Palermo, attività commerciali in crisi. Luisa La Colla: “L’assessore Giovanna Marano si dimetta”

20 luglio 2016
Ormai, a Palermo, la chiusura dei negozi storici non fa più notizia. Le famiglie, sempre più ‘spremute’ dalle tasse, spendono sempre di meno. E le tasse aumentano pure per i commercianti, nonostante l’abbassamento del volume di affari. Che cosa sarebbe successo al commercio cittadino se i negozianti avessero dovuto pagare pure la ZTL per foraggiare il Tram?
Abbiamo più volte scritto sulla crisi economica di Palermo (per esempio, in questo articolo). Ebbene, la situazione, invece che migliorare, peggiora. La disoccupazione impazza. Tanti giovani lasciano la città. E continuano a chiudere gli esercizi commerciali. Le ultime novità – ovviamente negative – sono la chiusura di Energy e Murphy&nye di via Principe di Belmonte, ma anche la ditta Grillo di piazza Rivoluzione, annoverata fra le botteghe storiche del capoluogo e due negozi di via Vincenzo Cantavespri.
“Quello che sta succedendo è gravissima”, sottolinea la consigliera comunale del PD, Luisa La Colla. Che aggiunge: “La via Roma sembra ormai un deserto, così come tutte le strade limitrofe. Cosa si sta facendo per il commercio? Quali politiche sta adottando l’assessora comunale Giovanna Marano che, invece, parla di ricrescita economica?”.
“Imprenditori tartassati dalle tasse, ZTL, pedonalizzazioni mal progettate – prosegue Luisa La Colla -. Stiamo perdendo un patrimonio che sarà difficilissimo ricostruire a causa soprattutto delle politiche scellerate della mobilità e alla scarsezza di questi assessori”.
Per l’esponente del PD, “l’economia del centro storico non può essere basata solo su pizzerie, pub e venditori di patatine e kebab. Dobbiamo difendere l’artigianato e le botteghe storiche per le quali da troppi anni non si fa nulla. Dobbiamo attuare delle politiche per preservare quei pochi negozi che, nonostante tutto, resistono, seppur con grandi stenti”.
“È inconcepibile – conclude Luisa La Colla – che dal suo insediamento la Marano non abbia prodotto una delibera degna di nota. La movida è allo sbando, i mercati generali abbandonati, i mercatini lasciati nell’anarchia, il commercio morente. Sarebbe il caso che l’assessora facesse outing sulla sua incompetenza e si dimettesse autonomamente. Solo così potrebbe uscirne a testa alta”.
Una domanda: cosa sarebbe successo ai commercianti di Palermo, già in crisi, se avessero dovuto pagare pure la ZTL più estesa d’Europa per foraggiare il Tram?  

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