Formazione, i grillini all’attacco: “Non siamo favorevoli all’abolizione della legge 24”

13 giugno 2016

In un comunicato stampa i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Sala d’Ercole ribadiscono di non essere favorevoli all’abolizione della legge regionale n. 24 del 1976. Resta da capire perché sono rimasti zitti lo scorso 24 Maggio, quando la commissione Lavoro dell’Ars ha spedito il testo della riforma della Formazione professionale alla commissione Bilancio e Finanze. Tra qualche giorno – sempre su tale argomento – è prevista la conferenza stampa del vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino e dell’avvocato Francesco Menallo

Alla fine il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars ha deciso di venire fuori con un comunicato stampa ufficiale per smentire di essere favorevole all’abolizione della legge regionale n. 24 del 1976. Si tratta delle legge regionale ‘fondativa’ della Formazione professionale in Sicilia. Una legge che, dal 2011, ben due Governi regionali, entrambi di centrosinistra – prima il Governo di Raffaele Lombardo e, da quasi quattro anni, il Governo di Rosario Crocetta – non applicano.

Sulla mancata applicazione della legge regionale n. 24 del 1976 pendono presso il TAR Sicilia ben due class action. Che potrebbero finire male, molto male per la Regione siciliana. Insomma la Giurisdizione potrebbe dare ragione ai ricorrenti, con esborsi notevoli per l’Amministrazione regionale. E con l’ipotesi – tutt’altro che campata in aria – di un intervento della Corte dei Conti che potrebbe chiamare alcuni soggetti a risponderne in solido.

Forse è per questo che il possibile pronunciamento del TAR Sicilia sulla legge 24 preoccupa alcuni personaggi?

Un fatto è certo: nel disegno di legge, del quale questo blog ha dato contezza (qui potete leggere il testo del disegno di legge che punta ad abrogare la legge n. 24 del 1976), si prevede, espressamente, l’abolizione della legge n. 24 del 1976.

Così facendo, politica e burocrazia pensano di bloccare il pronunciamento del TAR Sicilia sulla legge 24 del 1976.

Il disegno di legge è stato approvato con modalità inusuali dalla quinta commissione legislativa dell’Ars (Lavoro). Ed è stato inviato alla commissione Bilancio e Finanze.

Dai verbali dei lavori della commissione Lavoro risultano presenti, al momento della decisione di inviare il disegno di legge di ‘riforma’ della Formazione professionale alla commissione Bilancio e Finanze, ben otto parlamentari sui 15 che fanno parte della stessa commissione (qui potete leggere i nomi dei deputati dell’Ars presenti alla riunione della commissione lavoro dell’Ars).

Oggi i parlamentari grillini dell’Ars smentiscono di voler abolire la legge regionale n. 24 del 1976:

“E’ completamente destituita da ogni fondamento – si legge nel comunicato dei grillini dell’Ars – la notizia, pubblicata da qualche disinformata testata, che il M5S avrebbe votato favorevolmente, in quinta commissione all’Ars, al disegno di legge 814 sulla Formazione professionale e, quindi, in automatico per l’abolizione delle legge 24”.

“Tra l’altro – afferma il deputato 5stelle Sergio Tancredi, componente della quinta commissione – non c’è stata nemmeno una votazione finale”.

A scanso di equivoci il parlamentare 5stelle si spinge oltre:

“Così com’è strutturato attualmente il ddl è inapplicabile e pasticciatissimo. Se rimane in questi termini il M5S non potrà che votare contro”.

Per la cronaca, su questa vicenda, tra qualche giorno, il vice presidente dell’Ars, Antonio Venturino, e l’avvocato Francesco Menallo terranno una conferenza stampa. L’incontro si svolgerà a Palermo, a Palazzo Reale, sede del Parlamento dell’Isola.

Venturino, è noto, è stato eletto nel Movimento 5 Stelle, ma non fa più parte dello stesso Movimento. L’avvocato Menallo è stato tra i fondatori del Movimento di Beppe Grillo in Sicilia. Anche lui è andato via dal Movimento, in polemica con i parlamentari grillini dell’Ars del quale è stato consulente nella prima parte di questa legislatura.

P.S.

Se, come dice oggi l’onorevole Tancredi, “il ddl è inapplicabile e pasticciatissimo”, perché non l’ha detto anche lo scorso 24 Maggio, quando lo stesso disegno di legge è stato inviato dalla commissione Lavoro alla commissione Bilancio e Finanze?

Senza voler fare polemica, ma solo per il rispetto della verità – e dell’intelligenza – ricordiamo che la “disinformata testata” ha riportato il verbale della seduta della commissione Lavoro dello scorso 24 Maggio, da dove risulta che erano presenti alla riunione otto deputati sui quindici che ne fanno parte. Tra questi erano presenti l’onorevole Sergio Tancredi e l’onorevole Valentina Zafarana. Tutto questo non lo diciamo noi: lo dicono le ‘carte’ ufficiali.

L’onorevole Tancredi dice che il passaggio del disegno di legge sulla riforma della Formazione professionale dalla quinta commissione alla commissione Bilancio e Finanze è un “fatto tecnico”.

Ci permettiamo di smentirlo. Inviare un disegno di legge così importante – che tra le tante cose prevede, come già accennato, anche l’abolizione della legge regionale n. 24 del 1976 – dalla commissione Lavoro alla commissione Bilancio e Finanze senza alcun dibattito e senza aver prima ascoltato le ragioni delle parti sociali (esponenti delle organizzazioni sindacali e datoriali) non è un “fatto tecnico”, ma è un fatto politico molto grave.

Insomma, il passaggio dalla commissione Lavoro alla commissione Bilancio e Finanze dell’Ars si configura come una sorta di ‘canguro’ in salsa siciliana che i grillini avrebbero fatto bene a stigmatizzare prima e non dopo che una “disinformata testata” ha ‘sgamato’ l’imbroglio parlamentare rendendolo pubblico. 

 

 

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