La sentenza sbagliata della Cassazione, il professore Costa: “I docenti boicottino il libro che offende i Siciliani”

9 aprile 2016

Una volta tanto che il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha fatto una cosa giusta la Giustizia gli ha dato torno. Per il leader dei Siciliani Liberi, Massimo Costa, “si tratta di una sentenza razzista che promuove un libro che riflette la cultura lombrosiana e per questo si invitano tutti i docenti siciliani a non adottare i libri di testo della Principato

“Apprendiamo con sgomento che la Corte di Cassazione ha stabilito che un libro destinato a studenti della scuola secondaria di I grado che inculca pregiudizi razziali anti-siciliani, privi di qualsivoglia fondamento storico, sociale o politico, non può essere ritirato dall’insegnamento in quanto farebbe parte della libertà d’insegnamento”.

Lo dice il professore Massimo Costa, leader del movimento Siciliani Liberi commentando la sentenza della Corte di Cassazione secondo cui è lecito definire mafiosa la Sicilia. Il caso nasce da un ricorso del presidente della Regione siciliana che aveva denunciato per diffamazione la casa editrice Principato per le affermazioni contenute nel libro Geo Italia, le Regioni.

Per Siciliani Liberi, si tratta di una sentenza “razzista” che promuove un libro che riflette la cultura “lombrosiana” e  per questo si invitano tutti i docenti siciliani a non adottare i libri di testo della Principato.

“Il libro dice agli studenti chiaro e tondo che la Sicilia è mafiosa, che è governata dalla mafia. E ciò è semplicemente falso. La mafia c’è come in tutta l’Italia, meno che in molte altre regioni, anche del Nord”.

“La mafia c’è e c’è stata certo, ma dipingere l’intera società come dominata e avvelenata dai rapporti mafiosi è semplicemente un’indecenza razzista, che fra l’altro farebbe comodo solo agli stessi mafiosi. Non è per caso per lo stesso motivo che la TV italiana invita i figli degli stragisti mafiosi nei suoi salotti buoni? E’ così che ci vuole l’Italia. L’Italia ci vuole mafiosi. Ma sappiano che per noi è l’Italia che è mafiosa”.

Il libro sostiene anche che La Sicilia è una regione che riceve dallo Stato più di quello che dà, e consuma più di quello che produce: notizie rigorosamente false, perché è vero l’esatto contrario.

E infatti il professore Costa precisa: “L’affermazione, soprattutto nella sua prima parte, è semplicemente falsa ed è facilmente argomentabile con statistiche economiche alla mano. L’affermazione è però, nel suo complesso, volutamente discriminatoria. Perché nel testo non si illustra qual è lo sfruttamento energetico della Sicilia, lo sfruttamento economico, i tagli a scuola e università, la slealtà dello Stato, certificata dalla Corte dei Conti, che impone alla sola Sicilia il sacrificio più alto d’Italia per il ‘risanamento della finanza pubblica statale? Nulla di tutto questo. Solo l’insulto, gratuito e razzista”.

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