10 Maggio 1933: anniversario dei Bucherverbrennungen nazisti

10 maggio 2016

Il 10 Maggio del 1933,’ nell’Opernplatz berlinese, i seguaci di Hitler organizzarono un grande falò dove vennero gettati più di 25 mila libri che i nazisti consideravano “contrari allo spirito tedesco”

“Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”, scrive Heinrich Heine.

I cosiddetti Bucherverbrennungen furono dei roghi organizzati nel 1933 dalle autorità della Germania nazista, durante i quali vennero bruciati tutti i libri non corrispondenti all’ideologia nazista.

I roghi, concepiti per eliminare “lo spirito non tedesco”, vennero organizzati dalla Associazione studentesca della Germania.

Il più grande rogo avvenne il 10 maggio 1933 nell’Opernplatz berlinese; in questo giorno, infatti, si organizzò un grande falò dove vennero gettati i libri considerati dai nazisti “contrari allo spirito tedesco”. Furono bruciati più di 25.000 libri.

Nello stesso giorno il gerarca nazista Joseph Goebbels vi tenne perfino un discorso, dove affermava che i roghi erano un ottimo modo “per eliminare con le fiamme lo spirito maligno del passato”.

Credo che il modo migliore per esorcizzare l’orrore di quelle fiamme sia ricordare l’incipit del Diario di Anna Frank, un libro che, come l’Inno alla Gioia di Schiller e Beethoven, dovrebbe diventare il simbolo di una nuova civiltà.

“Lunedì 15 giugno 1942”

“Domenica pomeriggio c’è stata la mia festa di compleanno. Rin – tin – tin è piaciuto moltissimo a tutti i miei compagni. Ho ricevuto due spille, un segnalibro e due libri. Prima di tutto vorrei descrivere un po’ la mia classe e la scuola, cominciando dalle compagne”.

foto tratta da onemoreblog.org

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