La Sicilia indipendente non può andare a braccetto con i partiti nazionali

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Sicilia Nazione, Fronte nazionale siciliano e Movimento per l’indipendenza della Sicilia, prima di lanciare un appello a tutti gli autonomisti e indipendentisti della nostra Isola, dovrebbero chiarire il percorso culturale e politico che intendono seguire. La “rivoluzione civile”, infatti, non si può fare mantenendo i legami con i partiti nazionali e con le loro appendici ‘ascaristiche’

E’ tempo di appelli? Ma non è un po’ presto?

Forse è meglio così, così ci chiariamo subito le idee ed evitiamo che qualcuno, credendoci, non sprechi il suo tempo e la sua passione, andando appresso a Carnevale.

Nessun accordo è possibile con chi non mette al bando i partiti nazionali e le loro appendici ascaristiche regionali e non  solo “il vecchio ceto politico”.

Nessun accordo è possibile con chi non prende ufficialmente le distanze, né tanto meno smette di strusciarsi con i superstiti di Forza Italia, dell’UDC, dell’NCD, del PD e da tutte le frattaglie ulcerose che fanno da contorno a quei sopravvissuti.

Nessun accordo è possibile con chi, ADESSO, non giura sul suo onore che mai e poi mai stipulerà, in nessun caso e in nessuna circostanza, alleanze, intese, abbinamenti o patti di desistenza con quei soggetti politici ormai squalificati.

Nessun accordo è possibile con chi non giura preventivamente che il suo traguardo politico è il raggiungimento, attraverso un percorso democratico, dell’indipendenza della Sicilia e che mezzo a questo fine è la piena attuazione dello Statuto nella sua stesura originale, deturpata da troppe sentenze politiche della Corte Costituzionale.

Nessun accordo è possibile con chi non si dichiara preventivamente disposto, da privato cittadino o da rappresentante politico dei Siciliani, ad adire tutte le giurisdizioni nazionali ed internazionali per vedere riconosciuti i diritti dei siciliani conculcati da uno Stato sleale e truffaldino.

Nessuna alleanza è possibile con chi non si dichiara disposto a lottare in tutte le sedi per evitare che la produzione alimentare siciliana venga distrutta da una invasione indiscriminata di prodotti esteri, tossici o addirittura velenosi.

Nessuna alleanza è possibile con non è disposto a riconoscere nella produzione agroalimentare la vera e autentica vocazione dell’Isola e rifiuta ogni insediamento industriale inquinante.

Nessuna alleanza è possibile con chi, nel solco dell’insegnamento di Franchetti e Sonnino, di Gaetano Salvemini, di Antonio Gramsci, di Cesare Mori, di Paolo Borsellino, non riconosce alla Stato una parte di responsabilità nella  progressiva crescita della mafia e come questa responsabilità porti, come retaggio inevitabile, il ritardo della Sicilia nel contesto europeo.

Solo con chi offre queste garanzie gli indipendentisti, gli autonomisti e i sicilianisti sono disposti a lottare per la Sicilia.

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  • CARO DIRETTORE,
    UNA INTESA TRA I VARI GRUPPI INDIPENDENTISTI è NECESSARIA PER NON FARE LA LOTTA FRATRICIDA CHE AZZEREREBBE QUELLO CHE SI VUOLE REALIZZARE IN QUANTO LA FRANTUMAZIONE DEL CONSESNO ELETTORALE EQUIVARREBBE ALL'ANNULLAMENTO DI Sè STESSI. PARECCHIE VOLTE HO SUGGERITO DI SEDERSI A UN TAVOLO PER REDARRE LA BOZZA/MINUTA DELLA COSTITUZIONE CON CUI SI DOVREBBE AMMINISTRARE E SU CON CUI SI DOVREBBE FONDARE LO "STATO SICILIA". SOLTANTO LA REALIZZAZIONE ATTI CONCRETI CONVINCEREBBE I TENTENNANTI A SCEGLIERE L'INDIPENDENZA DALL'ITALIA. è GIUSTO IL DETTO CHE è MEGLIO IL PEGGIO CONSOCIUTO CHE IL BUONO A CONOSCERSI, QUINDI, DIMOSTRIAMO AI TENTENNANTI CHE IL NUOVO FUTURO DELLA SICILIA INDIPENDENTE è MIGLIORE DEL "PEGGIO" CHE STIAMO ATTRAVERSANDO E CHE SITAMO SUBENDO.

  • Giustissimo!!!

    'Nessuna alleanza è possibile con non è disposto a riconoscere nella produzione agroalimentare la vera e autentica vocazione dell’Isola e rifiuta ogni insediamento industriale inquinante.'

    Mi permetto di aggiungere:

    Nessuna alleanza è possibile con chi non è disposto a riconoscere nella produzione agroalimentare, nel turismo e nella produzione di energia pulita le vere e autentiche vocazioni sinergiche dell’Isola e rifiuta ogni insediamento industriale inquinante, impegnandosi nelle bonifica di quelli esistenti.

  • Senza offesa per alcuno, il difetto genetico che, i “generali” dei movimenti siciliani commettono, sempre e solo in occasione di competizioni elettorali, è credere di riuscire a unire tutti i movimenti per creare un quarto polo in grado di misurarsi con M5S, CS e CD, consapevoli della forza esogena e debolezza endogena. Tentativo che sistematicamente fallisce perché ognuno crede essere il contenitore di altri, indipendentemente da numeri, programmi, prospettive. Succede così da 70 anni sempre, senza successo, senza possibilità di successo. E nonostante ciò, ancora oggi, non mancano i tentativi di contenere altri, dichiarando essere l’ultimo, questa volta, ritualmente. Quindi, alfine di evitare repliche, si consiglia sfidare la legge della fisica, e, piuttosto che usare il contenitore per contenere “contenuto”, sarebbe meglio utilizzare “contenuto” per contenere i contenitori. Comunque vada, sarà un insuccesso!

    • Gentile signor Giuseppe, mi consenta di dissentire, perché dalla sua ricostruzione sembrerebbe che i sicilianisti abbiano fallito perché divisi... non è vero... semplicemente NON CI SONO STATI in decenni di competizioni elettorali ( guardi i risultati).
      E non ci sono stati per il lungo sonno indotto nei siciliani per cui al governo regionale si sono sempre mandati i partiti che governavano a livello centrale, prima la DC poi Forza Italia e infine PD ( con la breve parentesi del milazzismo).

      L'assenza di un partito esclusivamente siciliano ha consentito tutto ciò ed ha consentito che l'autonomia restasse lettera morta ( chi ha un 'capo' a Roma non si oppone alla spoliazione, è ovvio). E i siciliani? lungo sonno dicevo ma indotto perché si è fatto credere loro che tutto ciò che veniva dalla stato centrale fosse un 'favore' addirittura un 'privilegio' ma non un diritto: e quindi clientele, cattiva gestione della cosa 'regionale' etc etc.

      Il lavaggio delle coscienze è stato così efficace che leggendo i vari blog ( anche quelli di Sicilia Nazione e dei Siciliani Liberi) i critici a simili progetti politici cosa dicono: ' l'autonomia ci ha rovinato. I governanti siciliani hanno fatto peggio degli altri ... e voi volete addirittura l'indipendenza' In una sorta di autorazzismo che si legge anche nella chiusa del suo intervento.

  • L'assetto di potere si è auto-perpetuato per decenni, Il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica ne ha solo determinato un altro sempre derivato dall'Italia.

    Da ultimo si sono inseriti i 5 stelle. Ma sempre un capo altrove hanno.

    Quindi se vi sono quattro poli vi sono solo da qualche anno. Di più. Anche il professor Costa che ha parlato di un quarto polo da affiancare a due poli tradizionali + i 5 stelle 'sbaglia' perché sminuisce la 'bellezza' del progetto e la sua alterità: si tratta , per la PRIMA VOLTA, di far prendere coscienza ai Siciliani di essere quello che da sempre sono stati: una nazione. E questo non per motivi sentimentali ma per motivi pratici di sopravvivenza: se non possiamo contare sulle totalità delle nostre risorse non avremo futuro.
    Non è un caso che da un'indagine a campione sempre sui blog di cui sopra la critica antica ('ma quale indipendenza con tutti i mali che ha fatto l'autonomia in mano ai siciliani') venga da persone 'non giovani', diremmo in termini giuridici quelle che hanno diritti acquisiti. Mentre i giovani sono disposti a gettare il cuore oltre l'ostacolo per la semplice ragione che è in gioco il loro futuro.

    Ecco perché la corsa tradizionale sarà a due : il vecchio ( i vecchi nemici destra e sinistra che si probabilmente si alleeranno , magari sotto banco, per fare argine) e i 5 stelle ( giovani ma con un capo a Roma o a Genova) .

    Al di fuori vi è il NUOVO anzi il DIVERSO ( e come tale non si può sommare agli altri) : nuovo e diverso perché MAI realmente perseguito ( per le ragioni suddette) : è l'ultima occasione per la Sicilia.

  • Scusi sig Lanter, mi dica quando e dove il prof Costa, parlando di quarto polo, ha inserito il m5s.
    Siciliani Liberi e per esso il prof Costa ha parlato di quarto polo solo con movimenti, associazioni. Comitati civici solo siciliani, escludendo totalmente nomi e facce della vecchia politica e sopratutto partiti italiani, compresi i 5 Stelle.
    La Sicilia è dei Siciliani e con i Siciliani deve trovare la forza di riscattarsi e liberarsi dalle catene dell'Italia, dell'Europa e dell'euro

    • Scusi lei sig. Antonella, mi sono espresso male, ho detto i due poli tradizionali ( destra e sinistra per schematizzare ) + i 5 stelle sottinteso ( ecco la mia inesattezza per la fretta di scrivere) come terzo polo. Quindi tre poli cui affiancare il nostro ( umilmente mi ci metto pure io) che diventa il quarto.

      Poi dicevo : ma perché 'quarto' che indica un qualcosa che si aggiunge?

      I vostri ideali ( i nostri ideali) sono talmente nuovi per la Sicilia che anche il vecchio linguaggio politico deve fare un salto di qualità, per marcare la diversità, perché si tratta di costruire ciò che mai la Sicilia ha avuto : un movimento che dentro i confini dell'Isola esaurisca le ragioni della sua stessa esistenza.

      Certo ci sono state in passato testimonianze indipendentiste ma si sono mosse in una temperie storica che non poteva che destinarle al fallimento,

      Lo svuotamento dell'autonomia statutaria e soprattutto le sfide della globalizzazione rispetto alle quali le mega strutture statuali si sono dimostrate impotenti spingono in maniera preponderante verso forme di governo più vicine a quei territori le cui genti abbiano maggiore comunanza di valori e interessi.

      Molti giovani lo stanno capendo; alcuni cercheranno il nuovo nei 5 stelle... ma loro sono solo il terzo polo... non il 'non polo' dei Siciliani che hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo.

      Mi scuso ancora per l'equivoco.

  • Cos'è non avete letto o non vi conviene l'invito: "Nessun accordo è possibile con chi, ADESSO, non giura sul suo onore che mai e poi mai stipulerà, in nessun caso e in nessuna circostanza, alleanze, intese, abbinamenti o patti di desistenza con quei soggetti politici ormai squalificati.

    Nessun accordo è possibile con chi non giura preventivamente che il suo traguardo politico è il raggiungimento, attraverso un percorso democratico, dell’indipendenza della Sicilia e che mezzo a questo fine è la piena attuazione dello Statuto nella sua stesura originale, deturpata da troppe sentenze politiche della Corte Costituzionale."

    Troppo impegnativo per rispondere affermativamente, già avete in mente di tradire ancora una volta come sempre il Popolo Siciliano!

  • Grazie per la precisazione sig Langer, il chiarimento è fondamentale è fa la differenza. Ci vogliamo sentire in altra sede.?
    Attendo di essere contattata anche tramite il mio profilo FB o quello di Siciliani Liberi

  • Da rabbrividire l'accostamento di Cesare Mori al nostro
    magistrato eroe Paolo Borsellino.
    Cesare Mori è stato un uomo dello stato tutto di un pezzo
    che a suo modo ha fatto un ottimo lavoro, anche se
    non ha avuto modo, per così dire, di completarlo.
    Ma non dimentichiamo di quanta gente ha fatto piangere
    per arrivare alla meta, quanto dolore, quanta rabbia.....
    Leggiamola bene la storia.

  • troppe chiacchere senza sostanza, bisogna sedersi attorno ad un tavolo ( tutte le anime sicilianiste e senza se e senza ma e sottoscrivere una linea comune) solo a quel punto si può iniziare un percorso serio politico. ci sta qualcuno che ha il carisma di farli sedere attorno al tavolo nel bene comune "SICILIA"? in assenza di questa figura credo proprio che rimarranno solo le chiacchiere, assisteremo ad una lotta fraticida fra le varie anime su chi abbia diritto o di chi sia il giusto contenitore etc etc....
    POVERA SICILIA E POVERI SICILIANI COLONIA SIAMO STATI E COLONIA RIMARREMO AMEN

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