Tour istituzionale a Lampedusa per un museo, mentre i medici dell’isola sono abbandonati

3 giugno 2016

Sono solo cinque e devono fronteggiare l’enorme mole di lavoro che arriva con gli sbarchi di migranti, oltre a prendersi cura degli isolani. Petizione online mentre le massime istituzioni dello Stato sbarcano sull’isola per una delle solite passerelle

Gran tour istituzionale oggi a Lampedusa per l’inaugurazione del Museo della fiducia e del dialogo del Mediterraneo e il primo Museo archeologico dell’isola. Arrivano, niente poco di meno che, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. Presente anche il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, l’Arcivescovo di Agrigento, il Cardinale Francesco Montenegro, oltre al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.

Che ve lo diciamo a fare? Fiumi di retorica sui migranti e su quanto quest’isola ‘sia buona e bella’ non mancheranno di certo. La solita tiritera e le solite pacche sulle spalle così utili alle ambizioni politiche della sindaca Nicolini, così inutili per un’isola che, come sempre, si ritrova abbandonata a se stessa sulle questioni più scottanti.

E’ il caso, ad esempio, della sanità: solo 5 medici sull’isola impegnati quotidianamente con i tantissimi migranti che vengono portati là, oltre all’ordinaria amministrazione. Pensate che tutte queste teste coronate in visita sull’isola si occuperanno di questo problema?

Ci pensano, sicuramente, i cittadini di Lampedusa che hanno lanciato una petizione online indirizzata al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e al ministro dell’Interno Angelino Alfano, per predisporre il potenziamento dello staff medico e infermieristico del poliambulatorio lampedusano. “È il minimo che il governo possa fare per migliorare la situazione dell’isola, non solo per i migranti ma anche per i 6.299 abitanti dell’isola – si legge nel testo della petizione -. Il Ministero della Salute e dell’Interno devono intervenire”.

Qualcuno darà loro ascolto? O, come al solito, spente le telecamere, Lampedusa sarà solo pensiero dei lampedusani?

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