Ex sportellisti: in due riprendono a protestare con lo sciopero della fame

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Sono Adriana Vitale e Giovanni Di Vrusa che, da ieri, sono di nuovo protagonisti di una protesta silenziosa: dormono fuori non mangiano. Hanno iniziato a protestare prima che l’Ars approvi una norma-burla che non garantisce alcunché, a parte l’iscrizione in un albo che, al massimo, potrà avere una valenza elettorale…

Per farli stare zitti i soliti politici prendi-in-giro-tutti hanno inserito una norma-burla nella finanziaria stralcio che l’Ars dovrebbe approvare questa settimana. In base a questa norma, i circa mille e 500 dipendenti degli ex Sportelli multifunzionali della Regione sbaraccati verranno inseriti in un albo. A che servirà tale albo? A nulla. Al massimo, in campagna elettorale arriveranno le promesse per lavorare qualche mesa di qua e di là.

Adriana Vitale, l’ex sportellista che si è già cimentata in lotte e scioperi della fame, dopo aver presentato un emendamento che è stato ‘bocciato’ dalla commissione Bilancio del Parlamento siciliano – per essere sostituito dalla norma-burla dell’albo, è tornata a manifestare.

Ieri ha scritto sulla sua pagina facebook Adriana Vitale:

“Il presidio iniziato l’8 febbraio continua. Da oggi, Giovanni Di Vrusa e io abbiamo iniziato un nuovo sciopero della fame e il sit sarà giorno e notte, si dorme di nuovo per strada. La norma, da sola, non è commestibile! Non ci interessano i loro infiniti tempi tecnici, non coincidono con la necessità del vivere quotidiano dei lavoratori. Si devono dare una mossa!”

Oggi altra nota su facebook dopo la notte:

“Prima nottata passata per strada e secondo giorno di sciopero della fame. La norma da sola è fine a sé stessa e non basta, bisogna essere subito consequenziali e attivare tutte le procedure per rimetterci presto al lavoro.

Chi difende il proprio lavoro indossa abiti d’oro impreziositi da pietre preziose che profumano di dignità”

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