Debiti fuori bilancio della Regione: il sì dell’Aula coprirebbe le responsabilità burocratiche e…

5 ottobre 2016

… e renderebbe più facile il pagamento di ulteriori milioni di Euro a vari soggetti. Pressioni fortissime sui deputati per ‘convincerli’ a votare un inghippo che nasconde insidie e grandi affari già ‘chiusi’ e altri grandi affari in divenire. Sembra che sarebbe stato formulato un ricatto politico: o votate, o andate tutti a casa. Non si esclude il ricorso al voto segreto per rendere impossibile il riconoscimento di chi voterebbe sì…

Assemblea regionale siciliana: le ultime notizie parlano di un ricatto politico: se l’Aula non approverà a tamburo battente i 135 milioni di Euro di debiti fuori bilancio si bloccherà il rendiconto 2015; il blocco del rendiconto, a propria volta, bloccherebbe l’assestamento di bilancio 2016 e, senza assestamento di bilancio il Parlamento siciliano non potrebbe iniziare a discutere il bilancio 2017: e senza bilancio 2017 tutti andrebbero a casa e i parlamentari perderebbero un anno di ‘stipendi’.

Ricatto falso e idiota, ammesso che sia stato formulato. Perché fino ad aprile Sala d’Ercole potrebbe andare avanti con l’esercizio provvisorio, come, del resto, fatto dal 2013 ad oggi. Insomma, l’assessore-commissario, Alessandro Baccei, e il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, le starebbero provando tutte per convincere i deputati ad approvare il rendiconto 2015 con dentro i già citati 135 milioni di Euro di debiti fuori bilancio.

Perché il Governo regionale insiste? Perché gli attuali parlamentari regionali si dovrebbero caricare la responsabilità di vicende delle quali non hanno né contezza, né responsabilità?

Stando a indiscrezioni, le motivazioni sarebbero due, una più brutta dell’altra.

La prima motivazione è che, chiudendo tutta la partita, si metterebbe una pietra sopra a vicende per le quali la Regione avrebbe già dovuto avvertire la Corte dei Conti di circa la presenza di possibili danni erariali. In questo scenario da brivido, con l’eventuale voto d’Aula, si proverebbe a mettere una pietra tombale a pagamenti già effettuati dalla Regione a causa di errori commessi.

Il condizionale è d’obbligo, perché potrebbe esistere sempre, come si dice in questi casi, un ‘Giudice a Berlino’ che potrebbe decidere di fare chiarezza su certe storie, a prescindere da un voto da parte di Sala d’Ercole.

La seconda motivazione è ancora più pesante. Sembrerebbe che la Regione siciliana potrebbe essere chiamata a pagare ulteriori, ingenti somme a soggetti vari. Tutto filerebbe liscio se Sala d’Ercole approverebbe il ‘papello’ dei 135 milioni di Euro dei debiti fuori bilancio.

Se l’Aula dovesse decidere di non votare il ‘papello’ si potrebbero bloccare i pagamenti…

Ulteriore indiscrezione: per dare garanzie ai parlamentari che voterebbero i debiti fuori bilancio l’Aula potrebbe ricorrere al voto segreto: questo renderebbe impossibile riconoscere i deputati che voterebbero sì al provvedimento.

Non si sa mai…

 

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