Senza nemmeno attendere la pubblicazione della legge di stabilità 2016, l’Amministrazione regionale ha già bloccato il turn over dei circa 24 mila operai della Forestale della Sicilia. Lo stanno facendo sulla base di una scusa. La verità è che l’INPS non vuole corrispondere a questi lavoratori dell’Isola un Euro in più frutto di una progressione di carriera che il governo Renzi ha ‘ordinato’ di bloccare. Intimando agli ‘ascari’ che governano la nostra Regione di obbedire…
I circa 24 mila operai della Forestale siciliana si stanno svegliando? Sembra proprio di sì. Sembra che stiano cominciando a realizzare che il blocco del turn over – previsto dalla manovra economica e finanziaria 2016 approvata ieri dall’Ars – è una realtà già presente, come più volte sottolineato da questo blog (l’abbiamo scritto l’11 Febbraio scorso, come potete leggere qui).
E infatti – senza nemmeno attende la promulgazione della legge di stabilità 2016 – gli uffici della Regione hanno bloccato subito il turn over dei forestali. Hanno preso la scusa che debbono verificare la presenza di soggetti che dovrebbero essere espulsi perché avrebbero commesso reati contro l’Amministrazione regionale. ma questa, lo ribadiamo, è una scusa. Per due motivi.
Primo motivo: se il problema riguarda gli operai che avrebbero commesso tali reati che bisogno c’è di penalizzare tutt’e 24 nila forestali circa?
Secondo motivo: che senso ha licenziare chi ha commesso reati, spesso banali, dieci o vent’anni fa? E poi, fino a prova contraria, nella stessa legge di stabilità approvata ieri ci sono i fondi per i precari che sono stati addirittura in galera.
Da qui una contraddizione: si mantengono i precari che sono finiti in galera – supponiamo per reati gravi – e si licenziano i forestali che hanno commesso reati lievi dieci o vent’anni fa?
E allora? Con molta probabilità, la verità è un’altra. Il blocco del turn over dei 24 mila operai della Forestale siciliana interessa la Regione, ma interessa – soprattutto – l’INPS: e quindi il governo Renzi.
L’ordine di bloccare il turn over ai forestali siciliani è partito da Roma. L’assessore-commissario all’Economia, Alessandro Baccei – lunga mano di Renzi n Sicilia – l’ha inserito nella manovra 2016. E i deputati ‘ascari’ della maggioranza di centrosinistra che sostiene il governo Crocetta l’hanno votata.
Il tutto con la connivenza delle organizzazioni sindacali, con l’eccezione dell’UGL siciliana, che si è dissociata da una manovra che, alla fine, punta solo a ‘incaprettare’ 24 mila operai della Forestale bloccando loro la progressione di carriera. Obiettivo, come già ricordato, è far risparmiare la Regione e, soprattutto, l’INPS.
E adesso? Adesso gli operai della Forestale siciliana stanno cominciando a capire di essere stati messi nel ‘sacco’ dai politici e dai sindacati. E sono già sul piede di ‘guerra’. E siamo solo all’inizio.
La presa in giro operata dal governo – con il silenzio-assenso dei sindacati – è raffinata. Il governo ha detto ai forestali: vi blocchiamo il turn over per quattro mesi, ma se non facciamo la riforma vi sblocchiamo il turn over. Un accordo ‘leonino’, perché la riforma arriverà a fine Giugno.
Quando arriverà i 24 mila forestali saranno già impegnati nel lavoro, con il turn over bloccato. La speranza di Crocetta, dell’assessore Baccei e dei partiti di centrosinistra è che i forestali accettino ‘l’incaprettamento’ e si sacrifichino. Sarà così? Fino Renzi e Baccei hanno massacrato la Sicilia e gli è sempre andata bene. Solo che con i forestali non è detto che il ‘gioco’ riesca.
Se fino ad ora i circa 24 mila operai del settore sono rimasti ‘buoni’ qualcosa debbono avergliela promessa. Che cosa gli hanno promesso l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici e compagnia bella non si sa. Ma è chiaro che se gli hanno promesso che sistemeranno tutto con il PSR 2014-2020, beh, stanno prendendo ancora una volta in giro i forestali. Perché i fondi del PSR – ammesso che una parte dei 2,2 miliardi di Euro del Piano di Sviluppo Rurale possa essere utilizzata per i forestali – non potranno mai compensare il blocco della progressione di carriera dell’INPS.
Il resto sono chiacchiere.
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