Regione, ‘in diretta, via satellite’ la creazione di 30 nuovi precari

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Non ci sono i soldi per pagare gli attuali precari della Regione e dei Comuni. Ma la politica siciliana ne ha creato altri 30. Sono i ‘fortunati’ dell’assessorato al Territorio e Ambiente. Vi diciamo i nomi e i cognomi. Fissateveli in mente: tra qualche anno di questi 30 non si potrà fare a meno e dovranno essere ‘stabilizzati’… E la nave della Regione va (verso il baratro…)

Colti sul fatto e “precariati” all’istante

Cari lettori e care lettrici, non lasciatevi sfuggire una ghiottissima occasione: quella di vedere “sul campo, in diretta”, come si crea il precariato negli uffici della Regione siciliana (Giornale di Sicilia del 12 giugno).

Non trovando nei suoi 15.000 impiegati le competenze necessarie (credo !?) l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, dipartimento del Territorio, ha assunto 30 esperti per sbloccare le autorizzazioni ambientali e velocizzare le pratiche negli uffici.

Lasciamo da parte la polemica tutta interna alla maggioranza, con insulti e minacce di querele che si è scatenata sulla scelta dei professionisti, sono squallide beghe di poco conto cui ormai questa  “non politica” ci ha abituati.

Quello che vi invito ad osservare è il percorso “naturale” che si apre per questi professionisti,i quali  ovviamente sono stati assunti a tempo e forse a cottimo e che, lungi dall’accelerare le pratiche, “per motivi non dipendenti dalla loro volontà, ma tutti ascrivibili alla pessima organizzazione nella quale saranno costretti a lavorare”, le ritarderanno.

Si imporrà una prima proroga dei loro contratti che, sempre per gli stessi motivi, risulterà insufficiente. Di proroga in proroga, mentre si andrà diluendo il riferimento al contratto inizialmente  sottoscritto da questi professionisti, gli stessi avranno maturato una professionalità che diventerà ‘assolutamente indispensabile’ per l’Amministrazione, che non potrà più fare a meno dei loro servigi e della loro competenza.

Ecco che matureranno ‘diritti; ecco che si scenderà in piazza per difendere quei ‘diritti’ con l’appoggio pieno dei sindacati che, a forza di difendere occupati, hanno dimenticato come si fa a lottare per i disoccupati; ecco che si ripeterà una sconcia carnevalata che, come potete vedere, è cominciata sempre allo stesso modo tanti anni fa, che non si è mai  interrotta e che ha portato la Regione al collasso.

Di seguito, ecco i nomi dei professionisti. Io non so perché sono stati assunti loro, ma qualcuno di voi, cari lettori e care lettrici, forse lo sa.

Luigi Montalbano, Massimiliano Lo Biondo, Valeria Leone, Luigi Troja, Laura Corbello, Alessia Scimone, Daniela Monti, Pietro Vella, Bartolomeo Di Salvo, Massimo Basile, Paolo Cigala, Pietro Licari, M. A. Elisabetta Martorana, Francesco Caliri, Giacomo Anselmo, Nicolò Rizzo, Riccardo Ranieri, Ferdinando Dolce, Francesco Montalbano,Fabio Fama, Francesco Cannavò, Angelo Bonaccorso, Eleonora Sciortino, Michele Buscanera, Salvatore Licata, Salvatore Cascone, Salvatore Pampalone, Santi Maria Cascone, Alesssio D’Urso.

Visualizza commenti

  • Be' è semplice caro Benedetto, basta legegre i cognomi. Figli e parenti di burocrati e politici. Scorgo, per esempio, la figlia di un vecchio dirigente generale....

  • Alla Regione Siciliana non vengono banditi più concorsi,... perché perdere tempo con inutili pastoie procedurali, meglio le long list, contratti a termine per progetti obiettivo, puntualmente prorogabili......tanto la Regione, secondo un vecchio adagio, è ...come la casa di Gesù ccu trasi un nesci cchiù

  • COME AL SOLITO QUESTE "RACCOMANDAZIONI" SONO POSSIBILI ALLA REGIONE SICILIANA , VISTO IL NUMERO ESIGUO DI PERSONALE ASSUNTO A TEMPO DETERMINATO, E QUINDI FACILMENTE SI PUO' TROVARE IL RIMEDIO PER STABILIZZARLI, VISTO CHE SONO NOMI ECCELLENTI DI FIGLI O PARENTI O AMICI DI BURACRATI E POLITICI;

    MENTRE IL SETTORE DELLA F.P. MUORE CON OTTOMILA OPERATORI, CON UNA MEDIA DI 50 ANNI, PERCHE' COSI HA VOLUTO LA POLITICA REGIONALE . PADRI E MADRI DI FAMIGLIA CHE HANNOLAVORATO PER LA FP CON UNA MEDIA DI 25 ANNI DI SERVIZIO SI VEDONO TOLTO IL LORO CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO E MESSI PER STRADA SENZA SOLUZIONI E TROPPO GIOVANI PER ANDARE IN PENSIONE.
    I PRIVILEGI NON TERMINANO MAI NEMMENO IN MERIODI DI CRISI ECONOMICA COME QUELLA CHE STIAMO ATTRAVERSANDO DA ORMAI QUASI 10 ANNI.
    UNA POLITICA CHE NON PENSA AL BENE COMUNE MA SOLO A SISTEMARE I PAPABILI E A DARE LORO UN AVVENIRE SICURO NELL'ORGANICO DI MAMMA REGIONE.
    DOVTRMMO RIBELLARCI A QUESTO ANDAZZO DI COSE MA NESSUNO LO FA E QUESTI POLITICI DA STRAPAZZO NE SONO CONSAPEVOLI.

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