Oggi ricordiamo un grande protagonista della cultura siciliana del ‘900. Ottavio Ziino è stato un musicista eccelso. A lui la cultura italiana deve le “Settimane Internazionali di Nuova Musica” che resero Palermo il centro internazionale di riferimento della cosiddetta avanguardia post-darmstadtiana
Ottavio Ziino (nella foto sopra, il secondo, da sinistra) nacque a Palermo l’11 novembre del 1909.
Fu allievo di Antonio Savasta e, nel 1931, si diplomò al Conservatorio di Palermo. Fu poi a Roma, all’Accademia Santa Cecilia dove seguì i corsi tenuti da Ildebrando Pizzetti
Iniziò la sua carriera di direttore d’orchestra al Giardino Bellini di Catania il 29 agosto 1942 con Turandot, con un giovane Mario Del Monaco.
Fu tra i fondatori e primo direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, con la quale organizzò dal 1959 le “Giornate di musica contemporanea, che dettero un apporto decisivo alla cultura ed al gusto musicale del pubblico palermitano.
Nel 1960 avviò una collaborazione con le Settimane Internazionali di Nuova Musica che resero Palermo il centro internazionale di riferimento della cosiddetta avanguardia post-darmstadtiana.
Le Settimane Internazionali di Nuova Musica di Palermo (1960-1968) meritano un ricordo particolare: esse fanno ormai parte della memoria storica di una città che, per circa un decennio, balzò alla ribalta delle cronache culturali nazionali e internazionali grazie ad iniziative innovative realizzate in un momento di particolare fervore sperimentale che attraversava i più diversi settori della cultura mondiale contemporanea, non soltanto musicale. (Su tutti ricordiamo anche il Gruppo 63, il cenacolo letterario che riunì a Palermo autori, critici, scrittori come Arbasino, Balestrini, Manganelli, Del Buono, Sanguineti e il nostro Perriera).
Ziino si spense a Roma nel 1995.
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