Protesta degli universitari di Palermo e Catania contro i rettori ‘renziani’: negata la libertà di critica

15 novembre 2016

Gli studenti si schierano contro la circolare che impone loro neutralità e lascia invece libertà di schierarsi con il Sì ai vertici dell’ateneo. A Palermo venerdì prossimo iniziativa per il No a Lettere e Filosofia, a Catania domani conferenza stampa dei ragazzi cui è stato negato uno spazio mentre anche oggi si invita Renzi: “Riteniamo vergognoso che il Rettore appoggi così spudoratamente il Partito Democratico e che neghi spazi d’espressione libera agli studenti di questo ateneo”

Avevano fatto male i conti. Forse pensando di essere pastori di un gregge più che rappresentanti di atenei frequentati da ragazzi in grado di pensare con la propria testa e da sempre laboratorio di politica e lotte. Parliamo dei ‘magnifici rettori ‘Fabrizio Micari da Palermo e Giacomo Pignataro da Catania. Che, dopo avere favorito la propaganda renziana del Sì al referendum costituzionale – il primo con una inaugurazione farsa dell’anno accademico con Matteo Renzi, il secondo con il famoso incontro con Maria Elena Boschi (quello in cui si è distinto per avere zittito malamente uno studente che osava criticare) – hanno deciso  di emanare una circolare con la quale si vieta ai ragazzi di organizzare liberamente i dibattiti referendari (ve ne parliamo qua), nel nome della necessaria”indipendenza delle università”

Pignataro è anche recidivo: ha invitato Renzi, proprio oggi, per l’inaugurazione di un centro di ricerca del Policlinico. Sì, proprio lui, il Premier che torna in Sicilia – e questa volta non lo nega nessuno- per tirare la volata al Sì che nella nostra regione sembra in netta minoranza. Alla faccia della neutralità….

Dinnanzi a tanta incoerenza, la ‘reazione’ dei ragazzi non si è fatta attendere. E, così, a Palermo, venerdì 18 è in programma un’assemblea studentesca dal titolo eloquente: “C’è chi dice no”.

“Vogliono garantire l’indipendenza dell’ateneo, dopo avere ospitato il presidente del Consiglio Renzi e dopo aver blindato il centro di Palermo per garantire la visibilità e la campagna elettorale del presidente? Politici, banchieri, vips, capitani d’industria, non lasceremo parlare solo loro sul referendum costituzionale di dicembre!”, dicono gli studenti palermitani. 

I ragazzi non scordano le manganellate ricevute in occasione dell’inaugurazione farsa di cui vi abbiamo detto sopra:

“Non tolleriamo che nella nostra università non sia garantita la libertà di critica. Per aver osato contestare le politiche del governo Renzi e del rettore Micari, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico il 22 ottobre, al Teatro Massimo di Palermo, centinaia di studenti hanno subito le cariche della polizia che hanno impedito l’accesso degli studenti all’interno del Teatro”.

“Non vogliamo aspettare il 4 dicembre per prendere parola, nelle prossime settimane diffondiamo il NO e ritroviamoci tutti in ASSEMBLEA per riprenderci la LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E DI CRITICA dentro il nostro ateneo! VENERDI 18 NOVEMBRE ORE 17:00 ASSEMBLEA STUDENTESCA PER IL NO AL REFERENDUM Aula Seminari edificio 12 (ex facoltà di Lettere e filosofia)”.

La stessa voce di libertà arriva da Catania. Dove, con una faccia tosta senza eguali, il rettore ha negato agli studenti un’assemblea che si sarebbe dovuta svolgere il 21 Novembre all’interno del Monastero dei Benedettini:

‘E sulla scia della neutralità che il rettore ha invitato la Ministra Boschi poco più di sei mesi fa a parlare proprio del perché votare SI’ al referendum? E’ per questo che oggi il Premier Matteo Renzi è a Catania per inaugurare la Torre Biologica, e per parlare proprio del Referendum costituzionale?”, si chiedono gli studenti del Coordinamento universitario etneo. 

“Ancora più grave – raccontano i ragazzi –  è il fatto che stamattina, proprio alla Torre Biologica, gli studenti e studentesse siano stati identificati e strattonati dalla Polizia sin fuori l’Università, sotto gli occhi del Rettore, per poi chiudere il Polo a chiunque non fosse invitato. E’ questa ancora una volta la negazione di un diritto, e la trasformazione dell’Università, spazio di cultura libera e indipendente, in passerella politica per il governo di turno”.

“Riteniamo vergognoso che il Rettore appoggi così spudoratamente il Partito Democratico e che neghi spazi d’espressione libera agli studenti di questo ateneo! Per questo saremo oggi alla contestazione del premier Mattero Renzi fuori dalla cittadella e per questo indiciamo per domani, mercoledì 16 novembre, alle ore 11.00, una Conferenza stampa al Monastero dei Benedettini che denunci la vergogna di queste negazioni fatte agli studenti da parte del Rettore e del Direttore di Dipartimento”.

BASTA PASSERELLE ELETTORALI ALL’UNIVERSITÀ’: NOI STUDENTI CI RIPRENDEREMO I NOSTRI SPAZI!
#CacciamoRenzi #CèChiDiceNO #27NO #Catania #unict”.

 

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