Palermo a targhe alterne: ma le contravvenzioni appioppate ieri ai palermitani sono legittime?

28 aprile 2016

Non è che il Comune dovrà restituire anche questi soldi ai cittadini? Il nostro dubbio nasce leggendo le dichiarazioni di Nadia Spallitta, Luisa La Colla e Stefania Munafò che negli ultimi tempi – dobbiamo precisare con buone ragioni – le danno in testa a un’Amministrazione comunale forse un po’ troppo distratta e dedita solo a fare ‘cassa’ con provvedimenti illegittimi. Il ‘dramma’ umano e politico di Rosario Filoramo, il capogruppo del PD al Consiglio comunale di Palermo che qualche giorno fa si è schierato con Orlando e la sua Giunta. E che si ritrova nel partito tre donne ‘terribili’ che invece fanno opposizione…

 

Palermo, targhe alterne 24 ore dopo. Ieri pioggia di contravvenzioni per gli automobilisti che non hanno rispettato l’ordinanza dell’Amministrazione comunale. Ma siamo sicuri che sia tutto regolare? Siamo sicuri che l’ordinanza adottata dal Comune sia legittima?

Ieri mattina abbiamo scritto che, a nostro modesto avviso, nell’ordinanza adottata dall’Amministrazione comunale avrebbero potuto essere riscontrati elementi di illegittimità

(come potete leggere qui).

I nostri dubbi vengono adesso suffragati da alcune dichiarazioni. Sono le dichiarazioni di tre donne che, da qualche mese a questa parte, carte alla mano, le danno in testa – non senza molte buone ragioni – a un’Amministrazione comunale di Palermo che, su questo come su altre questioni, sembra ormai nel pallone.

Le tre donne sono Nadia Spallitta, Luisa La Colla e Stefania Munafò. Tutt’e tre militano nel PD.

Scrive Nadia Spallitta, vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo:

“Sono preoccupata per il ‘nuovo’ provvedimento che l’Amministrazione ha ritenuto di potere applicare e cioè una vecchia ordinanza dell’ex assessore comunale Francesco Scoma – adottata dall’ex sindaco Diego Cammarata nel 2010 – con la quale si introducevano dei limiti alla circolazione a giorni alterni per le auto con motorizzazione Euro 0, 1, 2 e 3, (provvedimento targhe alterne). Ritengo che sia indispensabile adottare misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico e dunque a tutela della salute pubblica, ma dubito ancora una volta che il percorso seguito dall’Amministrazione sia quello corretto. Infatti l’ordinanza sulle targhe alterne del 2010 si fondava su studi e verifiche del 2009, oggi ampiamente superati e non più rappresentativi degli attuali livelli di smog in città”.

Insomma, i dubbi sulla legittimità amministrativa del provvedimento che abbiamo sollevato ieri – provvedimento adottato dall’accoppiata Leoluca Orlando-Giusto Catania (quest’ultimo è il ‘fantasistico’ assessore comunale alla Mobilità) – si stanno rivelando tutt’altro che campati in aria.

“Temo dunque che il provvedimento possa risultare inadeguato – aggiunge Nadia Spallitta – dal momento che non tiene conto di luoghi e parametri interessati da un maggiore inquinamento atmosferico. Inoltre, sotto il profilo giuridico, prevedere la circolazione a targhe alterne contrasta con l’introduzione delle ZTL previste dal PGTU Piano Generale del Traffico Urbano) del 2013 e dai provvedimenti esecutivi e attuativi successivi (n. 365/2013 PGTU; n. 166/2015 della Giunta comunale; n. 787/2015 che introduce le ZTL e le relative tariffe; n. 28/2016 e n. 32/2016 che regolamentano le entrate nella ZTL centrale ed ancora le ordinanze dirigenziali n. 161 n. 195, che regolamentano l’accesso, il transito e la sosta nelle ZTL centrali)”.

“O si consente il traffico a targhe alterne o lo si vieta con le ZTL. che sono sono state sì sospese dal TAR Sicilia, ma sono ancora vigenti e rappresentano un’abrogazione dei precedenti provvedimenti incompatibili con l’ordinanza del 2010. In altri termini, se l’Amministrazione non adotta atti non solo più opportuni e calibrati in relazione alle aree sensibili – ma sopratutto superati dai provvedimenti successivi – si corre il rischio che ancora una volta, in sede di contenzioso, l’ente possa risultare soccombente, con i conseguenti e inaccettabili danni all’Erario”.

Insomma, Nadia Spallitta nella vita fa l’avvocato e in questo passaggio dice due cose.

Prima cosa: le ZTL (Zone a Traffico Limitato) sono state sospese, ma sono vigenti ed eliminano i precedenti provvedimenti, compresa la frettolosa adozione dell’ordinanza sulle targhe alterne.

Seconda cosa: quando la vice presidente del Consiglio comunale parla di “rischio… in sede di contenzioso”, con “conseguenti e inaccettabili danni all’Erario” ci fa venire in mente una domanda che noi ‘giriamo’ al sindaco e all’assessore Catania:

Non è che, per caso, le contravvenzioni che i vigili urbani hanno iniziato ad appioppare ieri ai malcapitati cittadini sono illegittime? Perché in questo caso il Comune, oltre a dover restituire ai cittadini i soldi della ZTL ‘pirandelliana’ dovrà restituire anche i soldi dei cittadini che hanno già pagato le multe, o sorbirsi i ricorsi.

Auspico pertanto – prosegue Nadia Spallitta – che l’Amministrazione riveda la sua posizione e valuti con strumenti coerenti e aggiornati le misure da intraprendere a tutela della salute pubblica. In tal senso è indispensabile procedere con l’aggiornamento – obbligatorio dall’Ottobre del 2015 – del PGTU, strumento che garantisce la possibilità di affrontare in modo organico, razionale e complessivo, i delicati temi della viabilità, della viabilità e della sicurezza pubblica, che non consentono un approccio approssimativo con provvedimenti “tampone”, inidonei come tali alla risoluzione dei problemi”.

Non meno tenera Luisa La Colla, consigliera comunale: 

“Le targhe alterne – taglia corto Luisa la Colla – rappresentano l’ennesimo provvedimento facile di uffici incompetenti“.

“Ci sono – aggiunge la consigliera comunale – troppe lacune: mancano, per dirne due, il Piano di risanamento della qualità dell’aria, perché non bastano le sole azioni ‘repressive’, nonché una mappatura delle strade per classificare quelle a più rischio inquinamento rispetto ad altre”.

“L’amministrazione comunale – prosegue Luisa La Colla – parla spesso di inquinamento, polveri sottili, ecc., senza titoli degni di questo nome, visto che negli uffici comunali non c’è neanche un chimico. È evidente, poi, che il ritorno delle targhe alterne è una ripicca, dopo la sospensione della ZTL: questo provvedimento non ha, d’altronde, come il precedente, il fine di tutelare la salute dei cittadini, perché, se fosse stato così, la circolazione dovrebbe essere interdetta a tutti i mezzi con motore diesel, fino all’Euro 4″.

“Inoltre – prosegue puntuta l’esponente del PD – come avviene in altre città portuali, sarebbe il caso di far spegnere i motori alle grandi navi da crociera che approdano a Palermo, dando al contempo la possibilità di usufruire delle banchine elettrificate”.

Quindi la ‘botta’ finale a Rifondazione comunista, che a Palermo è ormai diventato non un partito di sinistra alternativa al PD, ma il partito di radical chic di Giusto Catania & compagni:

“Infine – conclude Luisa La Colla – le targhe alterne ricadranno economicamente sulle classi meno abbienti, cioè su chi non ha la possibilità di cambiare la propria auto con una più moderna”.

Ci va pesante anche Stefania Munafò, altra dirigente del PD di Palermo (segretaria provinciale del PD e responsabile del settore ambiente):

“Il sindaco – dice Stefania Munafò – pensa solo a volere fare ‘cassa’, prima con le 100 euro della ZTL per salvare AMAT, ora con le multe da 164 euro applicando una vecchia ordinanza del 2010 con dati relativi all’inquinamento del 2009. Un’ordinanza emessa da Cammarata a seguito di diverse note inviate da parte del settore territorio e ambiente in cui venivano richieste iniziative mirate al contenimento del inquinamento atmosferico”.

“I dati forniti dalla rete di monitoraggio del inquinamento del Comune di Palermo – aggiunge la segretaria provinciale del PD – evidenziavano criticità non di poco conto, motivo per cui venne emesso il provvedimento secondo l’art. 54 comma 4 del decreto legislativo 267/00 che conferisce al sindaco la facoltà di emettere provvedimenti contingibili e urgenti e visto l’art 7 del codice della strada di sospendere temporaneamente la circolazione veicolare. Misure da attuare nel breve periodo al fine di ridurre i valori e le soglie di allarme per l’incolumità dei cittadini”.

“Il sindaco – precisa Stefania Munafò – oggi riserva ai palermitani un altro pacco regalo. Riesuma una vecchia ordinanza a firma Cammarata e, senza avere accertato né motivato criticità ambientali, ordina la limitazione della circolazione dei veicoli. Peraltro quest’Amministrazione ha effettuato i controlli di inquinamento resi noti stamattina ai sindacati (ieri mattina per chi legge), che risultano ben al di sotto della soglia prevista per legge e che ‘dall’analisi dei risultati si evince che nei siti oggetto d’indagine il valore del PM4 non supera il limite imposto dalla normativa‘. Per cui non sussiste nessuna motivazione vera a tutela dei cittadini ed è evidente che questo provvedimento illegittimo che non contiene né dati aggiornati, né le motivazioni ha le stesse carenze della ordinanza del TAR sulla sospensione della ZTL ovvero: carenza di motivazioni”.

P.S.

Povero capogruppo del PD a Sala delle Lapidi, Rosario Filoramo, che qualche giorno fa ha cercato di riannodare i fili con Orlando e la sua Giunta. Vita dura, per gli inciucisti del Partito Democratico di Palermo…

Ah, queste donne terribili del PD! 

 

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