Le reazioni dopo il voto/ L’autocritica di Concetta Raia (PD): “Mi auguro che non prevalga la tracotanza”

6 giugno 2016

Come al solito, quasi nessuno ha perso. Passi che i grillini parlino di vittoria, perché hanno vinto per davvero. In Italia e in Sicilia. Una voce fuori dal coro, nel PD, la raccogliamo su facebook: è la voce di Concetta Raia, parlamentare dell’Ars eletta nel collegio di Catania, che…

L’aspetto più divertente delle tornate elettorali sono i commenti dei politici. In molti casi l’oggettività scompare e tutti si auto-celebrano.

Cominciamo con i grillini siciliani, che forse sono gli unici che hanno vinto. Nel comunicato del Movimento 5 Stelle si parla di “soddisfazione per i risultati delle amministrative in Sicilia e nel resto d’Italia. Le urne incoronano al primo turno 4 sindaci (a Grammichele, Fossombrone, Vigonovo e Dorgali) e aprono le porte a 20 ballottaggi, di cui tre in Sicilia (Alcamo, Porto Empedocle e Favara) e due in Comuni di primissima grandezza (Roma e Torino). Ad Alcamo solo per un soffio non si è eletto subito il primo cittadino”.

“Questi risultati – commenta il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri – sono un premio che i cittadini danno a chi ha lavorato nel territorio per il bene comune e rappresentano un incoraggiamento ed uno stimolo per fare sempre meglio in futuro. Ora il Movimento fa breccia in continuità anche nei Comuni, dove storicamente l’influenza e i laccioli della vecchia politica hanno sempre dimostrato di essere fortissimi: è la prova che cambiare si può e si deve”.

Positivo anche il commento del capogruppo all’Ars, Angela Foti:

Non si può non guardare con speranza a questi segnali. La gente ha capito finalmente che il voto clientelare alla lunga non paga e assieme a noi vuole cambiare radicalmente direzione. Dimostreremo con i fatti che la fiducia che è riposta in noi è meritata”.

Il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, canta vittoria:

“Il centrodestra regge. In due delle tre città italiane più importanti andiamo al ballottaggio – sottolinea Micciché -. A Roma, dove la politica ha per forza di cose lasciato il passo alla rabbia, se fossimo stati uniti avremmo superato Giachetti. Il PD vince al primo turno solo a Cagliari, i 5 Stelle non vanno oltre la protesta. Ma se nel Paese il centrodestra tiene bene, in Sicilia va ancora meglio. Vinciamo nettamente in alcune città importanti, come Vittoria, Lentini e soprattutto Caltagirone, dove la lista di Forza Italia ha quasi doppiato il PD ed è il primo partito. Nel Nisseno vinciamo noi. Nell’Agrigentino e nel Palermitano eleggiamo diversi consiglieri, candidati nelle liste civiche. Ad Alcamo superiamo il PD. Bene a Patti e a Capo d’Orlando. Insomma, queste amministrative ci dicono che il centrodestra, unito, resta sempre un’opzione vincente. Ripartiamo da qui”.

Soddisfazione viene espressa anche da Giusy Savarino, portavoce di #DiventeràBellissima, il movimento creato da Nello Musumeci.

“Non serve andare a Milano – dice Giusy Savarino – basta Caltagirone, per capire che se il centrodestra è unito e ha un candidato credibile, non solo vince, ma riduce il M5S a pura testimonianza di protesta. Vedi anche Giarre, Vittoria e Lentini. Poi, certo, se alle colpevoli spaccature si aggiungono i danni creati dalle pessime amministrazioni precedenti, come ad Alcamo e a Porto Empedocle, la protesta diventa incontenibile, e come dargli torto?”.

“Il PD di Renzi e di Crocetta – prosegue Giusy Savarino – che ha scippato i soldi dei siciliani e continua a ricattare i nostri Sindaci, in Sicilia soffre più che nel resto d’Italia. I siciliani hanno sventato il bluff di chi sostiene Crocetta coi propri uomini nel chiuso dei Palazzi e poi fa finta di contestarlo a microfoni aperti. Sono le due facce della stessa medaglia! Quel che è evidente in queste amministrative è che nel centrodestra non servono fughe in avanti, o errori talmente grossolani da sembrare voluti, serve umiltà e ragionevolezza, servono persone competenti e oneste, serve individuare insieme un progetto di speranza e di rinascita che possa rigenerare la Sicilia. Oggi è stato fatto un altro passo in avanti affinché questa terra diventi bellissima”.

Soddisfatto si dice anche il segretario provinciale del PD di Palermo, Carmelo Miceli:

“Il Partito Democratico – dice Miceli – vince a Terrasini. La nostra lista è la prima della città e il nuovo sindaco, Giosuè Maniaci, è l’espressione del percorso di rinnovamento e partecipazione, avviato con le primarie, apprezzato e sostenuto dalla maggioranza degli elettori che hanno dato corso ad una vera rivoluzione premiando con l’elezione al consiglio tanti giovani alla prima esperienza. Dopo dieci anni torniamo a governare Terrasini, sarà un compito arduo, ma al tempo stesso stimolante. L’ennesima sfida che il Partito Democratico saprà affrontare con grande responsabilità e determinazione, garanzia di buona amministrazione, trasparenza e legalità”.

Su facebook la parlamentare regionale Concetta Raia non nega la verità:

“Il responso delle urne – scrive la deputata dell’Ars – non è molto gratificante per il PD. Questo partito, il mio partito, o recupera diversi mondi con politiche sociali diverse oppure rischiamo di smarrirci, evidentemente non basta spostarsi verso il centro-destra per recuperare voti se poi crei una voragine nella tua di sinistra… Mi auguro che si ponga velocemente rimedio e non prevalga la tracotanza e la sufficienza, si ascoltino di più i territori e si dia più attenzione al mondo del lavoro”.

Sempre su facebook il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo, commenta così:

“Il risultato elettorale delle amministrative dovrebbe indurre il Pd a rivedere l’italicum (legge elettorale)con la previsione del premio alla coalizione in un’ottica di sistema politico bipolare o tripolare. L’Italia da qui ancora per diversi anni non sarà mai un Paese dove vige il bipartitismo sul modello americano. L’idea renziana del monopartitismo dentro il quale comprimere o ‘zippare’, come si direbbe in termini informatici, le ragioni del centrosinistra e anche quelle di parte del centrodestra in una prospettiva di partito della nazione porterà inevitabilmente il PD a perdere pezzi a sinistra e a centro. Renzi si illude che la legge elettorale così fatta metta il PD nella condizione di concorrere a vincere le elezioni. Il PD rischia seriamente di non partecipare al ballottaggio. Il secondo turno dei sindaci del prossimo 19 Giugno per come sono messi i numeri a Torino, Roma, Bologna e Milano confermerà questa analisi”.

Soddisfatto l’assessore regionale al lavoro e alla famiglia, Gianluca Miccichè, esponente dell’UDC:

“La Sicilia si conferma un’isola felice per l’Udc. Il successo delle nostre liste e dei nostri candidati premia l’impegno della nostra classe dirigente e può essere un’ottima base di partenza per ricostruire una proposta politica popolare e moderata. Tra i risultati spicca la vittoria del presidente del partito, Margherita La Rocca Ruvolo, che diventa sindaco di Montevago e l’affermazione delle nostre liste nei comuni, sempre vicine e in alcuni casi oltre il 10%”.

“Anche ad Alcamo, dove il voto di protesta premia il M5S – conclude l’assessore Miccichè – l’UDC grazie alla dedizione del nostro capogruppo all’Ars Mimmo Turano raggiunge il 9%. Sono tutti risultati che ci confortano e ci dicono che ci sono tanti siciliani che vogliono e debbono essere politicamente rappresentati”.

Interviene anche il segretario regionale del PD, Fausto Raciti, che ovviamente, si dice contento:“Siamo al ballottaggio in quasi tutti i comuni a doppio turno con un’affermazione netta dei nostri candidati nei comuni sotto i 15.000 abitanti. Il voto ci premia dove abbiamo saputo conciliare unità e credibilità, ci penalizza nei casi di fine traumatica della nostra esperienza di governo, come ad Alcamo, o dove hanno prevalso le divisioni”.

“Caltagirone, Canicattì, Favara, Porto Empedocle, Giarre, Noto sono le nostre priorità dei prossimi giorni: a queste sfide lavoreremo da subito per unificare il nostro campo. Vogliamo, con sforzo reciproco, dare una mano anche ai candidati che sono espressione delle forze che sostengono con noi il governo della Regione. Auguriamo buon lavoro ai nostri sindaci eletti al primo turno – aggiunge Raciti – ed esprimiamo un sincero ringraziamo a tutti i candidati che si sono misurati nelle nostre liste in questa competizione elettorale”.

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