Burocrati inSicilia, razza perversa? E invece gli altri sono tutti bravi e belli?

6 novembre 2016

A giudicare da certa stampa nostrana i pubblici impiegati della nostra Isola sarebbero tutti servili, arroganti, stupidi, fannulloni e, soprattutto, ‘permeabili’. Ragionando con questi luoghi comuni non si salverebbe nessuno: gli imprenditori che no si portano i soldi all’estero, i commercianti che non rilasciano le fatture, i professionisti che si fanno pagare in nero. Per non parlare delel scuole private che pagano gli insegnanti quattro soldi (o non li pagano affatto). Insomma…

Razza perversa. Questa è, senza giri di parole, l’opinione di certa stampa “nostrana” sui pubblici impiegati siciliani, sulla burocrazia, su tutta la burocrazia, regionale, comunale e quant’altro. Una razza, addirittura, i cui tratti distintivi, comuni a tutti quelli che vi appartengono, sembrano essere, senza eccezione alcuna, il fannullonismo, il servilismo, l’arroganza, la permeabilità.

Ora ci chiediamo: come nasce e si sviluppa un mostro così? E, soprattutto, come è possibile che tutti i burocrati siano così uguali nel male, tanto da potersi definire razza? E ancora, è mai possibile, dato che non se ne parla mai con gli stessi toni, che tutti gli altri siciliani siano esenti da vizi genetici? Che il bene e il male, l’intelligenza e la stupidità, la propensione al male e la ricerca del bene non siano ugualmente distribuiti nella nostra bella Isola?

In una parola, che l’illegalità sia appannaggio esclusivo di una parte soltanto dei siciliani?

Perché non si parla con gli stessi accenti apocalittici della nostra imprenditoria, capace in tanti casi solo di truccare le carte, di corrompere e di farsi corrompere? Che fa dell’evasione fiscale un esercizio di intelligenza e della fuga all’estero dei suoi soldi lo sport preferito?

Vogliamo parlare di artigiani e commercianti che, al riparo di controllori addomesticati e collusi, non rilasciano mai spontaneamente né scontrini, né ricevute, né fatture?

Vogliamo parlare dei professionisti, notai, avvocati, dentisti e medici senza pudore che istigano i propri clienti a  delinquere, proponendo sconti contro pagamenti in nero?

Vogliamo parlare di datori di lavoro che, prima della fine dell’anno, licenziano i propri impiegati per riassumerli il primo gennaio del nuovo anno (e tra questi c’è addirittura un lord Inglese a cui piace il golf)?

Sapete perché lo fanno? No? Ve lo diciamo noi: per liberarsi disonestamente, approfittando di leggi criminali, dei fastidiosi diritti dei dipendenti, quali anzianità e contributi.

Vogliamo parlare dei tanti fallimenti e delle tante bancarotte programmate e delle truffe in danno dei creditori e dei lavoratori? Vogliamo parlare di salari e stipendi in nero? O di imprenditori che usano i licenziamenti come arma di ricatto?

Vogliamo parlare di insegnanti sottopagati da miserabile imprenditori di scuole private, laici e non, costretti a firmare una busta paga che contiene la metà del dovuto, quando addirittura un bel niente! (tanto c’è il punteggio!).

Tutta questa bella gente a che razza appartiene?

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