I senza casa di Palermo? Si arrangino. E per i minori il business delle case famiglia

30 giugno 2016

Ma a Palermo chi è che si occupa degli ultimi? Per esempio dei senza casa? Due persone di certo: Nino Rocca e Toni Pellicane. Che non le mandano certo a dire. Così scopriamo che in città – nella Palermo sommersa – succede di tutto. Sfratti di poveri che, una volta messi in mezzo alla strada, non si sa che fine faranno. Minori tolti alle famiglie per motivazioni economiche (ma la legge non lo vieta?) che finiscono nelle case famiglia a 2 mila e 400 Euro al mese per ogni minore…

Chi è che a Palermo si occupa degli ultimi? Per esempio dei senza casa? Due persone, da anni, si occupano di emergenza abitativa. Sono Nino Rocca e Toni Pellicane. 

Scrive Nino Rocca sulla propria pagina facebook:

“Una mamma con una bambina di tredici anni, avendo perso il posto di lavoro come badante per la morte della anziana che assisteva rischiano di finire per strada!

P.G. con la sua bambina è stata segnalata ai servizi sociali della prima circoscrizione ed è stata segnalata all’assessore, ma sino ad ora nessuna risposta!

Cosa ha predisposto questa A.C. come ammortizzatore sociale e per questi casi? Cosa dice l’emergenza sociale nel momento in cui una mamma con la sua bambina finiranno per strada? Volete proprio saperlo?

Non ci sono ammortizzatori sociali, non ci sono appartamenti in affitto, non ci sono B&B per l’emergenza, c’è però “la casa famiglia” che costerà alla A.C. 2400 al mese a testa!

Eppure le linee guida nazionali dei giudici dei minori e delle assistenti sociali per minori raccomandano in modo esplicito di non allontanare il minore dalla famiglia per motivi esclusivamente economici o ambientali.

Questa norma viene del tutto disattesa a Palermo! Eppure basterebbe prevedere un certo numero di immobili in affitto da parte del Comune per provvedere in casi del genere alla emergenza abitativa facendo, tra l’altro, risparmiare alle ‘casse’ del Comune 2000 Euro al mese!

Lo spreco innanzitutto!”.

Rocca denuncia un fatto grave: a Palermo i minori verrebbero tolti alle famiglie per problemi economici: cosa, questa, che la legge vieta.

I minori finiscono nelle case famiglia che, per ogni minore, incassano 2 mila e 400 Euro al mese.

Domanda: il Comune di Palermo, invece di far guadagnare le case famiglia, non potrebbe dare 500 Euro alla mamma di ogni minore in difficoltà economiche? I bambini resterebbero con i genitori – che è la cosa più importante – e con i soldi che oggi, per un minore, vanno a una casa famiglia camperebbero cinque famiglie.

E dire che l’assessore comunale al Bilancio del Comune di Palermo, Luciano Abbonato, è un economista. Ma, da economista, si interessa di grandi numeri: la ZTL ormai svanita, i debiti fuori bilancio e altre cose eccelse…

Ancora Nino Rocca e ancora sulla sua pagina facebook:

“La calamità politica e burocratica!

Non è passato un mese dall’assegnazione di una casa confiscata alla mafia alla famiglia di C.L. in virtù della modifica del regolamento all’accesso ai beni confiscati approvato con esecuzione immediata circa tre mesi fa!

A un caso analogo a quello di C.L. nelle stesse condizioni, pur esso contemplato dalla modifica del regolamento suddetto, viene negato dagli stessi burocrati l’accesso al bene confiscato con la motivazione che manca l’elemento della calamità naturale o della disgrazia improvvisa!

Due pesi e due misure per lo stesso caso!

La calamità purtroppo c’è, ma non è né naturale, né accidentale, ma semplicemente burocratica e politica!!!!!

B.S. dovrà rassegnarsi?

La guerra ai poveri continua da parte degli stessi burocrati di Abbonato, quelli che hanno firmato le ordinanze di sgombero per le 27 famiglie del Cep! (il Cep è un quartiere di Palermo al confine con Borgo Nuovo ndr). E in tutto questo, Agnese Ciulla, la grande madre che accoglie con il cuore in mano gli sfortunati bambini profughi, da che parte sta in questa guerra dichiarata?”.

Per la cronaca, Agnese Ciulla l’assessore del Comune di Palermo con delega al sociale.

Lo scorso 28 Giugno ancora Nino Rocca scrive:

“L’assessore Abbonato sembra abbia dichiarato guerra ai senza casa! Circa 20 ordinanze di sgombero sono pervenute alle famiglie con minori e disabili che abitano da anni nella scuola abbandonata Francesco Crispi! Entro 20 gg devono lasciare l’immobile! Che ne sarà di loro? Dove andranno? L’ordinanza è firmata dai funzionari dell’assessorato al Patrimonio! Tra queste famiglie vi è anche la famiglia di Luigino, gravemente disabile in sedia a rotelle che aspettava l’assegnazione di una casa in virtù della modifica del regolamento approvato, circa tre mesi fa, all’unanimità con esecuzione immediata! Che ne sarà di Luigino? Che ne sarà di tutte le famiglie con minori? E’ questa la Giunta dei diritti?”.

Toni Pellicane, sempre su facebook:

“Non solo l’assessore Abbonato che come una sceriffo alla ricerca spasmodica di legalità dichiara guerra ai senza casa, facendo notificare 27 ordinanze di sgombero ad altrettante famiglie che vivono all’interno di una vecchia scuola comunale abbandonata da 15 anni… ma ora ci si è messo pure il presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando, anche lui ha dichiarato guerra ai poveri, anzi per essere più preciso li considera dei fantasmi!

Alberto Mangano (consigliere comunale ndr) assieme ad altri consiglieri comunali, ha, secondo il regolamento in vigore, chiesto un Consiglio straordinario sull’emergenza casa.

Ebbene sono passati più di due mesi ma il Consiglio straordinario non è stato ancora convocato!!!!!
I senza casa possono attendere!

Un Tapiro dorato al grande Totò per la sua ineguagliabile sensibilità per i poveri!

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