Regioni italiane: il peggiore presidente è Rosario Crocetta. Vero: assieme a PD, UDC e alfaniani

8 ottobre 2016

Rosario Crocetta è il peggiore presidente della Regione d’Italia. Ma gli esponenti del PD, dell’UDC, degli alfaniani non debbono farsi molte illusioni, perché i Siciliani sanno che loro sono uguali a Crocetta, se non peggiori di lui. I vari Raciti, Faraone, Cracolici, Alfano, Castiglione, D’Alia, Ardizzone fanno finta di non capire. Ma ai prossimi appuntamenti elettorali avranno sgradite sorprese…

Rosario Crocetta è il peggiore tra i presidenti delle venti Regioni italiane. Lo rivela il sondaggio di Index research. A noi, a dir la verità, la cosa non ci sorprende. Anzi, ci avrebbe sorpreso un risultato diverso.

Detto questo, è troppo facile scaricare sull’attuale presidente della Regione siciliana le responsabilità dei disastri che oggi, nella nostra Isola, sono sotto gli occhi di tutti. Crocetta è certamente un politico pessimo, anche per la sfacciataggine con la quale nega l’evidenza dei fatti. Aiutato dal fatto che le cose più gravi che ha combinato non sono mai state riprese dalla ‘grande stampa officiale’ (per quello che può valere) e dalla Tv.

E’ evidente che l’informazione carente o assente non aiuta Crocetta al cospetto dei Siciliani, che oggi sono molto più informati rispetto a quanto avveniva in passato, grazie alla stampa on line e, in generale, alla rete.

Infatti, il silenzio della ‘grande’ informazione sui due ‘Patti scellerati’ firmati da Crocetta con Renzi – il primo nel giugno del 2014 e il secondo circa quattro mesi fa – non ha impedito ai Siciliani di conoscere come stanno le cose.

Tuttavia – lo ribadiamo – è giusto che Crocetta divida la ‘palma’ di peggiore presidente della Regione d’Italia insieme con le forze politiche che l’hanno sostenuto. Ci riferiamo al PD siciliano, all’UDC, al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e alle altre ‘frattaglie’ tornacontiste che il Governo in Assemblea regionale siciliana, di certo non gratuitamente.

Crocetta, come già ricordato, ha firmato due ‘Patti scellerati’ Con Renzi, regalando una montagna di soldi dei Siciliani a Roma (solo grazie al ‘Patto’ del 2014 oltre 5 miliardi di Euro!). Ma questo l’ha fatto con l’avallo del PD, dell’UDC, degli alfaniani e di altre piccole ‘frattaglie’ presenti all’Ars (per quel poco che contano hanno comunque fiancheggiato Crocetta contro gli interessi della Sicilia e dei Siciliani).

Quando il Governo ha deciso di cancellare 10 miliardi di Euro di crediti dal Bilancio dalle Regione ha presentato un disegno di legge: che, a Sala d’Ercole, è stato approvato dai deputati del PD, dell’UDC, del Nuovo Centrodestra Democratico e dai parlamentari di piccole formazioni di centrosinistra.

Il Governo Crocetta, in quasi quattro anni di legislatura, ha favorito i ‘Signori delle discariche’, penalizzando la raccolta differenziata. Quando l’ex assessore regionale con delega ai rifiuti, Nicolò Marino, ha provato a mettere in discussione lo strapotere dei munnizzara, Crocetta non ha esitato a sbatterlo fuori dalla Giunta.

Ma quando Crocetta ha sbattuto fuori dalla Giunta l’ex assessore Marino, il PD, l’UDC, il Nuovo Centrodestra di Alfano e gli esponenti delle altre ‘frattaglie’ che appoggiano il Governo non si sono certo opposti.

Crocetta, nella campagna elettorale della primavera del 2012, aveva promesso l’acqua pubblica. Ma la gestione dell’acqua – fatta eccezione per alcuni Comuni della provincia di Agrigento – è ancora nelle mani dei privati. Con la ‘benedizione’ del PD, dell’UDC, degli alfaniani e delle altre ‘frattaglie’, forze politiche che non sono certo estranee ai privati che gestiscono l’acqua (soprattutto sul fronte delle assunzioni di personale e, forse, anche in ragione di qualche ‘partecipazione’…).

Crocetta, in campagna elettorale, sempre nel 2012, si era dichiarato contrario al Muos di Niscemi. Poi il suo Governo si è calato le brache al cospetto degli americani. Ma PD, UDC, alfaniani e via continuando non si sono certo dichiarati contrario al Muos. Gli unici che hanno difeso la salute dei Siciliani sono stati i magistrati.

Il Governo Crocetta ha massacrato e continua a massacrare gli 8 mila dipendenti della Formazione professionale siciliana. E lo sta facendo con l’avallo del PD (che, forse, su questo fronte, ha più responsabilità di Crocetta), dell’UDC, degli alfaniani e via continuando.

Il Governo Crocetta ha penalizzato gli operai della Forestale. Ma, anche rispetto a questo tema, il PD, l’UDC, gli alfaniani e via continuando non sono certo rimasti estranei. Certo, è in corso il tentativo di ‘recuperarli’, in vista della campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo anno. Ma non è detto che i circa 24 mila forestali vadano ancora dietro alla vecchia politica. Anzi.

Forse l’unica categoria che, benché penalizzata, sarà costretta a restare legata alla vecchia politica siciliana è quella dei precari. Controllando Governo nazionale e Governo regionale (e sarà così fino alle elezioni regionali del prossimo anno e alle elezioni politiche nazionali del 2018), il centrosinistra tiene in pugno queste oltre 20 mila persone.

Ma è solo un ricatto politico legato al bisogno: nessun precari apprezza la vecchia politica, se non altro perché ha promesso la ‘stabilizzazione’: promessa che non ha mantenuto (e che la vecchia politica non manterrà, altrimenti PD, UDC, alfaniani e via continuando perderebbero anche questi voti).

Ricordiamo anche che, quando a sala d’Ercole si sono materializzate le mozioni di sfiducia a Crocetta, a sostenerlo sono intervenuti i deputati del PD, dell’UDC, gli alfaniani e via continuando.

La Sicilia di oggi è con le gomme a terra. Migliaia di giovani laureati, ogni anno, vanno via. E non può che essere così, perché Crocetta e i suoi alleati, oltre ad essere dei ‘predatori’ avidi e affamati, sono anche incapaci di gestire e dividere quel poco che viene lasciato ai cittadini.

L’esempio di queste ore è l’Avviso 8 in materia di Formazione professionale: corsi, guarda caso, finiti a soggetti più o meno riconducibili ad apparati politici e sindacali.

Gli esempi potrebbero continuare: da mesi questo blog denuncia l’arrivo, in Sicilia, di navi cariche di grano duro canadese: un prodotto che non è certo un toccasana per la salute dei cittadini. Migliaia e migliaia di persone seguono questo tema. Ma per l’attuale Governo regionale la questione grano canadese non esiste. Anche in questo caso, il problema non è del solo Crocetta e del suo Governo, ma delle forze politiche che l’appoggiano: PD, UDC, alfaniani e via continuando.

I Siciliani non amano Crocetta. Ma gli esponenti politici del PD, dell’UDC, degli alfaniani che pensano di scaricare tutti i disastri su Crocetta e di non pagare pegno, si sbagliano. I Siciliani, al momento del voto, si ricorderanno di loro: e cioè dei vari Raciti, Faraone, Cracolici, D’Alia, Ardizzone, Alfano, Castiglione e via continuando.

Cari esponenti della vecchia politica governativa, i Siciliani vi stanno aspettando…

 

 

 

 

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