Palermo, il Festino aperto a imam, rabbini, pastori, presbiteri. E i senza casa della città?

9 luglio 2016

Le famiglie senza casa, Il Comitato di lotta per la casa 12 Luglio e il Sunia scrivono all’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice: “Venga incontro anche ai senza casa”. Insomma, giusto occuparsi dei migranti, ma ci sono anche i poveri della città. Eminenza, non faccia come gli attuali amministratori comunali tutto fumo e niente arrosto (e molte varianti urbanistiche…). Si ricordi dei cagnolini che “mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”

“Ama il prossimo tuo come te stesso”, recita il Vangelo. Tra i prossimi ci sono i migranti che, in questi giorni, arrivano a Palermo. Ma ci sono anche i poveri della città, in molti casa senza un tetto sopra la testa. Dei primi, in occasione del Festino di Santa Rosalia, si è occupato l’Arcivescovo del capoluogo dell’Isola, monsignor Corrado Lorefice, con una dichiarazione a effetto:

A ricordare a don Corrado Arcivescovo che ci sono anche i senza casa sono Le famiglie senza casa, il Comitato di lotta per la casa 12 Luglio e il Sunia.

“Le famiglie senza casa – si legge in un comunicato delle tre organizzazioni – alla vigilia del Festino di Santa Rosalia, chiedono, con una lettera aperta al Vescovo, don Corrado, la sua mediazione affinché la festa della Santa dei poveri venga incontro ai senza casa per sollevarli dall’angoscioso problema della casa! L’aiuto che le famiglie, con il Comitato di lotta per la casa 12 Luglio e il Sunia chiedono al Vescovo è che promuova un tavolo permanente con il Sindaco, le parti sociali e le rappresentanze delle famiglie per annullare ogni azione di sgombero e trovare , alla presenza del Vescovo, le soluzioni più adeguate alle singole situazioni!”.

“Soltanto nel dialogo costruttivo e nella volontà sincera di aiutare i poveri ad uscire dalla profonda crisi in cui versano è possibile restituire la speranza perduta! Il giorno 11 (cioè Lunedì prossimo ndr) dalle 9,00 alle 14,00, le famiglie si ritroveranno sul sagrato della Cattedrale per chiedere l’incontro a don Corrado e rendere pubblica la lettera a lui rivolta!”.

“Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele”.

“Ai cani non si dà il pane destinato agli esseri umani!”.

“Eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”…

Giusto occuparsi dei migranti. Ma non bisogna dimenticare i poveri e i senza casa della città…

 

 

 

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