ZTL a Palermo: dopo la batosta al TAR e al CGA la Giunta Orlando riprova a ‘spennare’ i cittadini

21 luglio 2016

Si profila un’altra battaglia giudiziaria tra l’Amministrazione Orlando che vuole salvare l’AMAT, ormai ridotto a ‘carrozzone’, con un nuovo balzello a carico dei cittadini. Si tratta dell’Azienda comunale che gestisce un Tram che perde ogni mese una barca di soldi servendo non più del 2% dei cittadini. La Giunta Orlando vorrebbe riproporre la ZTL in tempi brevi. Ma c’è chi nega. Perché un’accelerazione, adesso, sulla ZTL suonerebbe come uno ‘schiaffo’ ai giudici del TAR Sicilia che a Novembre si pronunceranno sul merito del ricorso sulla ZTL approvata dal Consiglio comunale dello scorso anno e sospesa dagli stessi giudici amministrativi

In Assemblea regionale siciliana il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il presidente del Parlamento, Giovanni Ardizzone, hanno atteso la calura di Luglio per consentire al Governo nazionale di Matteo Renzi di calpestare lo Statuto siciliano e di continuare a scippare i soldi ai Siciliani. Allo stesso modo – ormai questo lo sanno tutti – il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo aver perso la battaglia giudiziaria sulle ZTL davanti ai giudici del TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) e davanti ai giudici del CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa), sembra abbia intenzione di riproporre la Zona a Traffico Limitato per scippare ai palermitani almeno 20 milioni di Euro per foraggiare un fallimentare Tram che incassa – tra biglietti e abbonamenti – non più di 100 mila Euro al mese a fronte di costi milionari e sta determinando, di fatto, il fallimento dell’AMAT.

Orlando, però, per appioppare ai palermitani il nuovo balzello deve passare da un Consiglio comunale la cui maggioranza, per riapprovare la ZTL, dovrebbe sputtanarsi per la seconda volta.

Detto questo, facciamo una premessa-promessa ai lettori di questo blog: assumiamo l’impegno – come abbiamo fatto lo scorso Dicembre quando il Consiglio comunale ha approvato la prima ZTL ‘inchiummata’ dalla magistratura amministrativa – di pubblicare i nomi e i cognomi dei consiglieri comunali che voteranno in favore della nuova ZTL (qui potete leggere i nomi dei consiglieri comunali di Palermo che hanno votato sì lo scorso Dicembre).

E’ un servizio che rendiamo ai cittadini di Palermo affinché sappiano chi sono i consiglieri comunali che lavorano nell’interesse della città e chi sono, invece, i consiglieri che lavorano per ‘spennare’ famiglie e imprese – soprattutto commerciali – della città. Notizie importanti da conoscere in vista delle elezioni comunali previste per il prossimo anno.

Non sappiamo che tipo di ZTL l’Amministrazione comunale si appresta a ripresentare. Di certo dovrà tenere conto dei rilievi sottolineati dalle magistrature amministrative. Ieri il sindaco ha voluto incontrare i capogruppo del Consiglio comunale. Una riunione inutile, che ha solo riemergere tutti i dubbi e tutte le polemiche dei mesi passati.

Si dice che l’Amministrazione comunale vorrebbe riproporre la ZTL a Settembre o, addirittura, ad Agosto. Noi non ci crediamo. Per un motivo semplice: perché sarebbe uno ‘schiaffo’ – metaforico quanto si vuole, ma sempre uno ‘schiaffo’ – ai giudici del TAR Sicilia che, a Novembre dovrebbero entrare nel merito.

Riproporre la ZTL – per giunta con una delibera che dovrebbe essere discussa e approvata dal Consiglio comunale – sarebbe solo una caduta di stile destinata a creare confusione. La Giunta e il Consiglio comunale non possono sapere che cosa scriveranno i giudici del TAR Sicilia nel pronunciamento di Novembre. Istituire una Zona a Traffico Limitato prima sarebbe un atto arrogante e presuntuoso.

Intanto le forze politiche prendono posizione. Il capogruppo del PD a Sala delle Lapidi, Rosario Filoramo, vicino ad Antonello Cracolici, tanto per cambiare, si schiera con l’Amministrazione comunale:

“Ci avessero ascoltato – scrive Filoramo dando per scontato che la Giunta Orlando riproverà a fare ingoiare ai palermitani la ZTL – non si sarebbe sprecato tempo e denaro. Il gruppo PD non disse un no preventivo alle ZTL, ma propose con emendamenti, purtroppo respinti, politiche di incentivazione dell’uso dei mezzi pubblici, per esempio la gratuita del 101 per residenti e lavoratori all’interno della ZTL ed altre agevolazioni al fine di limitare al massimo il ricorso all’uso delle auto private. Adesso, sindaco e assessore al Traffico chiedono la collaborazione del Consiglio comunale per venire a capo della vicenda lotta all’inquinamento e al traffico privato, la nostra collaborazione ci sarà, nell’interesse della salute dei cittadini. Speriamo che adesso prevalga il buon senso”.
Filoramo parla di “inquinamento” e di “traffico privato”: ma sa benissimo che l’inquinamento non ha nulla a che vedere con la ZTL, se è vero che la Zona a Traffico Limitato ‘bocciata’ da TAR e CGA non andava a incidere nelle zone della città inquinate. Mentre il “traffico privato” non è una maledizione arrivata dal cielo, ma il frutto degli errori commessi dell’assessore alla Mobilità, Giusto Catania, e – soprattutto – dalle trincee provocate dagli eterni appalti ferroviari, alcuni dei quali bloccati da un’inchiesta di mafia: cantieri che, nonostante i problemi giudiziari, non sono stati ancora sbaraccati (chissà perché: il sindaco Orlando, invece di querelare i grillini che gli rinfacciano l’assenza di discontinuità, farebbe bene a chiarire perché questi cantieri chiusi, che creano grandi disagi ai cittadini, non ‘possono’ essere rimossi).
(Filoramo è il capogruppo del PD: ma non è detto che gli altri consiglieri comunali del Partito Democratico lo seguano: anzi…).
Il consigliere comunale Orazio La Corte, di Leva Democratica, fissa alcuni paletti:
“Un servizio di trasporto pubblico efficiente è il presupposto fondamentale affinché la ZTL sia un valore aggiunto e non un costo per i cittadini, soprattutto per le fasce più deboli. Non sono mai stato contrario alle ZTL. Se l’obiettivo è ridurre l’inquinamento, i palermitani però devono avere una buona ragione per lasciare l’auto a casa. L’ipotesi di bus gratuiti all’interno della ZOna a Traffico Limitato per chi ha un reddito basso e un veicolo inquinante sarebbe una misura positiva, a patto che il servizio di trasporto urbano sia all’altezza. Altrimenti si tratta solo di uno spot elettorale”.
Secondo La Corte bisogna anche “rimodulare le tariffe con benefit a residenti e lavoratori all’interno della Ztl”.
“Com’è noto – conclude il consigliere comunale di Leva Democratica – i proventi delle ZTL sono destinati all’AMAT, società gestita da un Cda che si è dimostrato del tutto inadeguato. Affidare a questi amministratori i soldi dei palermitani significa correre il rischio di vanificare i tentativi di cambiamento in materia di mobilità. In questi ultimi due anni infatti i vertici dell’AMAT, anziché rilanciare l’azienda, con le loro decisioni hanno solamente peggiorato un servizio già carente”.
Perplessità vengono espresse da Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale, protagonista politica del ricorso vinto al TAR e al CGA contro l’Amministrazione comunale:
“Ritengo che sia opportuno – dice Nadia Spallitta – attendere l’udienza di Novembre dinanzi al TAR Sicilia prima di reintrodurre le Zone a Traffico Limitato in maniera tale da evitare ulteriori disagi alla collettività e garantire comunque una certezza sui percorsi amministrativi. In ogni caso, a mio avviso, l’introduzione delle ZTL deve necessariamente garantire il rispetto delle rilevanti indicazioni fornite sia dal TAR che dal Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA)”.

“Tra queste – aggiunge – mi sembra fondamentale la necessità di garantire la mobilita alternativa, rendendo quindi effettivo ed efficiente il sistema dei mezzi pubblici. Circostanza che, a mio avviso, non è tale come difatti emergerebbe dall’ultima relazione trimestrale dell’AMAT. In tre mesi, a fronte di costi dal valore milionario, l’incremento delle entrate derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti legati al tram è pari a poco più di 300 mila euro. Somma oggettivamente irrisoria e che dimostra come ancora siamo lontani da un utilizzo ottimale dei mezzi pubblici, Tram compreso”.

“Con riferimento alle questioni ambientali, che le Ztl dovrebbero affrontare e risolvere – prosegue Nadia Spallitta – condivido la necessità prospettata dall’Amministrazione di incrementare le zone di verde, anche attraverso nuove piantumazioni. Se non fosse che questa dichiarazione d’intenti sembra tuttavia smentita dai comportamenti concreti che hanno ad oggetto continue varianti urbanistiche, anche in aree di verde. Ad esempio oggi (ieri per chi legge ndr), su proposta dell’Amministrazione, è stata votata un’ulteriore variante urbanistica su un terreno nella zona di via Cirrincione, di circa 2.000 metri quadrati di verde agricolo e comunque di area non edificata, per la realizzazione di una chiesa. Sono d’accordo con la costruzione di edifici sacri, ma potremmo pensare di farli in zone già ‘compromesse’ e destinare le aree incolte a parchi e giardini. Anche così si contrasta realmente il grave fenomeno dell’inquinamento atmosferico”.

“Da ultimo – dice sempre la vice presidente dell’assemblea di Sala delle Lapidi – ritengo che si debba lavorare sulle tariffe che così come pensate dall’Amministrazione costituiscono una sorta di imposizione fiscale, mentre invece le stesse dovrebbero essere calibrate in relazione all’inquinamento prodotto e in ogni caso escluse per residenti, commercianti e lavoratori. Infine penso che sia opportuno, prima di adottare un nuovo provvedimento introduttivo delle ZTL, aggiornare il Pgtu (Piano generale del traffico urbano) e adeguarlo all’attuale situazione del territorio, uniformandolo alle effettive necessità, al sistema tranviario e alle ragioni di sicurezza che, alla luce dei numerosi incidenti (anche mortali), non sembrano essere del tutto osservate. E’ fondamentale analizzare meglio la città per averne una visione organica e complessiva, così da studiare le adeguate contromisure e metterle in pratica.

Nadia Spallitta ha lanciato una proposta di buon senso: partire, in via sperimentale, con una ZTL gratuita. Per poi modulare il provvedimento gradualmente, non dando ai cittadini palermitani la sensazione – che poi una certezza – di dover pagare una nuova tassa odiosa per foraggiare il ‘carrozzone mangiasoldi’ dell’AMAT e un Tram cittadino che perde ogni mese una barca di soldi.
La mossa di Nadia Spallitta punta a stanare il sindaco e la maggioranza che lo sostiene: se, come dicono Orlando, Filoramo e gli altri consiglieri comunali di maggioranza, l’obiettivo è quello di “combattere l’inquinamento”, l’Amministrazione comunale e i suoi sostenitori non hanno motivo per non accettare questa proposta.
Se la proposta verrà respinta, sarà ancora una volta chiaro che al Comune di Palermo, dell’inquinamento dell’aria non gliene può fregare di meno e l’obiettivo è quello di fare ‘cassa’ sulla pelle dei cittadini. In questo caso aspettiamoci un’altra pioggia di ricorsi.
Tra le reazioni c’è quella di del consigliere comunale Filippo Occhipinti, capogruppo dei Comitati civici non sembra molto convinto della nuova ZTL:
“Bisogna comunque aspettare il giudizio di merito del TAR a Novembre, altrimenti sarà di nuovo confusione e disorientamento per i cittadini”. Occhipinti non si è pronunciato sul programma di contrasto all’inquinamento annunciato dalla Giunta comunale:
“Mi riservo di fare le mie valutazioni dopo avere letto le fonti che lo ispirano, che spero non siano sempre le vecchie centraline della Rap”.
Orlando, insomma, si gioca una partita difficile: deve provare a scippare i soldi ai cittadini palermitani e, contemporaneamente, non vorrebbe perdere voti, perché conta di ricandidarsi a sindaco il prossimo anno. Le due cose non sono molto compatibili. Anche perché l’AMAT – l’Azienda comunale che gestisce il Tram non è un esempio di amministrazione da imitare: al contrario, è un’azienda utilizzata in modo clientelare dalla stessa Amministrazione comunale, tra sprechi di vario genere (come potete leggere qui).
Il sindaco ha cambiato strategia: se lo scorso Dicembre si è limitato a impartire ‘ordini’ ai suoi fedeli consiglieri comunali, adesso – dopo le batoste subite al TAR e al CGA – vorrebbe coinvolgere il Consiglio comunale. Da qui l’incontro di ieri con i capigruppo del Consiglio comunale a Villa Niscemi.
Chi voterà sì alla nuova versione della ZTL? Il centrosinistra di certo, almeno a larga maggioranza. E, a quanto si sussurra, anche Forza Italia dovrebbe, magari sottobanco, garantire alla delibera sulla ZTL versione estiva un percorso non accidentato. Sembra che anche il commissario dei berlusconiani in Sicilia, Gianfranco Miccichè, non si opporrebbe più di tanto a un mezzo inciucio tra i suoi e Orlando. Anche a costo di uno sputtanamento che, per questo gruppo consiliare ambiguo, è dietro l’angolo.
L’unico consigliere comunale di scuola azzurra che si è già chiamato fuori è Angelo Figuccia:
“Il sindaco Orlando – scrive Figuccia – cercherà di fare ‘cassa’ ai danni dei palermitani, vessando soprattutto coloro che abitano nelle periferie e che, per raggiungere il centro, devono utilizzare i propri automezzi. Tutto questo a vantaggio dei frequentatori dei salotti ‘radical chic’ tanto cari al sindaco e all’assessore Catania”.

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