Palermo: e le case confiscate alla mafia finirono alle associazioni (invece che ai senza tetto!)

18 luglio 2016

Dopo gli scandali nella gestione dei beni sequestrati alla mafia e dei ‘Professionisti dell’Antimafia’ finiti sotto inchiesta per mafia, esplode a Palermo un nuovo ‘caso’: le abitazioni che sarebbero dovute andare ai senza tetto sono state invece assegnate a un gruppo di associazioni in barba alle norme sull’emergenza abitativa e, soprattutto, calpestando una delibera – proposta dal sindaco Orlando e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale – dove si afferma l’esatto contrario. L’assessore comunale Abbonato – protagonista di questa spastizione di case e ville – è d’accordo con il primo cittadino? O Orlando ha solo recitato? Le polemiche di Toni Pellicane e Nino Rocca. Le interrogazioni di Nadia Spallitta

Prima la gestione della Sezione di misure di prevenzione del Tribunale di Palermo – gestione targata Silvana Saguto – finita nell’occhio del ciclone. Quindi i miti dell’antimafia – tra questi il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante – finito indagato per mafia. In questi giorni, a Palermo, si apre un nuovo capitolo dell’antimafia degli affari. Tema: gli appartamenti confiscati alla mafia. “Il regolamento delle case confiscate ai mafiosi – dice Antonio ‘Toni’ Pellicane, protagonista di tante battaglie sociali a fianco dei senza casa del capoluogo siciliano – prevede che gli appartamenti confiscati alla mafia debbano essere assegnati ai senza casa. Invece questi appartamenti sono finiti alle associazioni”.

Spiace scrivere queste cose: ma la Palermo delle case confiscate alla mafia è un Far West di clientele. Si approvano leggi e regolamenti per gettare fumo negli occhi ai cittadini. Poi chi dovrebbe fare rispettare la legge e i regolamenti chiude un occhio (e forse tutt’e due) e, oplà!, i senza casa rimangono senza casa. E le associazioni ‘ammuccano’.

E dire che ci sono le norme stabilite dal regolamento della lista dell’emergenza: acqua fresca!. Per non parlare della ‘solenne’ delibera proposta addirittura dal sindaco della città, Leoluca Orlando, e votata all’unanimità dal Consiglio comunale alla presenza degli assessori comunali. In considerazione della “grave crisi economica” viene stabilito di revocare le case assegnate alle associazioni per darle ai senza casa.

Sembrava una scena del celebre film di Frank Capra Angeli con la pistola: abbracci, baci con sindaco, assessori e consiglieri comunali che si prodigavano in favore di chi a Palermo non ha un tetto sulla testa. Sembrava una cosa seria. Sindaco, assessori e consiglieri comunali che, invece di occuparsi sempre di tasse & ZTL, si occupavano dei più poveri. Poi, però…

Poi, però, l’assessore comunale al Bilancio, Luciano Abbonato, ci ha ripensato. Come si usa dire dalle nostre parti, l’assessore Abbonato si ‘nni futtiu sia delle norme stabilite dal regolamento della lista dell’emergenza abitativa, sia della delibera presentata dal sindaco e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. E ha assegnato appartamenti e ville alle associazioni.

Morale: i senza casa di Palermo sono rimasti senza casa. “Tanto siamo in Estate e si pigghianu ‘u friscu“, sembra abbia detto un esponente del glorioso centrosinistra della città.

Il sindaco Orlando è al corrente di quanto ha combinato l’assessore Abbonato? E che dire del Consiglio comunale la cui delibera, approvata all’unanimità, è finita tra la carta straccia? Il presidente di un Consiglio comunale – in verità già screditato con la vicenda ZTL – Salvatore ‘Totò’ Orlando farà qualcosa?

Mentre le associazioni si godono ville e case – in una città senza legge, dove chi comanda fa quello che vuole – Toni Pellicane fa notare “che tra le famiglie senza case ce ne sono circa duecento nella lista di emergenza con disabili gravi che vivono in condizioni molto precarie. Se si pensa che da un anno seguiamo 4 famiglie con disabili gravissimi che rischiano di finire in mezzo alla strada, se si pensa che nella lista dei senza casa ci sono quasi duemila soggetti e che più di duecentocinquanta persone vivono per strada, ci accorgiamo come l’abuso di potere dell’assessore Abbonato, violando norme e regolamento, sia inaccettabile. E’ inaccettabile sia per un principio di legalità, sia per un principio di giustizia sociale!”.

Un altro protagonista storico della lotta in favore dei senza casa, Nino Rocca, rincara la dose:

Senza legalità e giustizia sociale non vi è neppure democrazia! L’assessore non merita più la nostra fiducia, egli non è più garante dei diritti dei cittadini e, pertanto, chiediamo le sue dimissioni!

E ancora:

“Il signor Luciano Abbonato – scrive Nino Rocca su facebook – contraddice se stesso, la Giunta, il sindaco e il Consiglio comunale, assegnando appartamenti alle associazioni di volontariato. Infatti nell’ultimo Consiglio straordinario, il sindaco, alla presenza di Abbonato, della Ciulla (Agnese Ciulla, assessore comunale ndr) e dei consiglieri comunali, prende la decisione non solo di non assegnare le case confiscate alle associazioni di volontariato ma, addirittura, di togliere le case già assegnate alle associazioni per sostituirle con magazzini! Il Consiglio e gli assessori presenti approvano all’unanimità!”.

Come può un assessore smentire quello che ha detto il sindaco? Orlando è d’accordo con l’assessore Abbonato? Quella andata in scena in Consiglio comunale era una recita falsa e ipocrita?

“Non siamo più in presenza di una schizofrenia politica – scrive Nino Rocca – ma addirittura di una esplicita forma di demagogia, si afferma qualcosa per poi smentirla da lì a poco! E’ questa la democrazia che intendono perseguire Abbonato e la Giunta Orlando?”.

Quindi la ‘botta’ al Consiglio comunale:

“Il Consiglio delegittimato nel suo potere – scrive sempre Nino Rocca – oltretutto già visibilmente ridotto, dovrebbe ribellarsi di fronte e a tutto ciò e chiedere la revoca delle assegnazioni fatte in contrasto con quanto deciso da un Consiglio straordinario sulla emergenza casa! Lo faranno? Vogliamo sperarlo! Le associazioni, forse inconsapevoli della suddetta decisione precedentemente presa e verbalizzata dal Consiglio comunale, dovrebbero – per coerenza e per rispetto ai senza casa – rifiutare l’assegnazione chiedendo in cambio un magazzino!”.

“Lunedì (oggi per chi legge ndr) – scrive sempre Nino Rocca – con più di due mesi di ritardo (alla faccia dell’emergenza casa), Totò Orlando, che in questi quattro anni ha dimostrato non solo insensibilità verso gli emarginati, ma persino ostilità, ha finalmente convocato il Consiglio straordinario sulla emergenza casa! Ci chiediamo se il Consiglio avrà un sussulto di coscienza e di dignità e recupererà il potere che gli è stato scippato dall’arroganza di un assessore che viola costantemente le decisioni dell’organo democratico che rappresenta tutti i cittadini!”.

L’attacco di Nino Rocca al Comune di Palermo è durissimo. E non risparmia la Giustizia, che a palermo funziona a corrente alternata:

“Noi cittadini da chi siamo rappresentati? Chi abbiamo votato per rappresentare i nostri diritti? E’ questa la democrazia rappresentativa nella città che si avvia a diventare la città metropolitana? Quali garanzie abbiamo da una casta tanto arrogante e prepotente che crede di non dover rendere conto a nessuno del proprio operato e che ridicolizza e delegittima i rappresentanti dei cittadini eletti democraticamente? La città sta affondando e non ci sono né scialuppe di salvataggio, né salvagenti. Palermo si avvia a diventare sempre più una città sudamericana dove vige la legge del più forte”, la legge delle “mafie” e dove “la democrazia è consumata dalla demagogia”.

Ma che tipo di beni sono stati assegnati alle associazioni, gabbando i senza casa? Sono 27 appartamenti e 9 tra ville e complessi di ville. Molti di questi beni sono già stati assegnati. Per una minima parte si dovrà procedere a sorteggio.

L’elenco dovrebbe essere questo:

  1. appartamento di 120 metri quadrati in ‘bilico’ tra l’associazione Apriti Cielo e il Cerifop (dovrebbe essere un centro di formazione professionale);
  2. appartamento di 136 metri quadrati all’associazione Ail;
  3. appartamento di 135 metri quadrati all’associazione Le onde;
  4. appartamento di 2015 metri quadrati all’associazione Photofficine;
  5. appartamento di circa 200 metri quadrati all’associazione Life and Life onlus;
  6. appartamento di 50 metri quadrati all’associazione onlus Alfa;
  7. appartamento di 90 metri quadrati alla cooperativa sociale Parsifal;
  8. appartamento di 40 metri quadrati in attesa di essere assegnato con sorteggio;
  9. appartamento di 120 metri quadrati all’associazione Italia Nostra;
  10. Piano rialzato e seminterrato al Centro studi Agorà;
  11. un appartamento con notizie incomplete da assegnate con sorteggio;
  12. un appartamento al centro studi ‘Pio La Torre’;
  13. appartamento di 30 metri quadrati all’associazione Ominia onlus;
  14. appartamento di 52 metri quadrati all’associazione Socialismo oggi (i socialisti che tolgono la casa ai senza casa: bella, no?)
  15. appartamento di 52 metri all’associazione Ominia onlus.

Queste le notizie delle quali siamo venuti in possesso sugli appartamenti.

Poi ci sono le ville e quelle che a Palermo vengono definite ‘villazze’ (legge ville molto grandi nelle quali potrebbero trovare posto, comodamente, tante famiglie di senza casa.

Una villa è stata assegnata all’associazione Push.

Poi ci sono tante sigle che aspettano l’assegnazione di una villa: Istituto di ricerche economiche, Unione sociale, Autismi cooperativa sociale, Associazione evangelica, Ceipes, Omnia Service, Società cooperative Segni di integrazione, Narra mondi.

E poi altri sorteggi.

Sulla questione dei senza casa alleghiamo due interrogazioni presentate dalla vice presidente del Consiglio comunale, Nadia Spallitta:

Vista

L’interrogazione di pari oggetto ns. prot. n.804 del 03/12/2015, ad oggi rimasta senza riscontro,

SI Chiede di conoscere

con riferimento agli anni 2012-2016

 Se siano stati assegnati immobili diversi dai terreni, specificando

Quali siano gli immobili confiscati diversi dai terreni assegnati, con indicazione dei relativi elementi distintivi, di cui si chiede di allegare copia dell’elenco.

In virtù di quali bandi, di cui si chiede copia, siano stati assegnati i suddetti immobili.

Se siano stati assegnati immobili confiscati a famiglie in emergenza abitativa, allegando copia:

dell’elenco degli immobili all’uopo assegnati con le relative caratteristiche distintive; dei provvedimenti di assegnazione alle famiglie in emergenza abitativa; i nominativi del responsabile del procedimento e del provvedimento.

  1. Se siano stati assegnati immobili confiscati ad associazioni, allegando copia:
    1. dell’elenco degli immobili all’uopo assegnati con le relative caratteristiche distintive;
    2. dei provvedimenti di assegnazione alle associazioni;
    3. i nominativi del responsabile del procedimento e del provvedimento.
  2. Quali immobili, per uso residenziale o per uffici, a seguito dei decreti di destinazione, siano stati trasferiti dal 2012 ad aggi all’Amministrazione comunale, allegando copia:
    1. dell’elenco degli immobili all’uopo trasferiti con le relative caratteristiche distintive;
    2. dei decreti di destinazione.

La Consigliera

Avv. Nadia Spallitta

Seconda interrogazione.

Oggetto:  Beni confiscati alla mafia acquisiti e/o da acquisire al patrimonio comunale-

 

Visto

  • Regolamento per la destinazione e l’utilizzo di beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Palermo.
  • Determinazione Sindacale 20/DS del 23/01/2013 avente ad oggetto: “Beni confiscati- Istituzione Commissione Interna”.
  • Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 gennaio 2015  avente ad oggetto “Programma per il recupero ai fini abitativi degli immobili confiscati alla criminalità”
  • Delibera di Giunta Comunale n. 91 del 04/06/2015 avente ad oggetto: “Presa d’atto convenzione tra il Comune di Palermo e l’ANBSC per l’efficiente amministrazione e riutilizzo per finalità istituzionali e sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata”.
  • Delibera di Giunta Comunale n. 170 del 22/10/2015 avente ad oggetto “Esecuzione degli artt. 2 e 8 del Regolamento per la destinazione e l’utilizzo di beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata di proprietà del Comune di Palermo – Approvazione Ambiti e Priorità per la pubblicazione dell’avviso pubblico per la concessione gratuita, a terzi aventi diritto, degli immobili confiscati alla criminalità organizzata L- 575/65 e succ. mod. ed integ.”
  • Avviso Pubblico di Concessione gratuita, a terzi aventi diritto, degli immobili confiscati alla criminalità organizzata L. 575/65 e s.m.i., con applicazione web pubblicata sul sito del Comune di Palermo in data 06/11/2015.

 

SI CHIEDE DI CONOSCERE

con riferimento agli anni 2012-2015

 

  • L’elenco completo degli immobili confiscati alla mafia acquisiti al patrimonio comunale, con indicazione di foglio di mappa e particella catastale, specificando:
    1. Elenco degli immobili, con indicazione del foglio di mappa e particella catastale, che siano stati consegnati per uso abitativo, di cui si chiede copia dei relativi provvedimenti.
    2. Elenco degli immobili, con indicazione del foglio di mappa e particella catastale, che siano stati destinati per altri usi (ad. es. ambiente, cultura, sociale, ecc.), con allegati gli atti provvedimentali da cui si possa evincere che la consegna non sia avvenuta quale semplice attribuzione della sede ma per motivate ricadute sul territorio.

 

  • Se sussistano immobili confiscati utilizzati per finalità di lucro, con indicazione della destinazione dei relativi proventi che, secondo quanto disposto dall’art. 5 Comma 15° della L. n. 50 del 31.03.2010, dovranno essere reimpiegati esclusivamente per finalità sociali, dei cui atti si chiede copia.

 

  • Se sussistano casi di restituzione da parte dei beneficiari degli immobili confiscati ottenuti in concessione gratuita dal Comune, di cui si chiede copia degli atti da cui si possano evincere le motivazioni dell’avvenuta rinuncia.

 

  • Se sussistano casi di revoca della concessione da parte del Comune, di cui si chiede copia degli atti da cui si possano evincere le motivazioni dell’avvenuta revoca.

 

  • Se sussistano casi di rinnovo della concessione, dei cui atti si chiede copia da cui si possano evincere i tempi della proroga della concessione.

 

  • Le relazioni annuali sull’attività espletata, stilate dai beneficiari, ai sensi dell’art. 11 punto 3 del vigente  Regolamento, di cui si chiede copia.

 

  • Se siano stati effettuati sopralluoghi da parte dei Settori competenti per verificare che gli immobili non assegnati e non dati in locazione non risultino occupati, specificando, qualora taluni immobili fossero risultati occupati secondo i verbali di sopralluogo, di cui si chiede copia, quali provvedimenti abbia posto in essere l’Amministrazione Comunale per il ripristino della legalità, dei cui atti si chiede copia.

 

  • In quale sezione del sito web del Comune di Palermo sia pubblicato l’elenco dei beni confiscati comprensivo dei dati catastali, come previsto dal vigente Regolamento per i beni confiscati, specificando quale sia la cadenza di aggiornamento in base ai decreti di destinazione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).

 

  • Quanti beni siano stati consegnati dall’ANBSC ed acquisiti al patrimonio dell’Amministrazione Comunale nel corso della presente legislatura, di cui si chiede copia dei decreti di destinazione.

 

  • Se l’Amministrazione Comunale nel corso della presente legislatura abbia effettuato richieste all’ANBSC di assegnazione provvisoria di beni in attesa della confisca definiva e acquisizione del bene al patrimonio del Comune di Palermo, dei cui atti si chiede copia.

 

  • Se esistano casi in cui il comune di Palermo abbia ritenuto di non accettare e/o restituire taluni beni resi disponibili dall’Agenzia Nazionale, indicandone specificatamente le motivazioni, con allegati gli atti di destinazione ed eventuale successiva restituzione del relativo immobile.

 

  • N° dei bandi, previsti con cadenza annuale dal vigente Regolamento per i beni confiscati, emanati dall’adozione del Regolamento ad oggi, dei cui atti si chiede copia.

 

  • Le modalità con cui la Commissione tecnica interdisciplinare, istituita con D.S. 20 del 23/01/2013, sovraintende alle operazioni di abbinamento dei beni ai progetti presentati per l’assegnazione dei beni confiscati, dei cui atti si chiede copia.

 

  • Se nelle eventuali more della pubblicazione del bando, l’Amministrazione Comunale abbia provveduto ad assegnazioni temporanee di beni confiscati, di cui si chiede copia del provvedimento motivato, con indicazione dei dati catastali dei relativi immobili.

 

  • Se tra gli immobili messi a bando ci siano immobili adeguati ai fini abitativi per i quali siano state utilizzate le risorse previste dal Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2015, specificando i costi sostenuti e/o previsti per gli anni 2014-2015-2016, con indicazione dei relativi capitoli di entrata e uscita del Rendiconto 2014.

 

  • Progetti di riqualificazione dei beni confiscati alla mafia eventualmente predisposti dai diversi Settori dell’Amministrazione comunale (ad es.: Attività sociali, culturali, istruzione, ambiente, ecc.), con specifica indicazione della eventuale partecipazione degli stessi a bandi volti all’acquisizione di finanziamenti extracomunali, dei cui atti si chiede copia.

 

  • In considerazione dei tempi lunghi per la consegna al Comune dei beni confiscato, quali provvedimenti l’Amministrazione Comunale abbia posto in essere e/o intenda porre in essere per favorire lo snellimento delle procedure ed incentivare forme di concessione provvisoria in attesa della confisca definitiva.

La Consigliera

Avv. Nadia Spallitta

 

 

 

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