Giuseppe Milazzo: “Sulle ZTL abbiamo sbagliato: non avremmo dovuto partecipare ai lavori del Consiglio comunale”

10 marzo 2016

Intervista a Giuseppe Milazzo, parlamentare regionale di Forza Italia e consigliere comunale a Palermo. Una chiacchierata a trecentosessanta gradi con un esponente politico che è abituato a non mandarle a dire. “Sulla delibera che ha istituito le ZTL date una lettura distorta”. L’AMAT e le pressioni dell’Amministrazione Orlando sul Consiglio comunale. La bufala sugli oltre 300 milioni di Euro di fondi europei per il Tram. E altro ancora

Giuseppe Milazzo non ci sta. Al parlamentare regionale e consigliere comunale a Palermo l’etichetta di politico che dice una cosa e ne fa un’altra non gli piace proprio. In effetti, noi siamo stati un po’ ‘monelli’ con lui. Qualche giorno fa (come potete leggere qui) abbiamo scritto di lui le seguenti parole:

“In Consiglio comunale, d’accordo con il gruppo consiliare al quale appartiene, partecipa ai ‘giochi’ consociativi con il suo partito, mentre a Sala d’Ercole presenta e fa approvare una norma che, se applicata, dovrebbe bloccare la ZTL, in attesa che il Consiglio comunale riesamini la questione complessivamente”. Insomma, l’abbiamo dipinto come un simpatico dottor Jekyll e mister Hyde della politica: cosa, questa, che a lui, come già accennato, non va proprio giù.

Giusto dargli la parola.

Allora onorevole, ma che cosa ci combina?

“Non combino proprio nulla. Voi avete dato una lettura distorta della seduta del Consiglio comunale di Palermo dello scorso Dicembre che ha portato all’approvazione della delibera sulle ZTL”.

Scusi, cosa abbiamo scritto di sbagliato?

“Avete scritto che il gruppo consiliare di Forza Italia ha avallato le tariffe delle ZTL. Invece le cose non stanno così”.

Proviamo a riassumere: la consigliera comunale Nadia Spallitta presenta un emendamento per cassare le tariffe. Cioè per eliminare i 120 Euro del costo annuale delle ZTL. Il gruppo consiliare di Forza Italia, primo firmatario il suo capogruppo, Giulio Tantillo, presenta un sub emendamento per sopprimere quanto scritto da Nadia Spallitta e per ripristinare la tariffa portandola a 100 Euro. Ci siamo persi qualcosa?

“E’ vero, il sub emendamento è stato presentato, ma non è un sub emendamento soppressivo, ma modificativo”.

Scusi onorevole, ma sostituire un passaggio di un emendamento con un altro pssaggio non significa eliminare la parte sostituita?

“Tecnicamente è una modifica”.

Passi la modifica. Ma ci può spiegare perché Forza Italia si è opposta all’eliminazione della tariffa?

“E’ stata una mossa tattica. Se l’emendamento della consigliera Nadia Spallitta fosse rimasto tale e quale l’Aula l’avrebbe ‘bocciato’ e la tariffa sarebbe rimasta in piedi”.

Le facciamo notare che, alla fine, la ZTL è rimasta in piedi con tutta la tariffa.

“Una tariffa che, da 120 Euro, è stata portata a 100 Euro”.

Va bene, ma il ruolo dell’opposizione è quello di ‘patteggiare’ con chi governa la città o di opporsi?

“L’opposizione deve fare opposizione non perdendo di vista gli interessi dei cittadini”.

Senta, lo sanno tutti, a Palermo, che il gruppo consiliare di Forza Italia ‘tresca’ con la Giunta Orlando. Adesso che ci vuole fare credere che gli asini volano?

“Intanto io, al Consiglio comunale di Palermo non faccio parte del gruppo consiliare di Forza Italia. Sono nel gruppo misto”.

E da quando?

“Da tempo”.

Da prima dell’approvazione della delibera sulle ZTL dello scorso Dicembre?

“Sì”.

Insomma, se lei ha lasciato il gruppo consiliare di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo, beh, deve percepito cose poco chiare…

“Non ho detto questo. Nutro grande rispetto per i colleghi del gruppo consiliare di Forza Italia”.

Però li ha salutati lo stesso. Detto questo, le ZTL ci sono. Ammetterà che, in Consiglio comunale qualcosa non è andata per il verso giusto.

“Se ripenso a quello che è successo a Sala delle Lapidi lo scorso Dicembre, dico che un po’ di autocritica non guasta”.

Ovvero?

“Dico che abbiamo sbagliato ad andare in Aula. Non avremmo dovuto partecipare ai lavori. E’ stato un errore. Però…”.

Però?

“Però, sulla delibera che ha istituito le ZTL l’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando ha giocato sporco”.

Ci spieghi.

“Per fare approvare questa delibera hanno detto di tutto e di più: hanno detto che il Comune avrebbe perso oltre trecento milioni di Euro di fondi europei”.

Questo è un falso. Lei è deputato regionale e questi passaggi li conosce. Le tre linee del Tram di Palermo non sono state realizzate con i fondi europei. Stanno solo cercando, con una forzatura che forse va oltre i limiti dei regolamenti comunitari, a farsi restituire i soldi che hanno speso da Bruxelles. Peraltro è una cifra mostruosa: oltre 320 milioni di Euro per circa 15 chilometri di strada ferrata senza gallerie…

“Queste vicende le conosco anch’io. Ma l’Amministrazione comunale, lo scorso Dicembre, ha drammatizzato il tutto. E ha detto anche che se il Consiglio comunale non avesse approvato il contratto con l’AMAT e le ZTL la stessa AMAT sarebbe fallita”.

Scusi, ma perché un’Azienda comunale che perde ogni anno otto milioni di Euro tra commesse affidate a ditte esterne, consulenze e altri sprechi dovrebbe restare in vita? Per continuare con le clientele?

“La questione, vista dall’esterno del Consiglio comunale, può apparire semplice. Ma per i consiglieri comunali l’eventuale fallimento dell’AMAT, mi creda, non è una cosa semplice”.

Vi vengono a cercare a casa per…

“Diciamo che le pressioni non mancano. E non sono mancate. Mettiamola così”.

Insomma, il Consiglio comunale, sull’AMAT, è stato oggetto di un ricatto?

“Politicamente sì”.

Il suo collega consigliere comunale, Orazio La Corte (Leva Democratica), dice che l’AMAT è una società gestita da un consiglio d’amministrazione che si è dimostrato del tutto inadeguato.

“Un conto è l’inadeguatezza del consiglio di amministrazione, altra e ben diversa cosa è far fallire la società”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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