Si è spento oggi un indipendentista “sinceru”. Francesco Dominici lascia un vuoto incolmabile. E nel giorno della sua morte riesce ad unire tutti i fratelli e le sorelle che avrebbe voluto vedere insieme per la Sicilia…
Si scusava Francesco, zio Ciccio per i più giovani. Si scusava per quei problemi di salute, che, qualche volta, gli avevano impedito di partecipare alle manifestazioni in difesa della sua amatissima Sicilia. Problemi che oggi lo hanno portato alla fine dei suoi giorni.
Si scusava come fosse stata sua la colpa di una male che lo stava divorando e che lo teneva lontano dalle riunioni con i fratelli e le sorelle siciliane.
Si commuoveva Francesco. Quando lo si abbracciava per la contentezza di rivederlo ancora una volta lì, in prima fila con la bandiera della Trinacria sbandierata con orgoglio, i suoi occhi diventavano lucidi, mentre un sorriso gli illuminava il volto per un affetto che lo riempiva di gioia.
Un sorriso dolce e una pacatezza d’animo dietro al quale si celava la forza di un patriota che ha sempre sognato una Sicilia libera, una Sicilia per i Siciliani. “Di una semplicità disarmante” dicono i suoi amici. Quella semplicità che è tipica di un animo profondo che si nutre di ideali e che li vive con coerenza.
Una sensibilità rara, che non escludeva nessuno. Sulla sua pagina Facebook, tanti messaggi di solidarietà ai “fratelli del Centro Italia colpiti dal terremoto”. Il suo buongiorno sempre rivolto a tutti “Siciliani e non”.
Il suo sogno non si nutriva d’odio. Per nessuno. Ma solo di amore, per la Sicilia.
Francesco ha militato in diversi gruppi indipendentisti, ultimamente lo abbiamo ritrovato con Siciliani Liberi.
Ma il suo desiderio era solo uno, come lui stesso ha scritto ad Agosto: “Che tutti i fratelli indipendentisti si ritrovino in un unico soggetto politico. Per la Sicilia”.
Tra i suoi ultimi messaggi, quelli che rassicuravano sulla sua presenza: “Ci sono sempre, vi seguo”.
E poi le domande dei suoi fratelli e delle sue sorelle siciliane: “Perché non scrivi più, Ciccio dacci notizie”.
Era in ospedale. Oggi il triste annuncio.
E la sua pagina si riempie di saluti: “Ci mancherai, ANTUDO” scrive Cettina Foti. “Sicuramente sei davanti a Dio a decantare le bellezze della Sicilia , la TRINACRIA come la chiamavi tu e gli starai raccontando di come I politici la stanno deturpando. Sempre battagliero in prima fila . Sei stato un grande uomo, addio riposa in pace” aggiunge Rosalba Trapanese.
Il sogno di Francesco, vedere tutti gli indipendentisti siciliani uniti, per ora rimane tale. Ma tutti gli indipendentisti siciliani oggi sono uniti dal dolore di questa perdita.
“Un indipendentista sinceru” dice Terra e Liberazione.
“Oggi abbiamo perso un indipendentista storico, nostro militante,- commenta Siciliani Liberi- ma da sempre in prima linea per l’indipendenza della Sicilia, generosamente presente ad ogni manifestazione. Zio Ciccio per i più giovani militanti, certe volte si scusava, con i militanti, se era poco presente per la sua salute. Resta il rammarico che ci abbia lasciato senza poter vedere quella Sicilia libera che sognava”.
“Abbi pace guerriero” dice Giuseppina Marrone, sorella indipendentista di Ciccio.
“Oggi ci ha lasciati un grande indipendentista, una persona di una semplicità quasi disarmante ma con uno straordinario, non comune, amore per la Sicilia” scrive Carlo Mangano.
“Sabbinurica Cicciuzzu. Sono molto rattristato, nell’apprendere che non ci sei più. Mi ricordo delle nostre chiacchiere al telefono. Mi mancherai tantissimo fratuzzu. R. I. P. Grande indipendentista. AnTuDo”!!! scrive Alessandro Simile.
Tantissimi messaggi di cordoglio sincero.
Almeno per oggi Francesco ha unito tutti i suoi fratelli e tutte le sue sorelle.
Riposa in pace Patriota dall’animo buono. Che il tuo esempio possa segnare il cammino.
ANTUDO.
La redazione dei Nuovi Vespri esprime le più sentite condoglianze ai familiari.
Non appena possibile vi daremo informazioni sul funerale.
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