Muos, l’urlo di Niscemi e il silenzio della Regione: Povera Patria!!

10 marzo 2016

Mentre Niscemi protesta contro la mancanza di precauzioni durante l’accensione del Muos, il Governo Crocetta tace. E pure i deputati. Eccezione fatta per Nello Musumeci e Giampiero Trizzino. Sembra scritta per i nostri politici la canzone di Battiato: “Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos’è il pudore…”

“Siamo stati lasciati soli, Niscemi è stata lasciata sola”. Così Francesco la Rosa, sindaco del comune in provincia di Caltanissetta davanti agli studenti dell’istituto Da Vinci riuniti in assemblea straordinaria per protestare contro l’accensione del Muos, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari che la Marina Usa ha piazzato nella Sughereta di Niscemi (lì insiste la base Usa Naval Radio Trasmitter Facilit con 47 antenne installate nel 1991).

Una accensione, come vi abbiamo detto in questo articolo, che è una specie di test per consentire ai verificatori nominati dal Cga, ai tecnici dell’Arpa e a quelli dei legali No Muos di misurare la potenza delle onde elettromagnetiche emanate dal Muos e dalle antenne già presenti. Un test, che secondo le prime notizie che arrivano da Niscemi, potrebbe rivelarsi una farsa: a quanto pare, solo due delle tre parabole sono state accese e alla potenza minima (non al massimo come sarebbe a regime). Stessa storia per le antenne: non saranno testate simultaneamente per problemi “del sistema elettrico”.

Ieri, primo giorno di test, non sono mancate le proteste dei Comitati No Muos davanti alla base, nonostante un notevole dispiegamento delle forze dell’ordine. Nessuna precauzione, infatti, è stata presa per proteggere la popolazione dalle onde elettromagnetiche. Nessuna rassicurazione, niente di niente a parte la richiesta rivolta ai cittadini con apparecchi elettromedicali di allontanarsi dalla zona. Da qui le proteste dei legali, delle mamme e degli attivisti No Muos, di cui vi abbiamo già raccontato qui. 

Non solo. Da Palermo, dai palazzi della Regione, solo un silenzio assordante. Sordi e muti dinnanzi alle ansie di un territorio, dinnanzi all’arroganza di chi sta utilizzando i siciliani come cavie. Da qui l’amara considerazione del sindaco di Niscemi di cui vi abbiamo detto sopra.

Il Muos- Mobile user objective system- di Niscemi

Il Muos- Mobile user objective system- di Niscemi- Caltanissetta

Uniche eccezioni, Nello Musumeci leader del centrodestra e Giampiero Trizzino del Movimento 5 Stelle:

“Hanno acceso il Muos a Niscemi. Dicono si tratti di test sulle emissioni. Diranno – scrive Musumeci su Facebook- che non fa male e nessuno ci crede. Siamo in guerra ed esattamente come i droni da Sigonella, che partono senza che il Parlamento sia mai stato investito della scelta di partecipare ad operazioni militari, si accende anche il Muos per erigere un monumento alla nostra sovranità violata. Che senso ha progettare il futuro di un territorio e di un popolo se non siamo neppure capaci di salvaguardare la salute dei nostri concittadini? Crocetta tace. Ma anche questa- chiosa Musumeci-  non è una novità”.

Trizzino, da sempre in prima linea col suo movimento contro il Muos, sottolinea la mancanza di precauzioni: “Dopo la richiesta di chiarimenti , abbiamo appreso che sono state disposte misure di sicurezza legate all’ordine pubblico, ma – a quanto sembra – non in merito agli effetti che potrebbero produrre le onde elettromagnetiche sulla popolazione. Ci sembra paradossale che si discuta di pericolosità del Muos da cinque anni, e che nel giorno in cui viene avviato per verificarne gli effetti, viene del tutto disapplicato il principio di precauzione. Sarebbe stato quanto meno opportuno stabilire una distanza minima di sicurezza per l’incolumità della popolazione di Niscemi”.

“E’ imbarazzante – aggiunge il capogruppo Angela Foti – il silenzio della Regione che sta ad osservare senza muovere un dito. Del resto il governo sulla vicenda è sempre stato contraddittorio, finendo per assumere un atteggiamento decisamente filostatunitense”.

E gli altri? Ma non si vergognano almeno un po’?  Ma non è che Battiato pensava ai politici siciliani e alla Sicilia quando ha scritto Povera Patria?

“Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos’è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene…”

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