Cari leghisti, facciamo un patto: voi staccate il Nord e noi stacchiamo la Sicilia

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Perché, caro Salvini, non rispolverate la cagnara secessionista e ci liberiamo da questa Italia? Ma sì, condividete il percorso politico del Movimento indipendentista della Sicilia. Si otterranno due risultati: i vostri elettori si libereranno di noi e noi ci liberemo di voi. Liberi tutti!

Il grande merito della Lega Nord è quello di avere raccolto sotto le sue insegne i nemici del Sud, tutti quelli senza il cui egoismo, la cui ignoranza politica, la loro miope visione della vita e del mondo, l’Italia sarebbe migliore. E’ bello sapere chi  sono  i propri nemici, poterli contare e guardare in faccia.

I leghisti rappresentano la sintesi tenebrosa e disperata dell’ignoranza e dell’astio razzista. Senza testa, solo pancia, rappresentano l’impossibilità di capire che quando brucia la parete del vicino la propria casa è in pericolo. Sono l’incarnazione della stupidità e della  cecità politica dei rozzi e cinici bauscia.

Questi campioni del razzismo e fautori dell’apartheid dovrebbero frequentare la scuola dell’obbligo, a studiare Educazione civica e Storia, ma  non  la storia ufficiale, quella scritta da coloro che Gramsci chiamava “scrittori salariati”, razza immortale, gli stessi che oggi strombazzano le “magnifiche sorti  e progressive” del governo Renzi  grazie al quale i progressi dell’Italia sono e coincidono con i progressi del Nord e sono il frutto avvelenato delle spoliazioni sistematica del Sud e delle Isole.

Quando nascerà un sentimento autenticamente nazionale? Forse quando la vera nazione italiana (se esiste) avrà (se davvero li ha) confini più circoscritti e giocherà la sua partita senza dover sopportare il peso morto costituito da altre parti del Paese. 

Lasciateci dunque al nostro triste destino, sarete pochi ma buoni, Salvini. Perché non rispolverate la cagnara secessionista? Avremo allora molti punti in comune, lei e la sua Padania e noi e la nostra Sicilia.

Sarà sempre difficile per chi è in mala fede o assolutamente cinico e ignorante capire che se siamo a questo punto la colpa non è del Sud, ma del Nord; ma io sono testardo e cercherò di spiegarglielo lo stesso.

La Sicilia, dicono i più benevoli, è stata trattata sempre come una colonia riottosa. In realtà le cose stanno peggio. Se lei avesse il tempo tra una boiata e l’altra di dedicarsi alla lettura, le consiglierei un romanzo di un mio grande conterraneo, Luigi Pirandello, I vecchi e  giovani, un grande affresco sulle condizioni della Sicilia e dell’Italia alla fine dell’Ottocento, ma siccome so che il suo cervello è in tutt’altre faccende affaccendato, mi permetto di trascrivere a suo beneficio un pagina di quel romanzo.

Chi parla è donna Caterina Auriti, una nobildonna il cui marito, garibaldino, era  caduto nella battaglia di Milazzo, durante l’impresa dei Mille. Ecco le sue riflessioni:

“Povera isola, trattata come terra di conquista! Poveri isolani, trattati come barbari che bisognava incivilire! Ed erano calati i Continentali a incivilirli: calate le soldatesche nuove, quella colonna infame comandata da un rinnegato, l’ungherese Eberhardt, venuto per la prima volta in Sicilia con Garibaldi e poi tra i fucilatori di lui ad Aspromonte, e quell’altro tenentino savoiardo, Dupuy, incendiatore; calati tutti gli scarti della burocrazia; e liti e duelli e scene selvagge e la Prefettura del Medici e i tribunali militari e i furti, gli assassinii, le grassazioni, orditi ed eseguiti dalla nuova polizia in nome del real governo; e falsificazioni e sottrazione di documenti e processi politici ignominiosi: tutto il primo governo della Destra parlamentare! E poi era venuta la Sinistra al potere, e aveva cominciato anch’essa con provvedimenti eccezionali per la Sicilia; e usurpazioni e truffe e concussioni e favori scandalosi e scandaloso sperpero di denaro pubblico; prefetti, delegati, magistrati messi a servizio dei deputati ministeriali e clientele spudorate e brogli elettorali; spese pazze, cortigianerie degradanti; l’oppressione dei vinti e dei lavoratori, assistita e protetta dalla legge e assicurata l’impunità agli oppressori”

Ecco che cosa avete fatto; e se il vostro rammarico è quello che la peggiore Sicilia ha usato bene questa eredità di fango e ha superato i suoi maestri, fate una cosa. Condividete il percorso politico del Movimento indipendentista della Sicilia. Otterrete due risultati: i vostri elettori si libereranno di noi, un fardello pesantissimo e noi ci liberemo, soprattutto di voi.

Se invece serviamo alla sua causa come oggetto di scherno e come cattivo esempio da citare nei suoi sproloqui per migliorare la razza dei suoi elettori, pazienza.

Noi, se si farà vedere dalle nostre parti, l’accoglieremo come merita.

 

 

 

 

Visualizza commenti

  • La Padania non esiste, in quanto macroregione è solo una moderna invenzione politico-razzista. La Sicilia invece esiste da 3000 anni. Troppa differenza storico-culturale persiste tra le due parti. Le prime forme di indipendentismo siciliano risalgono a circa 2500 anni fa, quando le Polis siciliane, ossia le potenti città-Stato si staccarono dalla madre patria di origine, la Grecia (vedi anche il congresso di Gela 424 a.C.)

  • Gentile Redazione, vi prego di sospendere l'invio automatico
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    desidero essere avvisato. Grazie, cordiali saluti

  • Liberiamo la Sicilia da coloro che, con l'inganno, vogliono sopprimere la nostra Autonomia e vogliono nuovamente ricolonizzarci e umiliarci. La nostra isola non vuole né nazi-fascisti né tantomeno razzisti italioti, che tra l'altro vanno contro i valori democratici del nostro Statuto Speciale conquistato a caro prezzo.

  • E' verissimo.
    I siciliani hanno un residuo fiscale altissimo. Ricevono dallo stato centrale molto meno di quello che danno.
    Poi devono mantenere tutti i forestali veneti e lombardi, che sono più di quelli del Canada.
    Voglio vedere poi il Nord come vivrà senza gli aiuti dei Siciliani...
    Con l'indipendenza, tra l'altro, la Sicilia non avrebbe più le infiltrazioni mafiose del Nord.
    Basta Italia, basta scrocconi del Nord, indipendenza per la Sicilia!

    • Un insieme di luoghi comuni distanti dalla realtà.

      Il residuo fiscale dice solo dove vengono riscosse le tasse, ma non dove maturano.

      Se io compro in Sicilia una caramella presso un supermercato la cui sede sia in Lombardia, l'IVA risulterà riscossa in Lombardia, così come le tasse derivanti da tale attività, ma è ovvio che non sia tutto il frutto del sudore di un lombardo.

      Purtroppo il residuo fiscale è fuorviante e viene usata a fini propagandistici, proprio per approfittarsene di chi non conosce il suo significato.

  • Molti siciliani sono convinti in modo preoccupante del fatto che Salvini - colui che vuole abolire lo Statuto Speciale - sia il nuovo salvatore del meridione e della Sicilia.
    Io invece mi preoccupo solamente del fatto perché nessuno non ha ancora fatto sbarazzare le sedi del movimento "noi con Salvini" presenti sul territorio siciliano

  • Mettevi nei panni di qualche veneto o lombardo che si vedono sottrarre 4000 euro(per i veneti) e 6000euro(per i lombardi) di residuo fiscale procapite (dati della corte dei conti), senza contare gli interessi del debito pubblico che non abbiamo concorso a creare e poi sentono che in calabria o sicilia ci sono 20/30.000 forestali e in genere un grande surplus di dipendenti pubblici in quasi tutti i settori, regioni con i conti i rosso etc come la vedreste voi la situazione al posto nostro? sareste contenti? a noi non sta bene e se questo vi basta per darci dei razzisti fate pure... fate il vostro percorso indipendentista come stiamo facendo noi, e non mi riferisco alla lega che ormai ha abbandonato la causa secessionista per fare una lega nazionale su modello Le Pen, la vostra battaglia fatela in casa vostra per convincere la maggioranza di siciliani (che ancora vota i soliti partiti) ad ottenere l'indipendenza, mica dovete convincere noi, l'unità d'italia ha rovinato il nord quanto il sud quindi e' interesse di tutti

    • Il secessionismo siciliano è nato per necessità: il secessionismo padano è nato per razzismo. Difatti quando nacque la Lega Nord di Bossi fu un periodo in cui l'economia del Nord andava a gonfie vele, per cui non aveva un valido motivo per lamentarsi.
      Da 155 anni a questa parte in Sicilia non è mai esistito il benessere... Per quanto io mi ricordi - parlo da migrante - ho sempre visto crisi e migrazione (a parte coloro che hanno goduto di un pubblico impiego)

      • Ti manca qualche passaggio, io parlo di indipendenza veneta, dici che la padania non e' mai esistita, vero, abbiamo circa 3000 anni di cività venetica e abbiamo avuto forse la repubblica più longeva della storia dell'umanità, dal primo all'ultimo doge 1100 anni, vogliamo secedere perche' siamo stati annessi all'italia con il plebiscito truffaldino del 1866, perche' nella scuola pubblica e' fatto assoluto divieto di insegnare la storia veneta, perche' qui non c'e' tutto il benessere che tu dici, abbiamo un PIL sopra la media europea ma la tassazione folle del neocentralismo ci taglia le gambe, perche' abbiamo una visione diversa di come dvrebbe funzionare uno stato, crediamo nella democrazia diretta come la svizzera, perche' da quando facciamo parte dell'italia sono iniziate emigrazoni di massa e mille motivi ancora che la tv nazionale non vi dirà.
        Il secessionismo siciliano secondo me deve ancora nascere, avete un forte attaccamento alle vostre tradizioni ma di concreto politicamente cosa avete fatto per secedere? Noi (indipendenza veneta e qualche altro movimento) abbiamo iniziato pochi anni fa coinvongendo i comuni e fatto approvare un progetto di legge dal consiglio regionale per indire un referendum per l'indipendenza che poi purtroppo e' stato bloccato dalla consulta ma stiamo continuando per la nostra strada come stanno facendo catalani, corsi e scozzesi.

        • L'indipendentismo siciliano ha avuto una svolta tra il 1943 e il 1946, ossia gli anni dell'EVIS, di Antonio Canepa, ecc... e poi il tutto terminò dopo che l'Italia patteggiò con la Sicilia lo Statuto Speciale in cambio della rinuncia alla richiesta di indipendenza.
          Attualmente ci sono vari movimenti autonomisti e indipendentisti, purtroppo però talvolta sono in contrasto l'uno con l'altro, e tutto ciò crea una disunione che va a favore di Roma. C'è anche tanta disinformazione, difatti un buon 90% dei siciliani non conosce la storia del separatismo datoché ha subito come una sorta di insabbiamento mediatico e una disinformazione data da libri di storia taroccati... ci sarebbe tanto da dire a riguardo. Alcuni siciliani non sono interessati perché stanno già bene, es. prendi un impiegato statale che gode di uno stipendio fisso, oppure un privilegiato della politica regionale, loro non hanno un valido motivo per cambiare le cose, perché stanno già bene così

          • Anche qui la situazione fra i vari movimenti non e' cosi diversa, siamo tutti d'accordo su come dovrà essere un futuro stato veneto o lombardo-veneto che sia ma siamo in disaccordo sul percorso da fare, anche per quel che riguarda la disinformazione dei media e della scuola siamo sulla stessa barca, non a caso il presidente della repubblica non ha mai accettato la differenziazione dei programmi scolastici sulla storia, viene insegnata solo la storia di roma, il regno delle due sicilie, con le sue forti autonomie locali, era una potenza economica che vantava molti primati, l'italia migliore e' stata quella rinascimentale, quando non era ancora unita, e ci sarà un motivo

          • Gli indipendentisti sono gente che non si fanno condizionare o standardizzare dalle convinzioni di massa, per cui ragionano con la propria testa. Talvolta vengono anche allontanati perché ritenuti folli. Es. quando io qui in zona parlo di calcio, gli altri mi ascoltano destando un particolare interesse, mentre se gli parlo di indipendentismo/autonomismo siciliano si girano dall'altra parte facendo finta di non aver sentito nulla, come se non avessi aperto bocca... Alcuni di loro non sanno nemmeno che la Sicilia è una Regione a Statuto Speciale, altri invece si mettono quasi a ridere, come se tale argomento fosse una mia trovata del momento o una barzelletta di cattivo gusto... Loro non sono nemmeno interessati a fare delle ricerche in internet su questo interessante quanto affascinante argomento che tra l'altro fa anche parte della nostra storia. E ovviamente tutto ciò giova a favore di Roma

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