Referendum di Ottobre: i conti di Napolitano e Renzi non tornano più. E ora hanno paura di perdere

9 maggio 2016

Napolitano, Renzi e la Ministra Boschi stanno scoprendo le carte: hanno paura di perdere il referendum di Ottobre. Gl’italiani, in massa, non solo non vogliono le riforme-papocchio della Costituzione, ma non sopportano più Renzi e le sue bugie. Da qui gli attacchi scomposti alla magistratura. da qui gli appelli di Napolitano. Da qui le offese gratuite della Ministra Boschi a chi voterà No. Tutte manifestazioni di debolezza di un Governo ormai alla frutta

 

Dunque, se abbiamo ben capito, i magistrati non dovrebbero partecipare al dibattito culturale – e inevitabilmente politico – sul futuro della Costituzione italiana. Renzi, Napolitano e un Parlamento nazionale di ‘nominati’ (questi ultimi delegittimati da una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il Porcellum, ovvero la legge elettorale con la quale sono stati eletti i parlamentari nazionali) hanno stravolto la Costituzione. Ma i magistrati dovrebbero stare zitti.

Forse i magistrati non sono cittadini come tutti gli altri? Forse non hanno il diritto di dire la loro sulle riforme costituzionali? Così la pensa il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). Che ha fatto sapere che siccome il referendum di Ottobre è diventato “politico”, i magistrati farebbero bene a non prendere posizione. Ma va!

Chi ha trasformato il referendum per dire Sì o No alle riforme-papocchio in uno scontro “politico”?

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. Che ha detto – e speriamo che non sia una delle sue solite bugie – che se perderà lascerà la politica.

Dunque è Renzi che, politicizzando il referendum sulle riforme-papocchio della Costituzione, vorrebbe mettere la ‘mordacchia’ ai magistrati. Con l’avallo del CSM che, per un terzo, è composto da politici nominati dalla politica (i ‘famosi’ membri laici del CSM).

Che dire? Che, a nostro avviso i promotori delle riforme-papocchio della Costituzione si sono bevuti il cervello.

Nel giro di pochi giorni, infatti, abbiamo assistito:

a un intervento dell’ex presidente della Repubblica, Napolitano, preoccupato – e ne ha ben donde – della vittoria dei No al referendum di Ottobre;

all’arroganza di Renzi che, un giorno sì e l’altro pure, attacca la magistratura (forse è stanco di contare gli inquisiti e gli arrestati del PD per corruzione, che crescono di giorno in giorno);

a una dichiarazione alluncinante della Ministra Maria Elena Boschi, che forse presa dalla disperazione di perdere il referendum di Ottobre, ha detto che tutti quelli che voteranno No al referendum “sono di casa Pound”;

e, adesso, all’intervento del CSM – del quale nessuno avvertiva il bisogno – che invita i magistrati a disinteressarsi delle riforme costituzionali.

Insomma, che sta succedendo? Semplice: Napolitano, Renzi e i vari potentati che li appoggiano hanno capito che gl’italiani, a Ottobre, voteranno in massa No alle riforme-papocchio della Costituzione.

Voteranno No non soltanto perché queste riforme sono ridicole e degne, in tutto e per tutto, del basso livello politico del Governo Renzi; ma voteranno in massa No perché gl’italiani, che non sono affatto stupidi, hanno capito che Renzi racconta un sacco di fesserie.

Gli attacchi scomposti ai magistrati (che dovrebbero auto-imbavagliarsi come se non fossero cittadini italiani!), gli attacchi della Ministra Boschi a chi annuncia di votare No (ieri, in Sicilia, ha risposto per le rime il dirigente del PD siciliano, Pino Apprendi, che ha annunciato che voterà No, come potete leggere qui), gli appelli ‘gozzaniani’ di Napolitano non sono altro che manifestazioni di debolezza.

Più passa il tempo, più Renzi parla, più gl’italiani si convincono, in massa, che bisogna votare No a una pessima riforma della Costituzione e, soprattutto, per mandare a casa Renzi e il suo Governo di saltimbanchi della politica.

Mentre all’inizio del suo mandato la gente lo ascoltava, mentre fino a qualche tempo fa lo sopportava, adesso, quando Renzi spunta in Tv, la gente cambia di corsa canale.

Insomma, a parte i suoi fedelissimi, nessuno lo sopporta più.

E più passa il tempo, più i vari Napolitano, Renzi, Maria Elena Boschi e via continuando si vanno convincendo – e non hanno torto, almeno questo l’hanno capito – che hanno ‘buone probabilità’ di perdere il referendum di Ottobre…

Un dramma, per Renzi. Ora dovrà dire agl’italiani che quando ha detto che si sarebbe ritirato dalla politica se avesse perso il referendum stava scherzando. Glielo dirà prima o dopo il voto di Ottobre?

Questo è il dilemma…

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