A volte ritornano/ ZTL di Palermo atto II: dopo il primo giorno per i commercianti è già un disastro!

10 ottobre 2016

Di fatto, l’Amministrazione comunale ha aggirato a bella posta la ‘bocciatura’ di TAR e CGA. Dopo il primo giorno si capisce che, con la riproposizione della ZTL, per i commercianti del Centro storico – già provati da una pesante crisi economica – potrebbe essere la mazzata finale. Orlando e la sua ‘famelica’ Giunta pensano che i cittadini di Palermo non siano altro che limoni da ‘spremere’ per tenere in piedi i ‘carrozzoni mangiasoldi’ del Comune. L’elenco di tutte le violazioni commesse dall’Amministrazione. Le precisazioni della vice presidente del Consiglio comunale Nadia Spallitta                      

In una città a perdere come Palermo, con l’immondizia non raccolta, con eterni appalti ferroviari che hanno provocato e continuano a provocare danni enormi ai cittadini e all’economia ci mancava solo la finta ZTL che, in realtà, è solo un balzello per fare ‘cassa’ e per provare a evitare il fallimento dell’AMAT, l’Azienda comunale che si dovrebbe occupare del trasporto delle persone (il condizionale è d’obbligo perché nell’ultimo anni questo servizio, che non ha mai brillato, è notevolmente peggiorato).

Così da oggi, in barba al TAR Sicilia e al CGA – che nei mesi scorsi hanno bloccato una bizzarra ZTL su ricorso dei cittadini – il Comune di Palermo ha riproposto la stessa Zona a Traffico Limitato che, per certi versi, è peggiore quella già ‘congelata’ dai giudici amministrativi.

Attenzione: i giudici amministrativi hanno ‘bocciato’ il Comune sul piano amministrativo; il TAR Sicilia avrebbe dovuto pronunciarsi, sul merito del ricorso dei cittadini, nei primi di novembre. Ma l’Amministrazione comunale ha ‘ritirato’ il provvedimento per far venire meno le ragioni del contendere. Salvo a ripresentarne uno addirittura peggiore, aggirando la Giustizia e beffando i cittadini!

Se dobbiamo essere sinceri un fatto del genere non sarebbe ammesso nemmeno nella Repubblica delle banane. Ma a Palermo tutto si tiene.

Detto questo, è già pronto un ricorso per motivazioni aggiunte. Il TAR, con buona pace del Comune di Palermo, si pronuncerà contro questa nuova tassa.

Oggi primo giorno di ZTL nel Centro storico di Palermo: e a giudicare da quello che si è visto e che dicono i cittadini, non c’è da stare tanto allegri: strade quasi deserte, mentre gli esercizi commerciali – già in difficoltà per la pesante crisi economica – rischiano un tracollo a breve.

Tutto questo, lo ribadiamo, per consentire al Comune di Palermo e al suo sindaco, Leoluca Orlando, di fare ‘cassa’ sulla pelle dei cittadini. ‘Grande’ sindaco Orlando: invece di farsi dare dal Governo Renzi i soldi che Roma scippa alla Regione e ai Comuni, prova a scipparli ai cittadini con provvedimenti amministrativi illegittimi!

Scrive Nadia Spallitta, vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo, che nella vita fa l’avvocato:

“L’Amministrazione, in assenza di un Pgtu aggiornato e quindi senza una visione organica e adeguata rispetto all’attuale situazione del traffico che tenga conto, tra l’altro, dei numerosi cantieri aperti, disattendendo buona parte delle indicazioni del TAR e del CGA, reintroduce la ZTL centrale (ZTL 1 e ZTL 2), pur in costanza degli stessi vizi e delle stesse criticità ravvisate per il primo provvedimento”.

Il Pgtu sta per Piano generale del traffico urbano che il Comune, prima di introdurre queste benedette ZTL dovrebbe aggiornare. Così prevede la legge. Ma la legge, nella Palermo di oggi, come è più volte avvenuto nel passato, si applica per i comuni cittadini, ma si ‘interpreta’ per gli amici. E al Comune hanno deciso di ‘interpretarla.

Nadia Spallitta elenca tutte le violazioni contenute nell’atto amministrativo – parliamo sempre della nuova versione della ZTL – che è oggetto del già citato ricorso:

1) Non esiste una mobilità pubblica alternativa e non ci sono sufficienti parcheggi per il parco auto stimato. I pochi nuovi autobus acquistati servono solo a sostituire altri mezzi, obsoleti e non più utilizzabili;

2) le auto del car sharing (circa 60) non coprono in alcun modo il fabbisogno cittadino; si tratta tra l’altro di un servizio in forte perdita (in un semestre -300 mila euro circa);

3) mancano le piste ciclabili: tali non si possono considerare quelle create dall’Amministrazione, tant’è che anche il servizio di bike sharing è in forte perdita: è risibile l’entrata registrata nei primi sei mesi, pari a circa 8 mila euro;

4) il Centro storico non è inquinato e non esiste alcun rilevamento che possa attestare eventuali sforamenti; rimangono invece inquinate le periferie e ugualmente le zone esterne alle ZTL, che oggi registrano sforamenti nelle emissioni (e dopo il provvedimento la situazione potrebbe peggiorare);

5) il pass rappresenta una tariffa – una vera e propria tassa – sostanzialmente uguale per tutti, anche per i residenti, ai quali invece, per legge, doveva essere riservato un trattamento differenziato;

6) il provvedimento è illegittimo poiché pur inquinando (ma essendo in possesso del pass) è possibile transitare.

“Appare illogico e ingiusto – sottolinea ancora la vice presidentge vicaria del Consiglio comunale – che i residenti che non usano la macchina siano obbligati a pagare un pass e che chi non ha un parcheggio privato sia costretto a pagare in aggiunta 30 Euro per la sosta del veicolo. Ugualmente illogico – se lo scopo della ZTL ridurre l’inquinamento – introdurre dei limiti orari. Così facendo si consente il passaggio a chiunque dalle ore 20 nei giorni feriali e praticamente per tutto il sabato e la domenica, compromettendo in questo modo eventuali benefici delle stesse ZTL”.

Altra domanda: che fine fanno i soldi dei pass per potere accedere nella ZTL (e quindi per poter inquinare a pagamento…)?

“Le somme derivanti dalle ZTL, ad oggi – spiega sempre Nadia Spallitta – non sono iscritte né nel bilancio del Comune, né in quello dell’AMAT (sia in entrata che in uscita), con evidente violazione di tutte le norme che impongono che tali atti siano completi e trasparenti. Il rilascio dei pass viene affidato dall’AMAT all’ACI e da quest’utlimo a soggetti terzi (in assenza delle dovute autorizzazioni). Invero l’AMAT è un soggetto delegato dal Comune e non potrebbe a sua volta delegare queste competenze a terzi”.

Violazioni su violazioni su violazioni.

Ancora:

“In generale – scrive sempre la vice presidente del Consiglio comunale – l’istituzione della ZTL centrale, che va dalla Stazione centrale fino a via Notarbartolo e da Porta Nuova a Porta Felice (sia pure con l’avvio in questa fase della Ztl 1), in mancanza di servizi alternativi, rischia di compromettere non solo il diritto alla mobilità, in alcuni casi addirittura negato (si pensi a chi ha auto inquinanti Euro 1 e 2 e non può utilizzare mezzi pubblici per accedere all’interno dell’area), ma di aggravare le condizioni di crisi economica, soprattutto delle zone del centro sono diventate per molti sostanzialmente inaccessibili. Ritengo che l’Amministrazione avrebbe dovuto ascoltare maggiormente i cittadini che, invece, si vedono costretti nuovamente a impugnare provvedimenti vissuti come ingiusti e vessatori, soprattutto alla luce della carenza oggettiva di servizi. A mio avviso sarebbe stato più corretto introdurre ZTL sperimentali e gratuite, calibrando l’eventuale regime tariffario successivamente, anche alla luce dei flussi veicolari dell’intera città”.

“Dubito fortemente – conclude Nadia Spallitta – che questo provvedimento riduca l’inquinamento e anzi temo che possa congestionare il traffico cittadino in buona parte del nostro territorio”.

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