Formazione, l’accusa dell’ex assessore Maria Rita Sgarlata: “Rapporti consolidati tra Marziano e Pillitteri”

14 ottobre 2016

L’arroganza mista a ipocrisia degli esponenti del PD siciliano non ha limiti, né confini. L’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano, avrebbe potuto ammettere i suoi rapporti con Sergio Pillitteri, titolare di un centro di Formazione finanziato con l’Avviso 8. Invece, tutti, compresi i burocrati al servizio del potere, continuano a negare l’evidenza. Ma l’ex assessore del Governo Crocetta, Mariarita Sgarlata, siracusana che ha militato del PD di Siracusa, fa fare una pessima figura all’accoppiata Marziano-Pillitteri. Intanto i grillini chiedono al Governo di ritirare l’Avviso 8

“Tra l’assessore Bruno Marziano e Sergio Pillitteri i rapporti sono consolidati”. Parola di Mariarita Sgarlata, ex assessore regionale del Governo di Rosario Crocetta. Parole pesanti come macigni, perché pronunciate da una donna che, da anni, fa politica a Siracusa e provincia, il collegio elettorale dell’assessore regionale alla Formazione professionale, Bruno Marziano: la stessa città dove opera Sergio Pillitteri, titolare di un centro di Formazione professionale finanziato con l’Avviso 8, 136 milioni di Euro dall’inconfondibile sapore di campagna elettorale…

Dagli anni ’80 del secolo passato, l’assessore regionale che andava a gestire la Formazione professionale (prima c’era l’assessorato al Lavoro e alla Formazione professionale, da qualche anno, grazie a una riforma demenziale, Lavoro e Formazione professionale sono due assessorati diversi), usciva portandosi in dote un bel numero di ore di corsi che gli assessori successivi finanziavano senza problemi.

Marziano non ha fatto una cosa diversa da molti dei suoi predecessori. La cosa che dà molto fastidio è l’ipocrisia: l’ipocrisia di Marziano (“Nessuno vieta ad un assessore di conoscere persone del mondo della Formazione”, ha detto l’assessore alla Formazione) e l’ipocrisia di una burocrazia che giura e spergiura sulla bontà di un bando che, come per ‘magia’, ha finito per finanziare i corsi di soggetti legati alla politica e, in particolare, al PD.

Il fatto è evidente: ma politici e burocrati debbono negare l’evidenza. E’ lo stile del centrosinistra sicilano: moralisti con gli avversari e ‘saccunari’ quando gestiscono la cosa pubblica.

Ma questa volta lo sputtanamento è totale. Perché Mariarita Sgarlata – che ha militato nel PD – da siracusana come Marziano e come Pillitteri le cose le conosce bene.

Su Nuovo Sud.it (qui potete leggere tutto l’articolo) dichiara:

“ll rapporto tra Bruno Marziano e Sergio Pillitteri è consolidato da tempo e ci meraviglia che la stampa siracusana, sempre presente a eventi e manifestazioni del partito come dell’associazione guidata dal consigliere di circoscrizione, abbia ritenuto sufficiente la risposta dell’assessore regionale. Diversamente noi crediamo invece che, per i ruoli istituzionali e all’interno del Partito sia di Marziano che di Pillitteri, si sarebbe dovuto chiedere di più! Negli ultimi anni, tra l’altro, Sergio Pillitteri è stato uno dei responsabili del tesseramento nel PD a Siracusa, orientandolo e stoppandolo quando non si trattava di iscrivere persone vicine all’area del suo mentore. Noi non intendiamo assuefarci al mantenimento di un sistema che ha prosciugato risorse destinate al miglioramento delle condizioni dei siciliani, condannando l’Isola al degrado e alla marginalità. Noi crediamo che sia arrivato il momento per ognuno, compresi i vertici del Partito Democratico in Sicilia e a Roma, di assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo alla Regione Siciliana”.

Ogni altro commento ci sembra superfluo.

Sulla Formazione professionale siciliana intervengono anche i grillini dell’Ars:

Stando ai racconti della stampa – si legge in un comunicato del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Parlamento siciliano – sembra che la graduatoria dell’Avviso 8 relativa alla Formazione professionale sia diventata una vera e propria spartizione di soldi pubblici tra amici e compagni di partito, quello democratico”.

Per i grillini, la graduatoria “va ritirata immediatamente e spulciata per benino per capire se si sta cercando di favorire qualcuno”.

Il M5S all’Ars alza le barricate sul piano dei finanziamenti relativi all’Avviso 8 dopo le notizie rimbalzate sulla stampa “che lasciano intravedere i soliti favori agli amici degli amici, piuttosto che il reale intento di risolvere i problemi dei lavoratori e fornire un servizio ai cittadini”.

“Non possiamo permettere assolutamente – dice il deputato Giancarlo Cancelleri – che si possa ricreare il sistema recentemente scardinato dalla magistratura. Per questo va montata una guardia strettissima, l’assessore deve ritirare l’Avviso 8, noi nel frattempo spulceremo tutti gli elenchi per vedere a chi stanno andando i soldi. Le notizie che apprendiamo dalla stampa non lasciano per nulla tranquilli. A quanto si legge, contributi andrebbero a uomini vicini a Marziano e a Faraone. Coincidenze? Se il PD ha prodotto il sistema Genovese a Messina, meglio controllare, potrebbe riprovarci da altre parti e con altri uomini”.

Non solo. Il piano presentato dall’assessore Marziano, per il Movimento 5 stelle, va ritirato perché ispirato da criteri sballati che rischiano di scatenare una pioggia di ricorsi.

Su 14 criteri – dice il deputato Sergio Tancredi – 7 hanno il carattere della discrezionalità, che espone ad evidente difformità di valutazione. Uno di questi, poi, il criterio, B3 penalizza coloro che hanno realmente i titoli rispetto a chi non li ha, in quanto attribuisce 4 punti a tutti gli enti indistintamente, persino a quelli bocciati, insomma l’Avviso 8 va ritirato e riscritto inserendo criteri oggettivi e non discrezionali”.

Infine tutto il gruppo parlamentare del M5S all’Ars lancia un ironico invito all’assessore Marziano e a tutto il PD:

“Se avete problemi per scrivere il nuovo Avviso, lo potremmo fare noi, non abbiamo nessun amico che gestisca corsi di formazione”.   

 

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