Palermo, il TAR Sicilia ‘boccia’ la ZTL del sindaco Orlando e dell’assessore Catania

6 aprile 2016

Il TAR Sicilia ha ‘bocciato’ la ZTL proposta dall’Amministrazione comunale di Palermo. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di associazioni e di cittadini contro l’istituzione di una Zona a Traffico Limitato che, in verità, è sempre apparsa ai cittadini come una tassa di circolazione automobilistica abusiva e vessatoria. I passaggi essenziali dell’ordinanza del TAR riportati da Massimo Merighi. Le dichiarazioni di Nadia Spallitta, Vincenzo Figuccia, Francesco Scoma e Giulio Tantillo, Confesercenti Palermo, Movimento 5 Stelle, Vincenzo Fumetta, Angelo Figuccia. Domani conferenza stampa del PD di Palermo

Il TAR Sicilia ha ‘bocciato’ la Zona a Traffico Limitato che l’Amministrazione comunale di Palermo ha provato a istituire. I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno accolto il ricorso presentato da alcune associazioni e da circa 200 cittadini.

Per l’Amministrazione comunale guidata da Leoluca Orlando è una sconfitta culturale prima che politica e amministrativa. Il primo cittadino ha difeso fino all’ultimo una scelta amministrativa che è sempre apparsa debole e confusa.

Per la cronaca, il ricorso è stato presentato dagli avvocati Alessandro Dagnino e Giovanni Scimone per conto delle associazioni Bispensiero, Vivo Civile e Comitato Salviamo il Cuore di Palermo e da circa 200 cittadini di Palermo. Il TAR ha accolto la richiesta di sospensiva: la ZTL è stata sospesa e la trattazione del merito è stata fissata al prossimo 6 Novembre.

Forse a pesare sul giudizio del TAR Sicilia è stata anche la demagogia che ha accompagnato questo provvedimento. Lo scorso Dicembre la ZTL – approvata da 24 consiglieri comunali su 50 – è stata presentata come un modo per finanziare il Tram della città. Sono stati in tanti a sottolineare la contraddizione di un provvedimento che avrebbe dovuto disincentivare l’uso dell’automobile e che, invece, di fatto, si proponeva di fare ‘cassa’ consentendo agli automobilisti – al costo di 100 Euro all’anno – di attraversare la stessa Zona a Traffico Limitato!

Sulla sua pagina facebook Massimo Merighi, protagonista dell’associazione Bispensiero, riporta alcuni passaggi dell’ordinanza dei giudici del TAR Sicilia:

“Illogica la scelta di introdurre contestualmente le due ZTL 1 e 2 dove nel Piano generale del traffico era prevista l’implementazione progressiva di tali zone (in particolare, quanto alla ZTL2, se ne subordinava la sua attivazione al ‘consolidamento dell’assetto del sistema di trasporto pubblico urbano’)”.

Così i giudici della Terza sezione del TAR di Palermo presieduta da Giovanni Tulumello, con Aurora Lento consigliere e Lucia Maria Brancatelli Referendario, Estensore) hanno motivato la sospensione della Zona a Traffico Limitato a Palermo.

Per i giudici, non è dimostrata la necessità di introdurre il sistema di tariffazione per il raggiungimento degli obiettivi Piano del traffico visto che “si possono curare le esigenze di controllo della circolazione e di tutela ambientale – prosegue l’ordinanza – con misure limitative della circolazione prive di carattere oneroso”.

E poi, si legge ancora “l’insussistenza – nonostante affermazioni meramente programmatiche di segno contrario, genericamente riportate e non adeguatamente comprovate – di concrete misure di potenziamento del trasporto pubblico tali da compensare il prevedibile aumento del fabbisogno di ricorso a mezzi alternativi di spostamento”.

Infine secondo i giudici amministrativi “i princìpi, in tema di priorità della tutela della qualità dell’aria, non appaiono garantiti dal provvedimento impugnato, che in argomento appare contraddittorio ed illogico, nella parte in cui, pur giustificando l’esercizio del potere con finalità di tutela ambientale, privilegia tuttavia il disincentivo di natura economica (dal quale peraltro esclude tutti i motoveicoli), e la corrispondente entrata per l’ente, rispetto a forme di limitazione più efficaci sotto il profilo del contenimento delle emissioni, e prive di onere economico per i cittadini. La domanda di sospensione – si legge nella sentena – appare legittima in quanto l’utenza non può subire una ingiustificata compressione del proprio diritto alla mobilità”.

La discussione sul merito è fissata per il 6 novembre. Il Comune può presentare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA).

E intanto si registrano le prime reazioni.

Nadia Spallitta (PD), vice presidente del Consiglio comunale di Palermo:

“Il TAR accoglie l’istanza cautelare e sospende le ZTL. Sono soddisfatta per la decisione del tribunale che conferma i dubbi sulla legittimità degli atti che ho sempre manifestato all’interno del Consiglio comunale e che ho altresì espresso apportando il mio personale contributo tecnico-giuridico alla redazione dello stesso ricorso, presentato da cittadini e associazioni”.

“Questo risultato – aggiunge Nadia Spallitta – è indubbiamente il prodotto di un lavoro di squadra e di grande sinergia con gli avvocati Dagnino e Scimone ai quali va la mia stima. Ugualmente importante è stato l’intervento delle associazioni Bispensiero, VivoCivile e AD&T. Ritengo che il cambiamento di cui Palermo ha bisogno debba passare, per essere effettivo, dal rigoroso rispetto delle regole e delle procedure che nella fattispecie, evidentemente, sono state disattese”.  

Vincenzo Figuccia, vice presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars:

“Si dimettano subito il sindaco Leoluca Orlando e il suo fido assessore Giusto Catania per la figuraccia rimediata con le ZTL
in seguito alla sospensiva decisa oggi dal TAR di Palermo. Su questa vicenda hanno avuto ragione i cittadini di Palermo che con il loro ricorso hanno bloccato una serie di provvedimenti illegittimi ed iniqui. Serve un piano della mobilità integrata, approvato dal
Consiglio comunale, e non atti di imperio di un podestà come crede di essere Orlando. L’arroganza ha perso ed avrà pesanti conseguenze”.

Francesco Scoma, parlamentare nazionale di Forza Italia e Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo:

“È l’ennesimo stop che questa Amministrazione è costretta a registrare e stavolta prende il nome di ZTL. Il TAR ha rinviato tutto a novembre, ma sono già parecchie migliaia i palermitani che hanno acquistato un tagliando che vale da sei mesi a un anno. Vogliamo sapere quali saranno le modalità di rimborso per questi cittadini e quando questo sarà effettuato”.

“La Giunta – continuano Scoma e Tantillo – si conferma poco influente sulla qualità della vita della città, soffocata sempre di più e sempre peggio da traffico, immondizia e tasse. E a questo si aggiunge la confusione che regna sovrana. A Palermo l’unica presenza certa, quanto inquietante, sono gli extra comunitari che ad ogni angolo di strada presidiano il territorio. È una situazione senza sbocco e, con questa Amministrazione, la città appare anche senza futuro”.

Mario Attinasi, presidente di Confesercenti Palermo:

“Alla luce del pronunciamento del TAR, che ha sospeso la ZTL di Palermo, non possiamo che invitare il sindaco Orlando a tornare al dialogo con la città: ascolti i residenti, i commercianti, le associazioni e apra un confronto con i palermitani che non sono contrari a priori alle limitazioni al traffico, ma che hanno giudicato sbagliate le scelte dell’amministrazione comunale, così come oggi hanno fatto i giudici amministrativi. Prima di attuare la Ztl, sono necessari i servizi come la mobilità alternativa e i parcheggi”.

“Le associazioni di categoria, compresa Confesercenti, hanno fatto di tutto per convincere l’amministrazione e l’assessore a confrontarsi con la città – aggiunge il direttore regionale di Confesercenti, Michele Sorbera – di fronte al pronunciamento del TAR, ci aspettiamo adesso che Catania tragga le conseguenze dal punto di vista politico”.

Insomma, la Confeserceti chiede le dimissioni dell’assessore Giusto Catania.

I parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle:

“Si scrive sospensione, si legge clamoroso fallimento”.

Per i deputati palermitani M5S di Camera ed Ars c’è un’unica chiave di lettura della decisione del TAR di bloccare le ZTL a Palermo: una sonora bocciatura della giunta Orlando, del PD, di gran parte del consiglio comunale e del loro sconfinato pressappocchismo”.

In realtà, il PD di Palermo è sempre stato contro la ZTL voluta dall’Amministrazione comunale. 

“Nella sua spasmodica ed irrazionale corsa a fare cassa – affermano i deputati – Orlando non ha esitato ad ignorare il coro indistinto di proteste arrivato pressoché da tutte le categorie sociali per un provvedimento pensato solo per fare cassa e mantenere in vita il tram. Un provvedimento che praticamente nulla a che vedere con una seria lotta all’inquinamento, che il Movimento 5 stelle, sia chiaro, appoggerà sempre e comunque”.

“C’è ora da chiedersi – dicono i parlamentari – da dove prenderà i soldi il Comune per mantenere in vita il tram. Non vorremmo che anche di questa sciagurata operazione finissero col fare le spese i cittadini, con aumento di imposte e ulteriori tagli ai già boccheggianti servizi e manutenzioni. Sia chiaro che noi vigileremo sulle mosse del Comune, pronti ad interessare della vicenda la Corte dei conti e la Commissione europea”.

“L⁠⁠a responsabilità di questo fallimento – concludono i deputati – è chiaramente da attribuire a tutti coloro che hanno votato il provvedimento. Non è escluso che li chiameremo a rispondere dell’eventuale danno erariale provocato”.

Vincenzo Fumetta, Rifondazione comunista di Palermo:

“La città di Palermo ha bisogno di provvedimenti che contribuiscano alla riduzione della pressione veicolare privata e che servano a contrastare l’inquinamento, tali scelte hanno una natura politica e non possono essere decise da un Tribunale amministrativo. Per questa ragione, invitiamo il sindaco e la giunta ad andare avanti, continuando ad investire sulla mobilità sostenibile e sulla tutela dell’ambiente”.
“Permangono alcune stranezze che speriamo vengano chiarite: non riusciamo a comprendere come mai le decisioni del TAR siano sistematicamente annunciate da una consigliera comunale prima della loro regolare pubblicazione”.
In realtà nessuno ha annunciato “le decisioni del TAR”.
“È imbarazzante – aggiunge Fumetta – che i partiti di opposizione chiedano le dimissioni del sindaco e dell’assessore alla mobilità dopo un pronunciamento del TAR su un atto amministrativo – conclude Fumetta – mentre gli stessi partiti sono rimasti in silenzio mentre la Corte dei conti condannava i loro capigruppo all’Ars per utilizzo improprio di soldi pubblici”.
Soddisfatto il commento di uno dei pochi consiglieri comunali di Forza Italia che non si ‘strica’ con la giunta Orlando: Angelo Figuccia:
“Accolgo con grande soddisfazione la decisione del TAR di sospendere le ZTL. Ciò che fa più riflettere è l’arroganza che ha portato il Sindaco Orlando ed il suo assessore Catania a non fare un passo indietro neanche di fronte ai tanti cittadini, alle associazioni, ai commercianti e a quanti di noi che abbiamo, a vario titolo e con ogni mezzo, tentato di far ragionare questa Amministrazione. Ci è voluto l’intervento dei giudici amministrativi per costringere il Sindaco a bloccare un provvedimento non solo ingiusto, ma evidentemente anche illegittimo”.
“Non nascondo – continua Figuccia – la preoccupazione sulle sorti dell’AMAT e dei suoi dipendenti, che rischiano di trovarsi in una situazione davvero difficile e che si sarebbe potuta evitare se il Sindaco, piuttosto che pensare di fare cassa sulle spalle dei cittadini, avesse da subito messo in atto delle strategie di spending rewiew, capitalizzando sulle risorse già in possesso dell’Amministrazione ed evitando sprechi di ogni sorta, proprio come accadeva nella Prima Repubblica, di cui evidentemente Orlando è degno erede”.
Saverio Romano, parlamentare nazionale di centrodestra:
“Il sindaco non lo sa fare. A Palermo anche il giudice amministrativo bacchetta Leoluca Orlando sulla ZTL. La buona amministrazione è una chimera”.

Domani, a Palermo, conferenza stampa del PD di Palermo, che ha sempre avversato la ZTL.

 

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