamo se incoscientemente o scientemente – ‘bocciando’ la norma che avrebbe prestato ad alcuni Comuni dell’Isola 5 milioni di Euro per pagare le multe a un’Unione Europea a caccia di soldi (il Parlamento Europeo e le sempre più numerose ed esose burocrazie costano e i soldi da qualche parte debbono arrivare), ha di fatto stabilito che a pagare tali multe saranno i sindaci. Il ‘caso’ di Siculiana: quale discarica sarebbe stata multata? 

In Sicilia, a parte Bellolampo, le più grandi discariche sono nelle mani dei privati. Ora che, però, c’è da pagare le multe scopriamo che a pagarle dovranno essere i Comuni, cioè i cittadini. Notevole questa, no?

Ma andiamo ai fatti. Le discariche, in Sicilia – quasi tutte le discariche – per decenni hanno operato fuori legge. Sotterrando anche la cosiddetta frazione umida. Producendo, così, in quantità industriali il cosiddetto percolato: un liquido tossico che avvelena terreni e falde idriche.

Ebbene, per anni, delle discariche fuori legge, non glien’è fregato niente a nessuno, con l’eccezione di qualche giornalista che ‘ste cose le denunciava ben prima che solo alcuni tra i titolari delle discariche private finissero nei guai.

Oggi l’Unione Europea – quell’Unione Europea che ha stabilito che i cittadini italiani possono mangiare un grano duro inquinato dalle micotossine: grano duro così avvelenato che non si dà nemmeno ai maiali – ha deciso di multare i titolari delle discariche fuori legge.

Attenzione: la UE non fa questo perché ha a cuore la salute dei propri cittadini: lo fa solo per fare ‘cassa’, perché i costi della burocrazia europea crescono di anno in anno, mentre i Paesi che ne fanno parte si cominciano a chiedere perché, ogni anno, debbono ‘cacciare’ una barca di soldi per tenere in piedi l’ambaradan europeo.

L’Unione Europea multa gli Stati. In particolare, lo Stato italiano, dove le discariche fuori legge – soprattutto da Roma in giù – sono la regola. Lo Stato ‘gira’ le multe alla Regioni. E le Regioni le ‘girano’ ai Comuni. Questi ultimi, a a propria volta, li dovrebbero fare pagare ai cittadini.

In Sicilia le responsabilità delle discariche fuori legge si dividono tra Regione, Comuni e autorità che, per lunghi anni, hanno fatto finta di non vedere.

Per la Sicilia, però, c’è un piccolo problema. A causa della crisi economica e grazie a un Governo nazionale che da quattro-cinque anni ‘svuota’ ogni anno le ‘casse’ della Regione, nel 50% circa dei Comuni la pressione fiscale, se aumentata, non dà luogo a un aumento del gettito.

Tradotto in parole crude: la povertà, in alcuni Comuni della nostra Isola, raggiunge ormai tali livelli che i cittadini non pagano più tasse e imposte, figuriamoci se vanno a pagare un aumento di tali tasse e di tali imposte. 

Le multe, però, si debbono pagare. La grande Unione Europea che tratta gli italiani peggio dei maiali ‘sti soldi li vuole.

Così, ieri sera, all’Assemblea regionale siciliana, è stato formalizzato – sotto forma di legge (tecnicamente, un emendamento al disegno di legge di assestamento di Bilancio 2016, in queste ore in discussione a Sala d’Ercole) – un prestito di circa 5 milioni di Euro a un gruppo di Comuni siciliani (e tra questi c’è Siculiana, il Comune dell’Agrigentino dove ha sede la più grande discarica della Sicilia) per consentire a tali Comuni di pagare queste multe.

La norma che prevede questo prestito, presentata dal Governo di Rosario Crocetta, è stata ‘bocciata’ dall’Aula.

A nostro modesto avviso, i deputati che hanno ‘bocciato’ questa norma hanno fatto bene. La responsabilità delle discariche fuori legge è del Governo regionale e degli amministratori comunali. Se la discarica è privata, la responsabilità è del proprietario.

Per quale motivo dovrebbero pagare i cittadini?

Nel caso della discarica di Siculiana, provincia di Agrigento, ci chiediamo e chiediamo: di quale discarica si parla?

A Siculiana noi conosciamo una grande discarica – oggi la più grande della Sicilia – che è nata come discarica pubblica. Negli anni passati, complice una bizzarra vicenda giudiziaria, tale discarica è diventata privata. I titolari della discarica sono i fratelli Catanzaro. Uno di questi – Giuseppe Catanzaro – è ancora oggi il vice presidente di Confindustria Sicilia.

E’ questa la discarica che è stata multata perché non bonificata? Se è questa – e noi non l’abbiamo ancora capito – va fatta qualche precisazione.

La discarica di Siculiana, piaccia o no, ha a che fare con Confindustria Sicilia. Questa organizzazione imprenditoriale è entrata a far parte del Governo della Regione nel 2009, quando presidente era Raffaele Lombardo. E nel 2012 ha appoggiato la candidatura di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione.

Crocetta ha provato a moderare l’influenza di Confindustria Sicilia in alcune scelte del suo Governo in materia di gestione dei rifiuti. Non a caso il primo assessore regionale che ha messo in Giunta ad occuparsi di rifiuti è stato il magistrato Nicolò Marino. Ma quando quest’ultimo ha provato a ridimensionare il ruolo delle discariche, cercando di orientare la gestione dei rifiuti verso altre metodologie, è scoppiato l’inferno.

Sono agli atti le polemiche, durissime, tra Giuseppe Catanzaro e l’ex assessore Marino. A un certo punto Crocetta ha messo fuori dal Governo Marino. Ha scelto: e non ha certo scelto Marino, oggi non più al Governo.

Questi sono i fatti. Ancora oggi la discarica di Siculiana è privata. Ribadiamo: è questa la discarica multata? Se è questa – ed è una discarica privata – chi dovrebbe pagare le multe?

I Comuni siciliani chiamati a pagare ‘ste multe sono San Filippo del Mela e Mistretta nel Messinese; Cammarata, Racalmuto e la già citata Siculiana, in provincia di Agrigento; Leonforte in provincia di Enna; Paternò in provincia di Catania; Monreale e Cerda in provincia di Palermo e Priolo Gargallo in provincia di Siracusa.

Ad eccezione di Siculiana – dove, ribadiamo, non abbiamo ancora capito a quale discarica si fa riferimento – in tutti gli altri Comuni le discariche dovrebbero essere pubbliche. Quale sarebbe la responsabilità dei cittadini? Perché dovrebbero pagare gli stessi cittadini? Perché hanno eletto dei sindaci che non hanno effettuato le bonifiche? Per responsabilità indiretta?

La tesi non è molto convincente. I grillini – e in particolare la parlamentare nazionale Claudia Mannino – hanno condotto una battaglia per far pagare queste multe agli amministratori comunali: sindaci e assessori. Non sono stati forse gli amministratori comunali a non bonificare le discariche? Ribadiamo: perché, adesso, dovrebbero pagare i cittadini?

 

 

 

 

 

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