“Interessi loschi per bloccare la raccolta differenziata dei rifiuti in favore degli inceneritori”

28 giugno 2016

Lo denuncia la parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri. Che attacca frontalmente il Governo regionale e, in particolare, il presidente della Regione, Crocetta, e l’assessore Vania Contraffatto. “La situazione nel Trapanese è al limite dell’emergenza: i cassonetti sono stracolmi e la raccolta rifiuti avviene a singhiozzo”. Le polemiche sul ‘dissociatore molecolare’, impianto pensato per Trapani che produrrebbe scorie e altri agenti inquinanti

Interessi loschi per bloccare la raccolta differenziata dei rifiuti in favore degli interessi che stanno dietro gli inceneritori.

Parla senza peli sulla lingua Valentina Palmeri, parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle eletta nel collegio di Trapani. La deputata, insieme ad alcuni attivisti del meetup di Salemi, ha fatto un giro per la cittadina del Trapanese ed effettuato un sopralluogo al CCR.

“La situazione è al limite dell’emergenza – afferma Valentina Palmeri – i cassonetti sono stracolmi e la raccolta rifiuti avviene a singhiozzo. Le difficoltà riguardano il conferimento dei rifiuti indifferenziati di Salemi e degli altri Comuni della Sicilia occidentale che, in seguito all’ordinanza del Presidente della Regione (5rif. del 7 giugno 2016), sono stati obbligati a portare i propri rifiuti nella discarica di Trapani di contrada Borranea, al momento sottodimensionata”.

“Sulla questione dei rifiuti – denuncia la parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars – il Governo Crocetta sta mostrando la sua totale inettitudine. La discarica di Trapani, presso cui mi recherò Giovedì mattina in ispezione, sembra essere inadatta a ricevere i quantitativi imposti dall’ordinanza. Ho già sollevato al Prefetto di Trapani le mie perplessità in merito e auspico che l’incontro calendarizzato nei suoi uffici tra i sindaci del comprensorio, per Venerdì mattina, serva a trovare una soluzione e non sia solo uno sfogatoio”.

La deputata fa riferimento all’ordinanza di un Governo regionale sempre più confuso che è ormai stato travolto dall’emergenza rifiuti. Certo, Crocetta, quando si è insediato, nel Novembre del 2012, non ha trovato una situazione semplice: ha trovato una Regione che, dal 2008, con il Governo Lombardo, aveva puntato sulle discariche. Ma lo stesso esecutivo Crocetta non ha fatto nulle per cambiare registro. Anche perché i potentati che stavano dietro il Governo Lombardo in materia di rifiuti sono gli stessi che appoggiano il suo Governo.

Insomma: la sinistra ‘industriale’ di munnizza & discariche era al potere con Lombardo ed è rimasta al potere con Crocetta.

Solo l’ex assessore regionale, Nicolò Marino, ha provato a dare una svolta. Ma si è scontrato con i potentati interni al Governo e alla maggioranza che sostiene il Governo Crocetta ed è stato messo fuori dalla Giunta.

E oggi? La Sicilia è ostaggio delle discariche e di chi le gestisce. Con intere comunità costrette a subire l’inquinamento provocato dalle discariche. Come avviene a Misterbianco, in provincia di Catania. Per non parlare di Palermo, dove la discarica di Bellolampo è in ‘emergenza’ dal 1986…

Anche nel Trapanese la situazione non è rosea: “La Trapani Servizi spa, società che gestisce la discarica di contrada Borranea – sottolinea Valentina Palmeri – deve dire se è in grado di rispettare l’ordinanza regionale, e quindi accogliere i rifiuti che i Comuni vanno a conferire, anche in vista dell’allargamento della discarica a Marsala ed altre città. Se, come appare dallo stato in cui versano le nostre città, non è in grado, allora l’ordinanza dovrà essere cambiata. I cittadini hanno il diritto di vivere in un ambiente salubre”.

Da Salemi ad esempio, viste alcune anomalie nella gestione della discarica, è già stato depositato un esposto alla magistratura contro la Trapani Servizi spa. “Se è il caso – aggiunge la deputata Palmeri – anche altri Comuni potrebbero muoversi in tale maniera, e se la situazione si aggraverà, chiederemo il commissariamento della discarica o qualunque altra soluzione opportuna per superare il problema”.

Quindi, l’affondo al Governo regionale: “Se non sono capaci di programmare su un settore così delicato, resta loro una sola alternativa: dimettersi”.

“I cittadini devono essere consapevoli che se si trovano/troveranno con le strade piene di immondizia – conclude la deputata alcamese -. Le responsabilità sono esclusivamente del presidente Crocetta, dell’assessore regionale all’energia Vania Contrafatto e di interessi loschi che mirano a contrastare la raccolta differenziata in favore della costruzione degli inceneritori. È di questi giorni, poi, la notizia della volontà del Comune di Trapani di costruire un ‘dissociatore molecolare’, impianto che produce comunque scorie da incenerimento, e riduce il volume dei rifiuti che per giunta diventano ‘speciali’. Ci opporremo sempre e comunque a queste tecnologie ‘brucia rifiuti’, inquinanti e cancerogene. I rifiuti devono essere differenziati e divenire un guadagno, non un costo sociale e sanitario. Non abbasseremo la guardia finché non si arriverà alla soluzione definitiva del problema”.

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