Inchiesta sui debiti miliardari del Comune di Roma: è per questo che la vecchia politica attacca Virginia Raggi?

16 agosto 2016

Guarda caso – a giudicare da quello che si legge sulla rete – i debiti del Comune di Roma sarebbero la vaglio del capo di gabinetto del sindaco, Virginia Raggi, che nella vita fa il magistrato e, per mestiere, sa ‘leggere le carte’. Su di lei – Carla Romana Ralneri – la vecchia politica che ha amministrato Roma negli anni passati ha scatenato una polemica a dir la verità un po’ pretestuosa. La cosa che, forse, preoccupa i vecchi amministratori comunali è che gli attuali assessori non fanno clamore: prendono le ‘carte’ e le inviano alle autorità…

Ricordate l’articolo che abbiamo scritto il 15 giugno scorso? Mancavano pochi giorni alle elezioni comunali di Roma. Noi davamo favorita Virginia Raggi. E ipotizzavamo che, con la sua possibile elezione a sindaco della Capitale italiana ne avremmo visto delle belle.

Il nostro ragionamento che abbiamo illustrato oltre due mesi fa (e che potete leggere qui) si riassume in una domanda e in tre risposte. Domanda: cosa succederà se Virginia Raggi dovesse diventare sindaco di Roma? Prima risposta: si scopriranno gli ‘altarini’, ancora nascosti, su mafia Capitale. Seconda risposta: si scoprirà cosa c’è dietro il ‘buco’ finanziario del Comune di Roma, che ‘viaggia’ su svariati miliardi di Euro (secondo alcuni ammonterebbe a circa 12 miliardi, secondo altri a 23 miliardi di Euro). Terza domanda (strettamente interconnessa alla seconda): si scopriranno i conti delle società controllate dal Comune di Roma.

Già alcune notizie sul ‘buco’ di bilancio del Comune di Roma sono noti. Ma iniziano a venire fuori altre notizie su questi spinoso argomento che fa tremare gli esponenti di centrosinistra e di centrodestra che hanno amministrato Roma nei anni passati. Insomma, si sta provando a fare luce su come l’impressionante debito del Comune di Roma è stato scaricato sulla fiscalità generale, cioè sul groppone di tutti gli ignari cittadini italiani con le tasse (come potete leggere qui).

Si apprende che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma avrebbe aperto un’inchiesta proprio sul ‘buco’ finanziario del Comune di Roma in seguito a un esposto che porta la firma del nuovo assessore comunale al Bilancio, Marcello Minenna.

Insomma, nel silenzio generale, senza clamore, man mano che gli assessori della Giunta presieduta dal sindaco, Virginia Raggi, trovano irregolarità inviano le carte alla magistratura inquirente.

A quanto pare sarebbe stato il capo di gabinetto del sindaco, Carla Romana Ralneri – che, lo ricordiamo, nella vita fa il magistrato – ad avanzare dubbi sui mutui contratti dal Comune di Roma. Si indaga sull’addizionale IRPEF che è considerata tra le più alte d’Italia. Si indaga sulla gestione commissariale. E si indaga, soprattutto sui contratti ‘derivati’ e sui mutui accesi quando sindaco di Roma era Walter Veltroni.

Da qui un dubbio: non è che le polemiche che si sono scatenate sull’attuale capo di gabinetto del sindaco Virginia Raggi sono legate proprio agli atti del passato che, piano piano, vanno emergendo?

Se ci riflettiamo, le polemiche sulla retribuzione della dottoressa Carla Romana Ralneri sembrano un po’ pretestuose. Una retribuzione lorda pari a 190 Euro lordi all’anno – che significano 90 mila Euro netti all’anno – per il capo di gabinetto del sindaco della Capitale d’Italia sono nella norma. Bisogna tenere conto della grande responsabilità che si assume il dirigente che va ad occupare questo posto: basti pensare, per l’appunto a quello che sta emergendo sul ‘buco’ di bilancio.

Che dire? Che, a nostro avviso, i dirigenti del centrodestra e del centrosinistra che hanno amministrato Roma debbono essere letteralmente terrorizzati. E sapere, a nostro modesto avviso, perché lo sono? Per la strategia adottata dalla giunta comunale di Virginia Raggi: il cosiddetto profilo basso. Ci spieghiamo meglio.

Già i nuovi assessori assessori comunali avranno scoperto una marea di ‘magheggi’ amministrativi. Ma non hanno organizzato conferenze stampa per denunciare tutte le cose che vanno scoprendo. Con molta probabilità, si limitano – là dove dovessero emergere irregolarità – a inviare le carte alle autorità.

La cosa – lo ribadiamo – sta facendo ‘impazzire’ gli esponenti della vecchia politica che, evidentemente, non sanno quello che sta succedendo. Forse – ma è una nostra ipotesi – nemmeno i dirigenti e i funzionari legati alla vecchia politica sono al corrente delle ‘scoperte’ dei nuovi amministratori.

Questo potrebbe spiegare gli attacchi rabbiosi – soprattutto da parte del PD – all’Amministrazione Raggi. Prima l’immondizia, ora il capo di gabinetto. Queste polemiche sembrano le mosse disperate di chi ormai si aspetta il peggio…

Qui potete leggere alcuni articoli sui debiti del Comune di Roma:

Qui si parla, ad esempio, dei ‘derivati’ che risalgono al 2003-2005, quando sindaco era il già citato Veltroni   

Qui si fa il punto della situazione sui tanti sprechi

Qui si parla dei debiti contratti non si capisce bene con chi

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