Crocetta sbeffeggiato alla Faraona di Faraone: ma non dovrebbe andare a casa? Invece resta

14 aprile 2016

Dalla Leopolda sicula è uscito fuori un presidente della Regione siciliana dimezzato. Se Rosario da Gela avesse una bava di dignità dovrebbe togliere il disturbo. Ma di questo non se ne parla. Così il disastro di una Sicilia che affonda continua

Ci sono volute 48 ore di antibiotici per riprendermi dalla botta ricevuta alla Leopolda. Un forza della natura ci ha travolti, un vento forte, impetuoso ha soffiato a Palermo, all’interno degli stand della ex Sandron.

(Prima di essere colto dalla sindrome di Stendhal di fronte a tanta bellezza mi chiedevo se qualcuno del PD avesse in casa un libro edito da quella gloriosa casa editrice siciliana mandata a puttane dagli  antenati di Salvini).

Non sto ancora bene, ma l’ansia di mettere giù le mie impressioni ancora vivissime di quel poderoso discorso mi incalza, e quando io sono incalzato… divento tutto rosso.

Ho un chiaro ricordo, la folla strabocchevole, il parterre di lusso e nell’aria si spandeva la voce di Roberto Vecchioni:

“Sicilia, isola di merda …”.

Che emozioni, ragazzi!

Comincio dalla fine: Faraone ha bocciato il Crocetta bis. Un presidente in carica e ricandidabile viene tolto di mezzo come un fastidioso foruncolo e invitato, se proprio insiste, a partecipare alle primarie.

E’ dunque un presidente dimidiatus (dimezzato) che se avesse una bava di dignità dovrebbe andarsene a casa, ma a quanto pare è rimasto.

A proposito, non tengo affatto conto dei chiarimenti e della pace intervenuta dopo i  “chiarimenti”: sapevo che sarebbe scoppiata. Mai visti i tacchini chiedere di avere anticipato il Natale…

Il sottosegretario all’Istruzione ha pure esposto la mercanzia: il povero Berlinguer, che non sapeva nemmeno dov’era e la Giannina.  Peccato che Giovanni Gentile non fosse disponibile…

La Giannina giuliva ci ha parlato di fondi per l’Università (ma lei che c’entra?) senza però dirci che cosa inventeranno per le università  e neppure ci ha detto come saranno distribuiti, né quanto toccherà alla Sicilia (ho brutti presentimenti…).

Ha detto sempre la Giuliva che ben 18.000 sono i candidati siciliani al prossimo concorso. La gallina Faraona invece di vergognarsi ha sbandierato un dato che dovrebbe farla inorridire e ci comunica, garrula, che in Sicilia ci sono 4000 posti, ma non ci dice che cosa accadrà agli idonei.

Forse un po’ di pudore le sarà venuto pensando che riprenderà lo schifo delle supplenze e della deportazione al Nord.

Faraone a un certo punto si trasforma in Cirano di Bergerac e passa da un affondo all’altro

Il trinomio antimafia, imprese e politica non esiste più, tuona. Non esiste più? Ma quando mai è esistito? L’ha letto a suo tempo il programma di Crocetta? Credo di no, all’epoca aveva interessi non renziani. Io l’ho letto. La mafia è stata sottoposta ad una sfibrante lotta verbale, ma purtroppo non è bastato.

Sull’impresa il Crocetta-pensiero era una notte nera in cui tutte le vacche sono nere; quanto alla politica, lasciamo perdere… eppure  il suo partito prerenziano, è vero, lo ha candidato alla Presidenza della Regione e lo ha sostenuto alle elezioni. Ma lei può cambiare le cose, o no?

“Al fin della licenza, io tocco”.

Sui fondi europei è stato chiaro: La Sicilia deve uscire dall’obbiettivo 1. Continuando così ci riuscirà. L’Unione Europea si romperà di vedersi tornare indietro i soldi e farà come in quella famosa barzelletta delle galline: procederà direttamente alla consegna di un bonus a ciascun siciliano che ne farà quello che vuole e amen.

Si è accorto certamente il Sotto, nella sua leggendaria callidia, che la programmazione 2014/2020 è già in ritardo di due anni, che la Sicilia dovrà spendere in 5 anni quello che è assegnato per sette anni? Ci spiega come farà e quali truppe schiererà?

Le elezioni anticipate in Sicilia non sono possibili. Io la capisco, anche se non spiega perché: le sa bene che Crocetta, per stanarlo da Palazzo d’Orleans, non sarà sufficiente far dimettere gli assessori, né andare sotto la sua finestra a Piazza Indipendenza con tutto il PD a gridare “Crocetta vattene”.

Occorreranno cani e lacrimogeni e le forze speciali, sapendo che non si consegnerà vivo. E così dovremo tenerci “una guida incauta” (sono parole tue, Ramon), dove per incauto il Devoto Oli intende “persona che trascura qualsiasi eventualità o pericolo anche grave”.

Salute, siciliani!!

Foto tratta da sikelianews.it

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